Quello che non riesco a "deglutire" è il prezzo dell'olio e di alcuni ricambi tra i più usati. Ricambisti e officine, applicano i prezzi di listino consigliati al pubblico. Poi, a discrezione, ovvio, ci sono gli sconti. Fin qui tutto bene se non che......quando hai l'amico che da una vita e per generazioni sono commercianti di ricambi e ti dicono: "ah....i ricarichi sulla merce posso arrivare a percentuali vergognose!" Che vuol dire? Vuol dire che se ha voglia, l'agip (eni) 4t racing 10w60 può fartelo pagare 6,50euro litro e che le candele Denso U24ETR te le vende a 7,30€ l'una così come le NGK CR8EK a 5,70€ o come i dischi freno della Golf, anzichè 280€ te li da per 128€, Brembo ed autoventilanti, e così via. Ora, mi domando: ma quanto lo pagano il 10w60 le officine, i concessionari, i ricambisti e commercianti vari? Io lo uso dal 1997, dai tempi che avevo le Husqvarna 610 e 570, motori senza pompa dell'olio, a depressione, ed eri obbligato ad usare quell'olio. Lo compravo direttamente sul sito e-commerce dell'Agip, e fino al 2001-2002 lo pagavo circa 11.000lire al litro spedizione compresa. Be, direte voi, l'euro ha raddoppiato tutto. OK, facciamo 11€ al litro? Sempre meno del prezzo applicato nei tagliandi.... Ora, visto che nessuno lavora gratis e tutti, concessionarie, officine, artigiani e meccanici vari hanno le loro spese, tasse e oboli vari, nonchè un giustissimo margine di guadagno, tutte queste voci dovrebbero, il condizionale è d'obbligo, rientrare nelle tariffe della manodopera. Tra l'altro, giustamente, paghiamo lo smaltimento, il materiale di consumo e parte del Conai. Ma...allora, porca paletta, come fà un concessionario a far pagare 84€ 2 candele per una Stelvio? Scusate la polemica, ma quando leggo certi prezzi per i tagliandi un minimo di dubbio mi sorge.
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