Parrus74 ha scritto:
Nel frattempo Piaggio viene fustigata sulla pubblica piazza perché sposta la produzione di un singolo modello da Mandello a Scorzè (c.a. 200km) perché non ce la fa più a rispondere alle richieste con il solo vecchio stabilimento di Mandello mentre ce ne ha uno a 200km sottoutilizzato. Si nota un certo casinismo commerciale di KTM che porterà dopo 3 anni a rifare la SADV 1290 portandola a 1390 dopo aver appena scontato di 2k la 1290 dopo appena un anno dal lancio...
Ma sai cosa? Secondo me è la questione che è stata posta in termini troppo massimalistici e categorici prima da chi informa e poi da chi rilancia la notizia nei luoghi di discussione... e questo reca pregiudizio all'intero quadro delle relazioni industriali tra il gruppo e i lavoratori di Mandello.
Per puro orgoglio nazionale e da cliente io sarei già più che compiaciuto che la produzione della Moto Guzzi rimanesse in Italia (paradossalmente, perfino a Bari, a Napoli, a Terni o a Cagliari.. le dico tutte per non fare torto a nessuno..). Il modo per rimanere legati a Mandello e alla tradizione - aspetto sacrosanto perchè anch'essa secondo me è un asset di grande valore aggiunto da non disperdere - si trova. Se un'aliquota importante della produzione restasse in riva al lago, e dovesse essere integrata con le capacità produttive del gruppo disponibili a Noale, sarebbe comunque un segno che le cose per l'azienda vanno bene. Ovviamente le maestranze sono parte dell'azienda e posso capire che, in tempi come questi, tendano le antenne al primo sospiro che possa anche latamente indurre a pensare che qualcosa per Mandello potrebbe cambiare: non sarebbe la prima volta che un'azienda cela fino all'ultimo le proprie reali intenzioni ai lavoratori. Però tendere le antenne e cercare di capire quali sono i piani non può essere ragione per tacciare frettolosamente (.. e in modo massimalistico...) le maestranze di ostilità pregiudiziale nei confronti di un'opzione che porti ad utilizzare anche gli stabilimenti veneti per sostenere la richiesta. Non penso che in presenza di certezze che nulla verrà tolto a Mandello e, quindi, di completa tutela dei posti di lavoro e del sostentamento per le rispettive famiglie, le maestranze laghee vogliano portare avanti iniziative di contrasto per il puro gusto di farlo. Certo che, in tal caso, sarebbero da biasimare. Ma per quanto ho letto, non mi sembra che la situazione sia questa: non è interesse di nessuno inventarsi una vertenza, per di più in presenza di risultati incoraggianti. Quindi io mi sentirei di caldeggiare un modo diverso di informare sulle cose da parte di chi lo fa di mestiere, lasciando da parte i titoli da calciomercato a favore di una descrizione sobria e pacata: tutto ne trarrebbe giovamento, perchè i toni esasperati non fanno mai bene.
Parrus74 ha scritto:
Credo che la storia del 790 sia andata così:
Hanno lanciato i 790, che è una gran moto, ma a causa dell'estetica poco digeribile e di un motore un po' troppo racing, le vendite non hanno soddisfatto. Dopo 1 anno hanno lanciato l'890 che era più dolce e godibile ma si sono scordati di cambiare l'estetica che però hanno cambiato l'anno ancora successivo. Dato che il modello aveva un prezzo troppo elevato, hanno pensato poi di affiancare alla 890 la 790 che già c'era e, già che c'erano, hanno pensato di farla uguale alla 890. La genialata è far fare la 790 in Cina così da risparmiare nell'assemblaggio, ma pare si stiano accorgendo che con la 790 uguale alla 890 - una fatta in Cina e l'altra in Austria - hai due moto troppo simili con prezzi troppo diverso, quindi ora stanno pensando di far diventare la 890 990 dopo circa un anno dal lancio della 890 con estetica rinnovata...insomma 5 modelli in poco più di 3 anni ed un trasferimento di produzione in Cina.
Molto interessante. Grazie per questi elementi ulteriori
