LE QUOTE DI MERCATO 2022
Sul fronte moto, infatti, il primo brand per immatricolazioni è BMW: la Casa bavarese ha targato 14.119 pezzi, pari a un market share del 10,62%. Una vittoria al photofinish, visto che alle spalle di BMW è arrivata Benelli. La Casa di Pesaro ha immatricolato 13.360 moto, con un market share del 10,05%. Sul terzo gradino del podio si piazza Yamaha (12.693 e 9,55% di market share). Seguono poi, sotto quota 10mila veicoli, Ducati (9.647 veicoli e 7,26%), Honda (9.601 e 7,22%) e KTM (7151 e 5,38%).
Interessante vedere come, tra i brand capaci di superare la soglia critica del 2% di quota di mercato, abbiano fatto il loro debutto realtà fino a un anno fa ben poco significative o inesistenti, come Royal Enfield, CF Moto e Voge.
Ma è ancora più interessante valutare i dati del venduto, se comparati con quelli del 2021. Ecco una tabella riepilogativa che è un importante spunto di discussione:
Casa Vendite 2021 quota % Casa Vendite 2022 quota %
BMW 14.701 11,80% BMW 14.119 10,62%
Yamaha 13.409 10,76% Benelli 13.360 10,05%
Benelli 12693 10,18% Yamaha 12.693 9,55%
Honda 11.239 9,02% Ducati 9.647 7,26%
Ducati 8.651 6,94% Honda 9.601 7,22%
KTM 8.246 6,62% KTM 7.151 5,38%
Triumph 5.127 4,11% Triumph 5.955 4,48%
Kawasaki 5.111 4,10% Royal Enfield 5.444 4,09%
Moto Guzzi 4.371 3,51%

Kawasaki 5.391 4,05%
Fantic 4.133 3,32% Fantic 4.743 3,57%
Beta 3.990 3,20% Moto Guzzi 4.377 3,29%
Keeway 3.969 3,18% Beta 4.309 3,24%
Suzuki 3.361 2,70% Keeway 3.864 2,91%
Harley-Davidson 2.836 2,28% Harley-Davidson 3.236 2,43%
Royal Enfield 2.592 2,08% Aprilia 3.228 2,43%
Aprilia 2.058 1,65% CFMoto 2.970 2,23%
Vent 1.884 1,51% Voge 2.878 2,16%
LE CASE CHE PERDONO...
In un mercato come quello della moto che cresce, infatti, non tutti crescono allo stesso modo. Alcuni infatti calano a livello di volumi. BMW è in testa alle quote di mercato sia nel 2021 sia nel 2022, ma ha perso 582 pezzi anno su anno; Yamaha (terza nel 2022, seconda nel 2021) ne perde 716, Honda (che scivola dal quarto al quinto posto) addirittura 1.638, KTM 1.095, Keeway 105.
Royal Enfield è stato il brand che nel 2022 ha registrato il maggior picco di vendite rispetto al 2021
...E QUELLE CHE GUADAGNANO
In termini di pezzi immatricolati, registriamo la continua crescita di Benelli (seconda per quota di mercato) che immatricola 667 unità in più rispetto al 2021: di questo passo, la Casa pesarese piò ambire al primo gradino del podio. Stupisce anche la crescita di Ducati, quarta per quote di mercato, che rispetto al 2021 registra 950 unità immatricolate in più. Ma sorridono anche Triumph (+844 unità), Kawasaki (+280), Fantic Motor (+600), Beta (+319), Harley-Davidson (+400) e Aprilia (+1.170). Chiude invece in sostanziale pareggio Moto Guzzi (+6).
Discorso a parte per Royal Enfield, CF Moto e Voge che hanno fatto il botto. La Casa indiana ha di fatto raddoppiato i volumi di venduto anno su anno, con 2.852 pezzi immatricolati in più, mentre i due brand importati da Padana Sviluppo nel 2021 praticamente non esistevano in Italia.
Honda è, tra i big del mondo moto, quella che ha accusato la flessione maggiore
SOTTO IL 2% DI QUOTA DI MERCATO
Fuori dalla classifica invece troviamo marchi con situazioni incredibilmente differenti tra di loro. Suzuki ad esempio ha chiuso il 2022 con 2.562 pezzi (-799 anno su anno, cosa che l'ha fatta scendere sotto la soglia del 2% di quota di mercato). Moto Morini, invece, con i suoi 2.419 pezzi immatricolati (grazie al successo della X-Cape) ha una quota di mercato "solamente" dell'1,82%, ma registra un balzo spaventoso in avanti: nel 2021 infatti aveva venduto appena 113 moto. Bene anche Husqvarna, che vende 2.058 pezzi (+243 anno su anno) e adesso ha un market share dell'1,55%. In risalita anche MV Agusta, che passa dalle 599 moto del 2021 alle 689 del '22.
IL COMMENTO
Teniamo sempre presente che i numeri dell'immatricolato non sono tutto nei bilanci delle Case (indici difficilmente sondabili come la reddività sul singolo modello o il margine possono cambiare i valori in campo), rappresentano un indice di salute, dinamismo e diffusione. Insomma, non sono tutto ma significano moltissimo.
Detto questo, si nota come nel complesso molti big arretrano, penalizzati non tanto dalla perdita di fiducia dei consumatori, quanto dalla mancanza di alcuni modelli nei momenti cruciali dello scorso anno. Ed è stata proprio la disponibilità di prodotto a fare la differenza nel corso del 2022. Non è un caso che costruttori come Moto Morini e Royal Enfield, oltre ovviamente a Benelli, siano stati premiati proprio per la capacità di rispondere con un "pronta consegna" alle richieste nei mesi di picco stagionale.