
Francesco 57, in tante cose mi ritrovo nell'articolo simpaticamente scritto, così come mi sono rivisto in diverse sfumature di vari libri.
Mi definisco amante ed appassionato di motociclette, in particolare modo delle moto guzzi per svariati motivi.
Non mi sono mai voluto "catalogare forzatamente" nell'appellativo di essere guzzista, mi sono sempre piaciute e compravo sempre altro finché non ho preso la Stelvio che possiedo da 10 anni.
Frequentavo i raduni guzzi con moto giapponesi, probabilmente ho contratto la guzzite con la Stelvio perché non riesco più a farne a meno e di cambiarla proprio non ci penso, le Guzzi sono identitarie e la loro storia è unica, per nessun marchio al mondo l'inaugurazione di una statua di uno dei fondatori è stata accompagnata dal volo radente delle frecce tricolori su Genova.
Una storia importante, una pubblicità citava "un fatto italiano che il mondo invidia"... chi guida una Guzzi non guida solo un mezzo meccanico ma cavalca una delle più belle storie di amicizia al mondo.
La Stelvio che ho in garage è l'unica moto a cui ho dato un nome, fa parte della famiglia ma non ho mai escluso di affiancarle un'amica di altri marchi, mai e poi mai la sostituirei con un'altra e credo proprio che morirò prima io di lei.... questione di legami.... di emozioni... appunto!
P. S. Ultima lettura consigliata :Mandello delirium, di Stefano Zonta.
