YaYaLuca ha scritto:
Dal 1982 la più grande centrale idroelettrica d'Italia è la centrale idroelettrica Luigi Einaudi di Entracque ( CN) , che con i suoi 1.065 MW, riesce a sviluppare una potenza totale pari al fabbisogno complessivo della provincia di Torino (2,282 milioni di abitanti).
Voi da quanti anni avete l'eolico?
E come sempre teteski muti....
Bisogna vedere quanto incide in proporzione percentuale quella centrale idroelettrica sulla produzione nazionale. L'Italia è ricchissima di potenziali centrali idroelettriche, solo che tantissime (centinaia) sono state dismesse per passare ad enormi motori diesel. In Germania si sono riattate le vecchie centrali idroelettriche medie, piccole e piccolissime. Dotandole di controlli computerizzate e nuove turbine. Ho anche riportato su questo forum il sito bavarese sul quale si può osservare la produzione di energia elettrica in tempo reale. Ne ho già parlato...
La centrale termoelettrica di Civitavecchia è la pià grande d'europa (!!!) e prima andava avanti a carbone, poi forse adesso (in futuro) a gas... ma sono argomenti triti e ritriti. Ne ho già parlato...
GEM, tu che sai tutto invece,
indovina da dove viene il carbone per Civitavecchia?... bingo!
Visto che io sparo cazzate, dimmi quale parte non torna sul rendimento termico di un motore elettrico + rendimenti di produzione + trasporto comparato all'olio combustibile/benzina.
Io non ho bisogno di difendere la Germania, visto che Belgio, Danimarca, Svezia ed altri sono molto più avanti della Germania. Non è colpa degli altri se l'Italia rimane indietro... è più chiaro così?
Come a dire: siccome io vado ancora a piedi a te ti critico perché usi la bicicletta.
Non ha senso.
Gli altri si stanno conquistando l'indipendenza dal petrolio noi no. La Cina, l'India e tutto l'arcipelago indonesiano sono economie con il PIL a +8,5% annuo. Sono numeri che noi nella vecchia europa ci sogniamo.
E lì ci sono miliardi di persone che vogliono il petrolio per le loro auto, le loro case, le loro fabbriche, etc. Il prezzo è in costante ascesa. Bisogna che ci dimentichiamo gli 80 dollari al barile per sempre.
P.S.
Dimentichiamoci che il gas naturale sia una fonte pulita: bisogna comunque usare il fracking per tirarlo fuori. Si scava un pozzo e si pompa dentro l'acqua + sostanze chimiche. Poi si pompa dentro acqua e sabbia per far filtrare il gas dalle fratture e lasciarle aperte.
Il problema è che il gas che risale in superficie si porta dietro l'acqua inquinata inclusiva non solo delle sostanze chimiche iniettate, ma anche di tutti i minerali ed i metalli eventualmente presenti là sotto. Quest'acqua è tossica e velenosa e non si sa dove metterla, se non diluendola in fiumi e mari circostanti. In ogni caso vengono resi inadatti a qualsiasi forma di vita svariati chilometri quadrati di superficie.