Erano i primi anni 50, mio padre aveva una lambretta, una delle prime serie, non la vespa perché aveva prestazioni inferiori, cosi mi diceva.
Il mio primo ricordo motociclistico è legato a quella lambretta, io stavo in piedi sulla pedana anteriore, mi tenevo con le mani al manubrio e gli occhi di poco lo superavano.
Gli anni passavano, in casa si era sempre parlato di una mitica triumph 350 ex-campi arar che i miei avevano usato per lunghe passeggiate sull’Appennino e da adolescente cominciai a comprare motociclismo, lessi il resoconto di Patrignani sul suo rally da città del Capo ad Asmara con il Dingo Cross ( tre marce ), scoppiò l’amore e riuscii a farmi regalare il modello a quattro marce che era appena uscito.
Poi ci sono state la 250 ts comprato con i primi stipendi, il T4 ed altre moto, adesso sono in attesa del v85tt.
la sto aspettando quasi con la stessa emozione con cui ho aspettato il dingo forse perché ho quasi 71 anni e non credo che avrò la possibilità di cambiare tante altre moto.

comunque un abbraccio a tutti.

Franco

Grande Franco!
Ti divertirai sicuramente.

ps. Grande anche Patrignani.

Sarà una bella esperienza. Grazie per il racconto

Grazie per aver condiviso questo racconto Franco. Penso di troverai benissimo con la V85TT. Quando è prevista la consegna?

grazie per il racconto

dalla Liguria

Ordinata il 19 marzo, spero che la consegnino entro fine mese, anche perché qualche giorno fa ho avuto la prima rata

Preeeego? La prima rata prima della consegna della moto? Siamo su Scherzi a parte?

Appunto, no moto no money...
Come mai tanto lunga l'attesa? Braccino corto Colaninno non si aspettava di venderne tante quindi piuttosto che rimodernare la fabbrica preferisce ritardare le consegne??

Benvenuto Franco

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Bel racconto, Franco. Ti auguro di ricevere presto la tua nuova moto!

Mi aggiungo in coda con un mio ricordo.

Passati i diciotto anni volevo qualcosa di più del "misero" 125cc così, ma mio padre non ne voleva sapere. I soldi non c'erano, e se c'erano non si spendevano di sicuro in moto.
Caso volle che la linea del bus 881 che mi portava al mio istituto tecnico per un periodo fosse stata deviata e passava adesso per altre strade della Boccea che conoscevo poco.

Prima un giorno, poi anche l'altro, iniziai a notare, traguardando dai finestroni del bus affollato, una vecchia moto di grossa cilindrata parcheggiata su un marciapiedi. Proprio a filo muro di uno dei tanti palazzi romani.
La seguii ogni giorno con lo sguardo ogni volta che il bus passava di là, tra una fermata e l'altra. Sempre lì. Nessun segno di vita.
Passa una settimana, passa un mese, ma la moto è sempre là. Impolverata, un pò malmessa, chiaramente "abbandonata" dal suo proprietario (un lutto? una rinuncia? Chissà...), ma sempre ostinatamente là.

Alla fine prendo il coraggio e ne parlo al mio papà. Prometto, giuro e spergiuro di aggiustarmela da solo, di pagarami i pezzi andando a lavorare, di avere buoni voti a scuola. Ma lui è irremovibile. Non ne vuole sapere che si spendano soldi per moto di grossa cilindrata. "Hai il 125cc, basta ed avanza. Che devi andare a fare le corse?!", ed il discorso finiva lì.

Dopo una settimana ripresi coraggio e la buttai là a pranzo: "sai è una grossa Guzzi... " (probabilmente una 750 Ambassador). Lui non disse niente. Continuò a guardare dritto la televisione.
Un istante di pausa, ed un unica frase (senza distogliere gli occhi dalla tele): "Domani andiamo a vedere...". Non una parola di più.

Ero al settimo cielo.
Ero sicuro che con il mio papà al mio fianco avremmo subito rintracciato il proprietario e concluso l'acquisto. Quella notte m'addormentai inventariando nella mia mente i probabili lavori che c'erano da fare ed i costi da sostenere fino a quando non mi si chiusero gli occhi.

Il giorno dopo, finito il pranzo, partimmo alla volta del "relitto motociclistico". Doveva essere Luglio perché c'era caldo ed un sole che riverberava nell'anima come solo a Roma succede.
Ero emozionato. Non sapevo che reazione avrebbe avuto il mio papà alla vista della moto. Mi avrebbe deriso perché era un scassone? Mi avrebbe aiutato? Avevo mille interrogativi che mi frullavano nella mente.

Finalmente arrivammo.
La moto non c'era più.


Grazie papà per essere venuto quella volta con me a vedere una grossa ed arrugginita Guzzi. Mi manchi tanto.

Giulio, che bella storia! Mi ha fatto emozionare!

Detto tra noi, sembravi un’altra persona quando da ragazzo vivevi a Roma… rispetto ad adesso che ci scrivi dalla Germania [emoji6]

Bella storia davvero!

Beh, se a 71 anni ti metti a comprare una moto, sei molto più giovane tu e sei un esempio per quei ventenni che invecchiano davanti a un pc/tablet/telefonino. Tanto di cappello, spero di avere le forze per poter portare una moto a quell'età (perchè la voglia ci sarà di sicuro).

Benvenuto Franco

...Franco, sei un grande...semplicemente...

Dal Lago di Como !!!

Bellissimo racconto Franco!! (..ed anche quello di Giulio)

Franco
E bei racconti.
Bello quello di Freno, quando i genitori sapevano dire di no e riuscivano a farti sudare le cose, senza temere sofferenze psicologiche che ne avrebbero rovinato la vita....
Che poi nel caso di Freno forse sarebbero stati timori fondati...

Franco, certe passioni mantengono giovani.
Buona Strada!

Invidio la tua fortuna Giulio, anche se la Guzzi non l'hai più trovata. Io ho perso il mio papà quando avevo nove anni; la mamma si è fatta (sempre) in quattro per supplire, e non mi ha fatto mancare nemmeno il 125 nuovo fiammante, vincendo tutte le sue paure del caso, ma certe cose con i papà devono essere un po' diverse.
ciao

...Giulio, mi sono sentito seduto sul bus accanto a te, e seduto a tavola quando tuo papà ti ha fatto sognare...grazie...

Bellissimi racconti!!! Io mi ricordo come fosse ieri quando mio padre mi portava seduto davanti ed attaccato al manubrio del suo Falcone 500 a passeggiare sulle mura di Bergamo alta ( avrò avuto più o meno 4 o 5 anni quindi a metà anni '70) mi piaceva tantissimo sentire il suono del motore, a bassi regimi si contavano quasi i colpi del pistone....
Mi è dispiaciuto tantissimo quando l'ha venduta per prendere la molto più comoda e viaggiatrice 1000sp. Li al posto passeggero mi sono fatto delle grandi dormite in viaggio invece[emoji851][emoji851]. Era comodissima!!! Tanto che a 18 anni ogni tanto me la prestava con le classiche raccomandazioni : "Stai attento che è pesante"!!! Grazie papà...

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grazie x il racconto Franco
... mi fai ritornare indietro di 50 anni giusti, giusti, quando a 12 anni dopo aver distrutto per l'ennesima volta le "ossa" della dino cross, mio padre arrivò su in montagna con un camioncino di un amico dicendomi che mi aveva comprato una nuova bicicletta. Togliendo il telone da un lato mi mostrò una ducati sport 125 vecchiotta dicendomi che era la sua, andai dall'altro lato e sotto il telone spunto' una lodola 235 vecchiotta anche lei ... eh no, quella era dell'amico. Cominciai ad essere un po deluso xké non vedevo la mia nuova bici, poi in mezzo alle due moto spunto' la mia prima fiammante moto: il beta cross special 50 . Tempo un anno e guidavo già sia la ducati che la guzzi ma quest'ultima "customizzata" con corona più grande, ruota da cross e con quel sibilo inconfondibile durante la messa in moto mi colpì in modo particolare così dopo 17 anni (nel mezzo ci fu il regolarita' laverda 250 2tr) presi la mia prima guzzi 650ntx seguita dalla stelvio ntx ed ora dalla v85tt ... chissa', se quando avrò la tua età ..
la guzzi mettesse in produzione un 50ino