brutta davvero brutta notizia:
https://www.gpone.com/it/2019/07/31/new ... Zph0pCaypU

Storia dell'Italia che va in frantumi......

Sapevo dello stato di salute del Sig. Morbidelli perché tempo fa volevo tornare a vedere le meraviglie custodite nel suo scrigno ed ho avuto risposta negativa
Sono stato al museo e ne abbiamo parlato anche qui (viewtopic.php?f=4&t=10332&hilit=museo+morbidelli) e sapere che tutto l' amore ( non uso a sproposito questa parola) di quell' Uomo non abbia incontrato la seria volontà di qualcuno affinché rimanesse in Italia mi dispiace veramente.
Purtroppo due verità ci si parano davanti: non siamo un paese ricco come UK e per molti una collezione del genere è cultura di secondo livello, non meritevole di adeguata protezione.
...e valorizzazione, aggiungerei.

Un vero peccato.
Se ASI e FMI si mettessero d'accordo, magari potrebbero unire le forze e gli sforzi, mettendosi a gestire il museo adeguatamente dopo averlo rilevato dalla famiglia Morbidelli.
...ma non ce la faranno mai.

...vero...pezzi di cultura ( motoristica e non solo ) che verranno valorizzati da sconosciuti affaristi all'estero...che tristezza...

le nostre moto e la nostra storia vengono apprezzate più all'estero che in Italia

Scusa Claudio...............ALL'ESTERO HANNO I SOLDI!!!!!

Mah, anche li attorno, senza andar troppo lontano, c'é gente con soldi veri: biesse fattura una miliardata l'anno (e il titolare era un operaio benelli) Scavolini, Berloni e tutta la filiera dei cucinieri. Tanta gente. Chissà....

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Che ci siano dei personaggi in Italia con soldi veri è fuori discussione.....all'estero è più facile trovare appassionati che ne abbiano.

Esatto! Proprio quello che intendevo.
All' estero i mezzi d' epoca sono tenuti più in considerazione.



E questo non giova né a te, né a Valgry e mi dispiace davvero. Emigrare no, eh?!?

I dane’ (soldi) in Italia ci sono è che nessuno vuole più
investire e preferisce goderseli

Ovvio...... i soldi si investono per reddito, comprare questo museo sarebbe puro godimento! ma quello che manca è la vera passione per la STORIA e forse chi ce l'ha sul serio "sta in bianco" (questo intendevo)

Eppure è strano perchè il risparmio complessivo degli italiani è diverse volte superiore a quello di qualsiasi alta nazione europea. Il che vuol dire che di soldi in Italia ce ne sono tanti sebbene non equamente divisi.

Evidentemente le moto d'epoca, forse ancor di più delle auto, non sono considerate un bene rifugio resistente al tempo.

Assolutamente si!


Anche qua ce ne sono, solo che hanno interessi assai diversi, giusto per essere educati....é una questione di sensibilità e rispetto, cosa che molti imprenditori italioti non conoscono, purtroppo!


vogliamo parlare di un famoso "statista", che non più tardi di 25 anni fa voleva far rinascere un famosissimo marchio motociclistico della brianza, peraltro della stessa località di dove viveva, che gareggiava e vinceva su pista di asfalto e di fango?
purtroppo é anche il destino di certi marchi minori
Ricordo che Morbidelli negli anni '90 aveva realizzato quel concept di GT, la Morbidelli 850 8V; non molto bello esteticamente in effetti, ma straordinario perché quel motore 8 cilindri V da 850cc era un piccolo gioiellino che però non fu mai prodotto, tra l'altro aveva anche vla trasmissione ad albero.
Ora tutto questo se ne andrà all'estero....

...comunque, in tutte queste operazioni gira e rigira...i conti devono quadrare, che il compratore sia indigeno o forestiero...

Quoto al 100% raga e concordo con chi afferma che anche in Italia ci sarebbero le potenzialità per evitare la perdita di pezzi di storia come questa e tante altre.
Le motivazioni sono tante e probabilmente la passione di chi potrebbe non è così forte da giustificare un tale investimento, spero che chiunque rilevi questo patrimonio sappia apprezzare realmente quello che avrà tra le mani.

i conti devono tornare sempre, ma c'e' chi con musei simili ci straguadagna..ma gli americani insegnano ci vuole la giusta location...e un contorno di cose intorno.
il bellissimo museo con niente intorno non puo' dare profitti.

Dispiace per il museo...
P.S.
Morbidelli faceva moto ma faceva/fa anche macchine lavorazione legno ( ottime cnc tra l'altro specialisti nel mobile). E' stato acquisito fine anni 80 da SCM ( Rimini) uno dei più grandi concorrenti di Biesse...

Esatto Yaya, infatti quello che pensavo è che li attorno si trovano contemporaneamente sia sensibilità all'argomento che grana. Mi sbaglierò, ma non mi stupirei se si scoprisse che un po' di colpa sta anche nel venditore, che vuol massimizzare i profitti senza badare ad altro.

a volte c'é vera e propria insensibilità, mi riferisco a livelli medio alti dell'imprenditoria, tuttavia esiste ancora quell'imprenditoria sana, che crede ed investe nei prodotti, caso nel caso degli ex vicini di casa Guzzi, che da Barzago si sono trasferiti in Veneto ed ora si notano i primi risultati: dalle mie parti vedo qualche Caballero 500, che nella classifica immatricolazioni si trova poco dietro la V85. Idem per Beta, ma il discorso é più ampio e riguarda altri settori non solo industriali: in sintesi manca quella che una volta si definiva "buona volontà", a mio parere.

Sono della stessa idea

Se io imprenditore devo investire voglio un riscontro......comprare per qualche milione di Euro una collezione privata è come avere sul tavolo l'olio di CP (da guardare e basta).

Giustissimo. La passione non basta più oggi. Località attraente, orari chiari e definiti, manifestazioni parallele, ecc.
Ma non crediamo che i musei motoristici siano i più attraenti per la gente.

Forse fare "sistema" come in Emilia?!?

che peccato, secondo Motociclismo le moto saranno vendute all’asta...
pensate a come si sentirà Morbidelli che ci ha messo una vita e chissà che sacrifici a mettere insieme una collezione del genere.
c’era un interessamento del comune di pesaro che però è finito in fuffa,
e comunque sono d’accordo con chi scrive che in zona ci sono diversi industriali (tra l’altro appassionati di moto)
e non dimentichiamo VR46, mi sembra incredibile che non siano riusciti a salvare il museo,
l’unico motivo che mi viene in mente è che forse chiedevano uno sproposito.