…..ripassiamo dunque da Delfi..

..la strada che sale verso Arachova corre a mezza costa sulla montagna, ma i tratti rettilinei tra un tornante e l’altro sono molto lunghi: questo da modo di osservare con una certa tranquillità la vallata. Si attraversa proprio il centro abitato sulla via centrale. E’ molto stretta e i bus turistici fanno fatica a districarsi: assistiamo a un diabolico intreccio proprio tra un bus e un autoarticolato che si è arrampicato fin quassù. Il rimorchio del camion gli impedisce di muoversi: se lo facesse, tirerebbe giù il balcone posto al primo piano della stretta strada! La fila di macchine si allunga di minuto in minuto: alla fine riusciamo a infilarci con le nostre moto. Chissà come si è risolta la faccenda!
Per qualche ragione mentre scorriamo ad andatura “allegra” verso Thiva sulla strada 48, mi convinco di essere più avanti e porto tutti a fare un giro abbastanza tortuoso verso Kyriaki. La strada è in mezzo alle campagne, anche abbastanza piacevole, ma ci fa perdere quasi 2 ore! Senza contare i cani randagi che di quando in quando spuntano dal bordo della strada! DElla serie: IO MI PERDO!
Comunque troviamo il modo di tornare verso Livadia, dove pranziamo.
Si arriva ad Atene! Proprio DENTRO Atene! Il proposito era di aggirarla, ma si vede che era destino. Anzi, come direbbero da quelle parti: il Fato!
Eccoci imbottigliati nel traffico della capitale Greca.

Esperienza unica: nessuno potrà mai parlarci di traffico: noi siamo sopravvissuti a quello di Atene! Non solo il caotico modo di circolare, ma frizione sempre in mano, caldo e gas di scarico che arrivano dai nostri motori e da quelli delle auto e dei bus vicini, caldo atmosferico coi caschi e l’abbigliamento da moto. Memorabile! Scopriamo che ad Atene nessuno porta il casco, neppure sulle moto di grossa cilindrata. Anzi, spesso le moto non hanno proprio la targa.. salvo quando la fissano in posti dove leggerla è impresa improba!

Finalmente ci immettiamo sulla via che porta verso sud, oltre Atene, verso l’aeroporto e Capo Sounio, la nostra destinazione.
Breve attesa del gestore della villetta che abbiamo preso in affitto per 2 notti, che poi diventeranno 3.

La visita di Atene all’indomani ci lascia suggestioni memorabili.
Per 6 € un bus che passa ogni ora ci porta in pieno centro, in piazza Syntagma, in circa 1 ora e mezza..

E' proprio mezzogiorno, e sta cominciando la cerimonia del cambio della guardia. Un imponente sergente in mimentica passa in rassegna i militari in divisa storica, prima che prendano il posto dei compagni.



Passiamo nel tradizionale quartiere della Plaka, proprio sotto l’Acropoli, alla quale accediamo da sud.

L’ingresso costa 20€ per visitare “solo” l’Acropoli. 30€ se si visitano anche altri siti archeologici nei pressi.
Dall’Acropoli la vista spazia su Atene: si estende in ogni direzione a perdita d’occhio! Di fatto siamo stati spettatori del divampare di un grosso incendio che ha divorato metà di un grosso edificio..

Per il resto, dall’imponente Partenone (in restauro..) alle (copie delle) Cariatidi, al Teatro, al portico dove i più grandi filosofi della Storia hanno passeggiato coi loro discepoli, ai propilei che portavano alla città alta, tutto lascia ammirati.




La grande bandiera greca che sventola proprio in cima ai contrafforti dell'Acropoli.

Rientriamo a casa verso le 18, proprio in tempo per saltare in sella: prima in spiaggia, all'ombra del promontorio di Sounio..


..e poi con le moto saliamo sulla collina, dove si trova il sito del tempio di Poseidone. Assistiamo ad un tramonto spettacolare! Vale la pena accedere al sito! 12 € ben spesi, anche per la meraviglia a cui assistiamo fino alle 20.30 circa!



Decidiamo di restare un'altra notte, per goderci ancora queste splendide coste: si cerca una spiaggetta e si passa la giornata al mare.

Colori del mare strepitosi..

Fantastico poter portare le moto proprio al limitare delle calette..
Stelvio Club con collarino del SiT 2015 presente!



Ricordi indelebili: sacco per la spazzatura pieno di acqua rovesciato su Pino! Cogli l'attimo: altro che Robert Capa in Normandia il D-Day!

Qui con Costas, il proprietario del chioschetto "Con gusto" (..proprio così: in italiano!), che ha venduto la sua Multistrada Pikes Peak per mettere in piedi il baretto in spiaggia. Vuol venire in moto in Italia in autunno.

C'è spazio anche per un episodio che riguarda noi italiani: me lo racconta Thanos, il proprietario dell'appartamento dove soggiorniamo.
Questo monumento ricorda la tragedia del piroscafo Oria: è naufragato nel 1944 davanti all'iola di Patroclo, a sud di Atene, portando con sè le vite di 4000 prigionieri italiani destinati ai campi di prigionia nazisti.



Siamo rimasti 3 giorni, facendo il pieno di vita e di serenità! Senza contare le fantastiche cene in una trattoria del posto!
..continua..