...Il mese scorso, da una idea di Goldrake, mi sono organizzato e sono partito...in aereo, verso Lanzarote. Noleggiato la moto e via. Ho vissuto sei giorni tutti d'un sorso.

Questo il mio breve racconto.

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Cosciente del fatto che avrei iniziato una nuova avventura come responsabile di un grande ristorante, ferie e giorni liberi non ne avrei più avuti per un bel po', mi sono deciso e sono partito verso queste due Isole.

Una cosa nuova per me. Noleggiare una moto è sicuramente un qualcosa di insolito per un motociclista.
Dunque mi butto sul Web e trovo chi a Lanzarote chi le noleggia.

Il problema è che non tutti rimangono aperti il sabato, e per i miei orari era necessario.

Trovo la soluzione, ma non con una Gs oppure una Suzuki, ma la buona e "vecchia" Kawasaki KLE 500. Una moto moto. Quelle ancora senza elettronica, quelle che devi guidare, quelle che non hanno nessun controllo elettronico... quelle che!

La prenoto, prenoto il volo, prenoto il primo pernottamento...e parto.

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...la partenza è da Malpensa, le ore di volo sono poco più di tre.

Il mio bagaglio: Una sacca touratech con all'interno, casco, guanti pantaloni da moto, quelli belli vecchi vissuti, un paio di jeans una felpa una maglietta una t-shirt a maniche lunghe. Scarponcini in cuoio e giacca da moto indossati.
Con questo abbigliamento, torno indietro di qualche anno, quando prendevamo la vita in modo più semplice ed istintivo.
Una borsa da serbatoio con calamite, visto che la Kawa è ancora una moto seria, con il serbatoio in metallo.

Arrivo a Lanzarote nel pomeriggio, una volta sbarcato mi dirigo verso Puerto del Carmel, li ho l'appuntamento per ritirare la moto.

La moto è li fuori, compilo i soliti documenti, carico la moto...e parto. Il primo impatto è quello di guidare un motorino snello, data la mia abitudine con un elefante da 240kg, questa ne pesa quasi la metà.

Voglio raggiungere il sud dell'isola, li mi aspetterà il traghetto per portarmi a Fuerteventura.

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... la temperatura è piacevole, non ho indossato la termica sotto la giacca, ma l'aria a volte è fresca. E' tardo pomeriggio. Arrivo al porto e faccio il biglietto.

Poco dopo il traghetto arriva, ed io salgo per raggiungere una nuova isola.

Poco più di mezz'ora dura il tragitto. Attracchiamo, scendo. Il sole volge al tramonto. L'aria si è fatta più frizzante. Devo raggiungere il B&B prenotato...inizia il viaggio.

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... Oliva; questo è il paese che raggiungo all'imbrunire; fatico un pochino a trovare il posto, causa da queste parti sono refrattari ai cartelli.

Finalmente trovo il piccolo b&b, sulla porta trovo un bigletto con il numero di cell. Chiamo, ma senza risposta. Provo ad aprire la porta, entro non c'è nessuno.

Mi dirigo all'interno e trovo su un piccolo tavolino una chiave. deduco sia la mia. Ma attendo. Dopo un pò arriva la proprietaria e finalmente posso entrare in camera.

Sistematomi, scendo e vado nell'unico ristorante del paesino. Un ambiente rustico, piacevole. Mi accoglie una dolce ragazza, mi accomodo ed ordino alcune loro specialità.

La cena scorre lenta allietata con musiche anni 60...Italiane. Si và da Mina a Bruno Martino, dai Nomadi a Al Bano...in fondo ovunque vai, c'è sempre uno spicchio d'Italia.

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Bello , mi metto comodo, poi c'è pure la kle moto che ho avuto prima della Stelvio, gran mezzo!

... E' mattino, prima di partire scatto una foto dalla mia stanza... il panorama promette bene.

La proprietaria del B&B mi ha dato alcune dritte su cosa visitare, mi impossesso di una cartina stradale turistica, si quelle piene di pubblicità, ma per le strade che devo percorrere va bene anche questa.

Carico, accendo la moto e parto. Esco dal paese, e subito strade tenute alla perfezione, quasi troppo. Infatti cerco sempre quelle alternative...molto più interessanti.
Il clima è piacevole e mite... Decido di spingermi verso la costa attraversando panorami molto paticolari.

Il vento è sempre presente, e dato che questa KLE è dotata di un piccolissimo "frangivento" se ne avverte la presenza.

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...grazie Giorgio, che ci porti sempre con te....

...


...La parte occidentale di Fuerteventura non è male, lo scenario è piacevole ed io con questa kawa me la sto godendo. Sto riscoprendo i piaceri "dell'imperfezione" quella guida un pochino più intuitiva, più ruvida, più arcaica...non sempre il passato nascondelati negativi.

proseguo nel mio itinerario, le strade sono dei lunghi e sinuosi serpentoni senza fine, a volte immersi in grandi vallate, a volte costeggiano una montagna al punto che sembra quasi che la strada sia stata costruita prima dell'evoluzione geologica.

...sembrerebbe che ci sia un paese "antico" da visitare, e allora mi ci fiondo.

Il Pueblo è un vecchio insediamento contadino, con tanto di chiesa e piazza centrale, sapientemente reso appetibile per i turisti. Ai nostri Italici occhi è carino, ma storicamente non è niente di che. In ogni caso oggi mi sento turista anch'io e questo non mi spiace poi molto.

Riprendo il mio cammino, voglio dirigermi completamente a sud.

ma Prima, piccola sosta in un bar sulla strada per un boccadillos.

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... Il bar è uno di quei luoghi assai tipici, dietro il bancone una anziana signora dai modi taglienti ma comunque amichevole. Il bancone è un disordine ovunque, ma questa è la caratteristica. Chiedo un cortado ed un bocadillo, me li porto in veranda e mi godo questo piccolo spuntino al sole con questa piacevole temperatura che mi fa dimenticare che da noi è quasi inverno...

Fatta la pausa riparto, finalmente un po' di strade secondarie sterrate, e lascio che la kawa si sbizzarrisca in questi percorsi. Ovviamente io, non ne sono contento.

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...continuo il mio viaggio, riprendo la strada a volte lunga e dritta a volte sinuosa, sale e poi scende e risale. Mi riguardo la cartina e vedo che per raggiungere la punta sud, ci sono delle strade interne molto tourtuose. Ovviamente prendo questa direzione. Mi ritrovo in mezzo a montagne brulle, il sole si fa sentire, la temperatura è nettamente aumentata. Mi fermo spengo il motore ed ascolto il silenzio.

Riprendo la marcia, mi immetto sulla statale, il traffico aumenta ma no a mano che mi avvicino alla punta sud aumentano le grandi catene di alberghi che si trovano un po un tutto il sud america e caraibi. Riu e Sol.


Un aneddoto. Queste grandi famiglie di albergatori Canari, sono stati frà i primi ad "approdare" nei caraibi acquistando terreni dove molto spesso c'erano solo piantagioni di cocco, ad un prezzo agricolo, sfuttandone le peculiarità e la location. da qui i grandi resort.

proseguo, vorrei andare fino ad un faro, c'è da fare oltr 20 km di sterrato...

Finalmente esco dal classico caotico centro turistico, guadagnando un percorso accidentato ma molto bello e suggestivo.
Si, è questo quello che cercavo...

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... è già metà pomeriggio, devo iniziare a risalire. Percorro nuovamente la grande statale in attesa di scoprire nuovi scorci e strade diverse da queste.

Attraverso nuovamente questa zona di sud-est molto molto turistica. Mi dirigo nuovamente verso nord, sembrerebbe che ci sono alcune dune da visitare.

Infatti dopo vari km inizio a vedere i lati della strada i primi segni di sabbia, La giornata è meravigliosa, il sole splende, il paesaggio cambia completamente...Sabbia ovunque. Il mare sul lato destro della carreggiata si increspa con violenza sugli scogli scuri, e le pietre bagnate riflettono il sole creando riflessi magnifici.

Parcheggio la moto, attraverso la strada. Salgo su queste dune...ed improvvisamente mi sento così:

Un aneddoto tratto dal fil "il ritorno dello Jedi" si, quando Luke Skywalker Ian solo e Chewbecca sono prigionieri su una navicella sospesi in questo mare di sabbia di sole dune...

...si mi sento circondato da questa magia. Questa isola sa regalare queste visioni. Ora roccia, ora vallate interminabili, ora sabbia; solo sabbia.

Scatto alcune foto, ed alcuni selfie, ai quali non sono abituato e se ne vedono i risultati.

Mi godo questo posto molto particolare, con questo vento perenne che ti accarezza la faccia...sempre.

Riprendo la strada, percorro nuovamente la grande statale, dopo un po la mia curiosità viene solleticata da una strada sterrata che porta fino al mare...la percorro.
Dopo un paio di km mi ritrovo in un piccolo porto-spiaggia, con alcune piccole abitazioni. Il luogo è molto particolare, i colori che si mescolano tra mare rocce e ammennicoli ovunque, ne fanno un luogo quasi mistico. Scatto alcune foto...

riprendo il mio viaggio, torno al B&B della sera prima, il giorno dopo tornerò a Lanzarote, dove intendo passare il resto del soggiorno. A tutto c'è un perché.
Mai una scelta è stata così saggia...

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...E' mattino, me la stò prendendo con calma, il traghetto parte poco dopo mezzogiorno. In camera ho pure il bollitore, mi faccio uno di quei caffè lunghi lunghi che a me piacciono tanto; esco sul balcone sorseggiandolo, davanti a me questo panorama particolare, insolito; Questi colori che si mescolano a nuvole bianche in transito e pezzi di cielo blu, con l'immancabile vento.


...Salgo sul traghetto che mi riporterà a Lanzarote, nel primo pomeriggio sono già li. Guadagno velocemente la strada che mi porterà sul Timanfaia, Sosta assai turistica, ma da fare.

Uscito dal centro, mi si presenta una strada lunga dritta con ai lati la roccia vulcanica che incornicia la carreggiata. Mano a mano che proseguo, il territorio cambia ed io ne sono affascinato. Aumento l'andatura, e la generosa Kawa mi accontenta.


per entrare sul Timanfaia, è necessario pagare un biglietto: Ci stà. Proseguo lungo questo serpente nero d'asfalto, inghiottito da roccia nera. A volte si tinge di grigio e piccole chiazze di vegetazione cercano di irromper in questo paesaggio lunare.
Arrivati in cima, c'è un bar ristorante con un grande parcheggio ed una vista straordinari. Qui una nuova visione, colori forti molto forti, provo una grande emozione.

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lascio questo luogo incredibile, il territorio cambia ancora direzione nord. Attraverso vari paesi, le case bianche ne dipingono lo sfondo. Profumi particolari quelli che incontro. L'odore della terra secca è costante, a volte paesi con palme che mi ricordano che siamo parecchio a sud rispetto al nostro stivale.

Spesso nei giardini ci sono una sorta di protezioni per le piante fatte con le pietre per ripararle dal vento, ingegnoso.

Il sole stà per calare, l'immagine di me èe la moto si riflette sull'asfalto scaldato dal sole, e la giornata volge al termine. Sensazioni uniche. Sono molto felice di aver fatto questa scelta. Il mio B&B è in un paesino sulla punta nord...

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...bellissimi posti e belle foto...( sorridi nei selfie Giorgio...) un mio cognato ci era andato in viaggio di nozze e aveva detto bisogna esserci perché è difficile raccontarlo...ma a quanto pare tu ci riesci benissimo...

Grazie Giorgio! come al solito tutto perfetto, ma il selfie te lo potevi risparmiare

Bravo Giorgio, è sempre un piacere leggere i tuoi racconti

Bellissimi posti Jedi.
Sono stato in Agosto con amici , ma sono stato con le palle al sole , ozio assoluto (Corralejo, dove c'è il parco naturale di sabbia).
Ho noleggiato un'auto e sono andato a sud dell'isola ( Jandia e la oliva ).
C erto che in moto è altra cosa perchè i posti meritano.
Complimenti

Grazie Amici

... Giungo in questo B&B assai anomalo. Non si capisce se sia un rifugio gestito da Salvador Dalì e man Ray.

Parcheggio la moto, entro e sembra di essere in un grande appartamento aperto a tutti. La costruzione è vasta e dislocata su vari livelli. Una ragazza mi viene incontro.
Ah sei tu quello che ha prenotato?! Si rispondo, vieni ti faccio vedere la stanza. Scusa ma sto traslocando, ci sono ancora i miei cartoni, ma non ti preoccupare domani li porto via...

Va bene dico, se assieme ai cartoni voui rimanere anche tu, non mi dai fastidio...purtroppo rimangono solo i cartoni!
La stanza è molto particolare ed assai etnica, muffa compresa. Ho visto di peggio. Qui gli amanti distorti di tripAdvisor avrebbero insegnato ai gestori come cambiare il tutto.

Attendo il proprietario...ma senbra che non esista. Ci sono altri alloggiati. Il luogo è molto mistico, è isolato e spesso la corrente viene a mancare.
E' vero anche che la notte la luce non serve, ma nell'attesa che torni riprendo la moto e me ne vado a mangiare vista mare.

trovo un localino di quelli di un tempo, pochi fronzoli e buon mangiare.
Torno al mistic B&B la corrente è alternata; nel senso che và e che viene. Ma come al solito io me ne fotto.

L'indomani mi affaccio al balcone, e con grande sorpresa il territorio è fantastico...

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...Intorno a me un mare di lava nera, sullo sfondo il mare...un paesaggio senza tempo.
Riprendo la moto ed inizio il mio percorso, il vento è già presente e la temperatura è assai fredda.

Proseguo sulla strada che alterna pietra nera a vegetazione, la strada si inerpica per portarmi all'apice di questa montagna, dove si può godere di uno spettacolo senza pari.

Scatto alcune foto e contemplo questo luogo così diverso dalla morfologia del nostro "stivale"...e proseguo il tragitto.

Una considerazione: Questa moto me piace assai, è proprio come quelle di un tempo; danno il meglio dopo che si sono scaldate. Inizia ad avere un tiro alla Stelvio, e questo me piace.

La strada si fa sinuosa, ed io ne approfitto.

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Scusate il ritardo, ma sto facendo un tour de force...ma non in moto.



...Noto un cartello che indica un Castillo, prendo questa strada serpeggiante che mi conduce in una piccola altura in questa grande vallata. Il castello è li, in questo luogo dai colori forti, ricorda alcune immagini vissute in Irlanda.

Parcheggio, scatto alcune foto anche con la reflex, il paesaggio è straordinario.

Riprendo la via,attraverso vari paesini con case bianche e fiori dai colori accesi che contrastano con la sabbia vulcanica nera, ma poco dopo trovo una strada alternativa alla statale, è sterrata mi conduce su un'altra piccola altura con una chiesa. Anche qui panorama straordinario, in più percorrere questo sterrato con la Kawa è molto divertente, visto che solitamente li percorro con una moto con il doppio del peso. Mi sembra di giocare.

...e allora gioco!

continua...

...finalmente raggiungo questa piccola baia, da lontano si scorgono le vele del Kyte surf. Non mi sorprende visto il perenne vento che soffia.
Per un istante mi appare la fotografia del "mio" alto Garda, capitale della vela.

Improvvisamente da luoghi polverosi e straordianariamente variegati, mi trovo in un luogo che assomiglia più alla classica immagine di mare. Sabbia, vele, macchine parcheggiate a lato strada. Proseguo e mi addentro nel paesino. Qui il vento è meno presente, le abitazioni ne fanno da riparo. Mi fermo in un bar bordo strada.

Faccio un'altra colazione con caffè ed un toast generosamente farcito. Condivido il tavolino con un tipo tedesco e scambiamo qualche chiacchera.
Attorno a me negozi di soli oggetti per surf e cose da mare.

Mi godo questo luogo così diverso da tutto, più tardi vado ed esploro alcune insenature molto tipiche, ed immagino che in alta stagione sono assai affollate.

Riprendo il mio cammino...

Continua...

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