OBIETTIVO: toccata e fuga di una giornata nelle terre del “commissario Montalbano”
CONSIGLIATO A: coloro vengono nella costa orientale CT-SR ed ha un giorno in più nella tabella di marcia e non vogliono perdere un assaggio nel cuore del territorio ragusano
Quest'anno le vacanze mi hanno portato lontano, purtroppo solamente in aereo e non in moto… incassando anche un totale di 6 ore di ritardo! Comunque sia a sbeffeggiarmi una sera davanti ad uno dei ristoranti che preferivo a Lisbona ho trovato 3 moto di italiani, delle quali una era targata CT e un altra RG! Ho visto anche due Guzzi, ma con targhe portoghesi.
Prima che finissero le mie ferie però mi sono riservato un giorno per la mia Stelvio, quindi l'ultimo sabato disponibile mi son organizzato con una coppia di amici con una 1200 sport e siamo andati un po' a in giro tentoni nelle zone del "commissario Montalbano" ma è venuto fuori un gran bel giro che mi è piaciuto talmente tanto che voglio condividerlo proprio così come l'ho vissuto... sperando di poter dare spunto ad altri motociclisti che battono la zona per qualsiasi motivo.
Questo percorso è un toccata e fuga, concepito per chi ha solo un giorno a disposizione, ma qualora vogliate stare in zona più di un giorno sicuramente non manca cosa vedere o cosa fare da queste partio, io volevo solo fare due curve e fare km perché in astinenza... non molti per la verità ma belli tosti.
Partenza dal mio paesino alla comoda ora delle 10.30, Sortino ( adagiato sugl iblei a 450mt lmm e distante 35km da SR e 60 da CT), direzione Buccheri percorrendo la SP29-SP10 (SR), strada interna di montagna con panorama sugli iblei da una parte e sulla Piana di Catania dall’altra con l'Etna a far da padrona (se la giornata è priva di foschia), strada stretta, manto stradale rovinato in alcuni punti, mai chiudere troppo le curve prive di visibilità perché potreste trovare mezzi agricoli o pesanti in provenienza dal senso di marcia opposto al vostro, al bivio di Buccheri si va dritto per la SP6 (SR) passando per il punto più alto e più fresco dei monti Iblei (circa900mt lmm) fino a scollinare per al bivio per Moterosso scendere per la SP11(RG), strada che inizia larga e veloce, molto panoramica ma che termina quasi a Monterosso con tanti tornati stretti e impegnativi ! Al bivio ci si immette nella strada statale ragusana SS194 e si va in direzione Giarratana (da non raggiungere) per usciere dopo qualche chilometro per la ben più panoramica strada SP62 (strada provinciale bivio maltempo- bivio Giarratana) strada scorrevole che sta sulla cresta dei monti e molto bella da guidare fino alla fine quando si immette sulla scorrevole e noiosa strada SP10 (RG) che vi porta alla zona alta della città di Ragusa, che non vedrete perché alla prima rotonda si svolta alla direzione di Comiso percorrendo tutto il Viale delle Americhe (per info in questo viale ci sono ben due officine autorizzate guzzi) fino al bivio a sx con la provinciale SP14-SP13(RG) che è molto scorrevole con belle curve e attraversa le ampie terre ragusane , ottimo manto stradale e il panorama sulle campagne che si allungano fino ad arrivare al mare, si passa vicini al castello di Donnafugata che merita una visita, ma non in questa giornata che siamo di fretta, quindi immettendosi nella SP20 (RG) si scende fino all’ingresso di Santa Croce Camerina dove prendiamo prima la SP85 e poi la SR25 per Punta Braccetto. Scelgo di passare da questo borgo di case vacanza solamente perché memore di un locale/lido sul mare del quale ho degli ottimi ricordi in una vacanza di qualche anno fa! Arrivati sul posto noto dei cambiamenti, all'accesso c’è un varco controllato con una barra e lo chalet non è accessibile a tutti, il tipo che era a guardia mentre eravamo indecisi sul da farsi si fa avanti e mi dice "belle moto avete" , sorpreso guardo meglio il tipo e scorgo alle sue spalle una Norge 1200,penso allora qui un altro ”bollito” di Guzzi… siamo stati accolti come vecchi amici, ci ha fatto la cortesia di verificare se c’erano ancora posti disponibili al ristorante chiamando lui per noi e di prenotarci un tavolo, fortunatamente ancora liberi nonostante il pienone di un sabato di agosto, abbiamo parcheggiato le nostre Guzzi di fronte alla sua e le ha sorvegliate per tutto il tempo che siamo stati via. Alle 12.45 abbiamo ancora il tempo per sfilarci tutto e lasciando solo il costume e una maglia si va a rinfrescarci in mare per mezzoretta prima di dare senso alla nostra irruzione allo chalet…! Il locale è un buon ristorante , nonostante il prezzo sia lievitato un po' oltre la media dai miei ricordi, ma si mangia sempre un ottimo pescato ed è stato piacevole ritornarci, molto cortesi i proprietari e piacevole interagire con il personale di sala, stranamente tutto femmile!
All’uscita verso le 14.30 il ragazzo che stava alla barra ha voluto farci sentire il sound aperto della sua Norge, molto soddisfatto della sua moto con 90.000km ed in pratica usata al posto dell’auto… più guzzista di me lo è sicuro!
Partiamo alla volta di Punta Secca proseguendo SC16, 5km dopo siamo nel paese della Casa al mare del commissario, dove la serie televisiva della rai ha fatto il miracolo di trasformare delle vecchie case al mare di un anomimo paese di mare come tanti altri in una ricercata ed esclusiva località balneare, carina ma nulla di più una spiaggia non molto grande con localini più cari della media, ma da vedere! Fa caldissimo, 35° ma sembrano moti di più, prendiamo dell’anguria fresca per rinfrescarci… ma non pago e soffrendo il caldo mi immergo con la testa sotto la doccia della spiaggia prima di mettere su il casco per andare a Marina di Ragusa, che si raggiunge facendo la litoranea e qualche rotonda. Marina di Ragusa è una cittadina di turismo di massa sul litorale ragusano, la sera è la meta di tutti i villeggianti della zona con il suo lungomare interminabile e pieno di bancarelle e negozi che attireranno come non mai le vostre donne… ma il trucco è arrivare alle 16.00 quando c’è ancora troppo caldo per trovare le bancarelle aperte ed è troppo presto per passeggiare per il lungomare… quindi sosta tecnica, caffè e rinfresco e su in sella direzione Scicli, gioiellino del barocco ragusano spolverato dalla serie televisiva ma che veramente è da visitare perché è la più bella fra tutte le città barocche, adagiata sull’incrocio di due valloni è uno spettacolo da vedere e girare a piedi, ma in questa visita non si avrà il tempo di girarla tutta ma solo il centro, non molto grande. Ruote in strada, siamo al mare quindi tanti villeggianti che si spostano con poco senso e rispetto del codice della strada, occhi sulle traverse e gli incroci e seguire le indicazioni per la città di Scicli, percorrendo SP63, la SP127 e la SP39 arrivando a Scicli dalla meno trionfale delle entrate perché si arriva dalla zona nuova,l’ingresso da Scogglitti invece è da toglere il fiato, dopo qualche km di città e seguendo le indicazioni per il centro non tarderà ad arrivare lo splendore del barocco! Siamo arrivati giusto per la sera della Taranta,serata di festa locale, ma io non lo sapevo perché non mi ero informato sulle festività del giorno e quindi li era tutto un fermento, posteggiamo le moto in centro promettendo ai vigili di star poco perche questo giorno l’accesso al centro oltre le 21:00 non era consentito, ma a noi basta il tempo di un ottimo gelato bio alla gelateria che si trova alla sinistra del vecchio municipio (la sede del Commissariato di Montalbano) e di rinfrescarci un po’ godendo delle vie ombreggiate e della temperatura più fresca per l’arrivo della sera. Alle 18:00 di nuovo in sella. Voglio tornare a casa con le strade meno veloci possibili, abbiamo 2 ore di luce e mi voglio godere il fresco della sera… quindi esco da Scicli da una strada alternativa alle più trafficate vie ufficiali, dalla via che passa dall’ospedale ed il cimitero… un po’ di sadismo direte, ma è quella che porta alla SP38 /SP94 che taglia le campagne più interne dove ancora ci sono fattorie di piccoli allevatori che ci riportano con un tuffo nel passato con almeno trentanni indietro rispetto ad oggi. Strada stretta e muretti a secco di pietra bianca, curve e controcurve fin ad incontrare la SS194 strada statale ragusana (già incontrata la mattina ma dall’altro capo) immettendoci in direzione Ragusa e seguirla fin ad arrivare a Giarratana. Questa statale e la vera delizia per i motociclisti, inizia da Modica e costeggia gli Iblei scendendo dolcemente a valle affiancando la ferrovia con curve ampie e ben asfaltate e salendo nell’altra costa fin sotto Ragusa Ibla,dove non andremo, percorrendola si può trovare un po’ di traffico locale ed è meglio non farsi sopraffare dalla voglia di slegare i cavalli. Lasciandoci scorci della città di Ibla sul fianco sinistro della valle percorriamo il fondovalle insieme alla vecchia ferrovia che ci farà compagnia per qualche chilometro di strada stretta ma suggestiva, poi quando la valle si apre e iniziamo a salire la strada si allarga e li si può accelerare il giusto per sgranchire i cavalli, salendo si rimane attratti dall’insolito paesaggio della diga di Santa Rosalia, attraversata dalla strada, quando l’acqua è bassa come in questo agosto la diga lascia riemergere le vecchie abitazioni rurali solitamente inghiottite dalle acque. Si arriva a Giarratana, città della cipolla, ne trovate carrelli interi per strada… si attraversa e si prosegue per direzione Palazzolo (per informazione altro gioiello barocco al quale però non ci avviciniamo) ma poi subito per Buccheri salendo per la SP12 fin ai 900mt di altezza con il sole delle 19.30 che stanco tramonta sulla nostra sinistra e ci lascia sulla strada per casa… la stessa Buccheri-Sortino della mattina con 10° in meno, la stanchezza di una giornata estiva e l’appagamento interiore che solo l’andare in moto riesce a procurarmi! Alle 20.10 siamo a casa… moto spenta con malavoglia.
Tutti la sera siamo usciti nuovamente in moto.
PS: l’andata fino a Punta Braccetto l’ho fatta in

1200 SPORT, ma questo è un altro POST!