Era da tanto che pensavo alle vacanze in Sardegna con la stelvio, poi ogni anno c'era sempre qualche motivo per rimandare, stavolta e' andata....ed e' andata alla grande
Individuato il periodo e' iniziata la ricerca non semplice su dove andare e che tipo di vacanza fare, l'isola e' grande, molto grande e c'e' solo l'imbarazzo della scelta, invece sulla tipologia del viaggio-vacanza abbiamo trovato un compromesso equo e solidale tra fare un po' di mare e girare in moto alla ricerca di emozioni, panorami e situazioni che difficilmente dimenticheremo, ovviamente sia l'uno che l'altra nel pieno rispetto dello zerpo-style che equivale a zero stress per massimo riposo....e cavolo, altrimenti che ferie sono?
Molti di voi conoscono a menadito questa splendida isola e ne parlano in maniera entusiastica, altri amici ci sono stati piu' volte e si perdono nelle parole immaginando tutta la bellezza dei posti, insomma, sapete gia' di cosa si parla e dunque trovo superfluo estendermi in report del chilometro o del ristorante dove abbiamo mangiato meglio.
Abbiamo deciso di passare 5 giorni in zona Budoni in hotel tranquillo con spiaggia raggiungibile a piedi ed altre spiagge nei dintorni, poi altri 5 giorni in zona Porto Torres in agriturismo isolato e tranquillo, ma vicino comunque a quella parte di territorio sardo che reputo imperdibile.
Durante la permanenza a Budoni abbiamo apprezzato le favolose spiagge di Cala Brandinchi, Lu impostu, La Cinta per citarne solo alcune, ma la tranquillita' vera la trovi quasi sempre nelle spiagge piu' isolate magari raggiungibili con uno sterrato ripido fatto col cuore in gola e la salita del ritorno solo dopo aver lasciato testamento scritto alla fiduciosa mogliettina, stelvio con borse al seguito.....impeccabile
Mare stupendo, spiagge pulite non hanno niente da invidiare ai paradisi esotici tanto titolati.
Girare in moto su quest'isola ti fa' sentire parte del panorama, quando meno te lo aspetti dietro una curva si apre uno scenario da cartolina e tu sei parte di esso inconsapevolmente emozionandoti come un bambino, i "wow che spettacolo" si sprecavano, cosi' come i "ca@@o che bello"....
Esplorando un po' l'entroterra si apprezza la qualita' delle strade anche dove non te lo aspetti, un vero parco giochi per motociclisti come gia' detto in precedenza da qualcuno, strade poco trafficate e molto piacevoli da fare anche allegramente se si vuole.
Parlare degli ottimi ristoranti di pesce, del porceddu, delle varie seadas, tumbarella, mirto e liquorini vari fatti in casa per finire alla semplice ma gradevolissima ichnusa cruda mi sembra abbastanza scontato, abbiamo mangiato benissimo ed i prezzi sono nella norma, una menzione particolare va al Bounty di Castelsardo, davvero superlativo e professionale, mai mangiato pesce cosi' buono in vita mia.
Come ogni viaggio piccolo o grande che sia, sono le emozioni che si provano, le esperienze che alla fine per il mio punto di vista contano piu' di ogni altra cosa, il frutto di sensazioni personali che mi hanno lasciato un ricordo indelebile.
Orgosolo ad esempio non e' solo murales, si respira aria di un paese che ha sofferto e che ha saputo reagire con orgoglio al tentativo di farne un poligono per l'esercito negli anni 70, e' suggestivo parlare con gli anziani del paese che trasmettono serenita'e fermezza di ideali ormai dimenticati dai nostri insulsi governanti, l'infinita disponibilita' di una signora anziana che ha fatto riaprire la cripta della beata Antonia Mesina solo per noi, per raccontarci la storia di questa sfortunata ragazza.
Ovunque siamo andati abbiamo trovato gentilezza, disponibilita', ospitalita',simpatia che non sempre sono scontati e non perche' sei visto come turista, anzi e' il contrario.
Sono rimasto colpito dal profondo senso di appartenenza ed orgoglio in ogni persona incontrata , legame verso la propria terra intesa come fonte di reddito e sostentamento ,nel caso di Pierluigi, ragazzo di 40 anni che gestisce insieme alla famiglia un agriturismo tutto votato al biologico con grandi sacrifici e immensa modestia, sentimento che stride con la superficialita'del lusso sfrenato della bella Porto Cervo, meta di sfizio utile per qualche foto e per sborsare ben 3 euro l'ora giu' al porto per lasciare la mia preziosa moto.
Il posto che piu' mi ha colpito pero'e' stata l'Asinara, la visita guidata nell'oasi protetta e' qualcosa che non si puo' raccontare, questo posto ha un fascino particolare , un vero contenitore di emozioni tra paesaggi, flora e fauna.
Visitare l'ex carcere di massima sicurezza con tutte le sue pertinenze sparse per tutta l'isola non mi ha lasciato affatto indifferente, i corridoi, le celle con quelle sbarre blu usurate dal tempo e dalla sofferenza di chi vi era rinchiuso come colpevole o come guardia.
In una delle celle di isolamento mi sono trovato un attimo da solo ed ho provato qualcosa che non riesco a descrivere, i muri sembra che debbano dirti qualcosa, tutto trasuda di sacrificio ed umanita', sembra udire i pensieri di chi ci ha vissuto, lo ammetto , ne sono uscito un po' provato da questa visita, uno strano senso di tristezza era chiaramente visibile nella mia espressione.
Tornando al parco giochi, beh...avevate ragione, la Alghero- Bosa e' imperdibile, che sballo, davvero stupenda, cosi' come indimenticabile e' il tramonto da Capo Falcone con la luna che si specchia in mare, che dire......straordinaria Sardegna.....torneremo, certo che torneremo
P.S. un plauso speciale va ovviamente alla grandissima stelvio che ha digerito di tutto di piu' senza battere ciglio, ero l'unico folle in alcune stradine battute da tt600, dr 400, xt 600 che girava con moglie al seguito e borse montate, praticamente un trattorino

un grazie infinito alla mia fida compagna ilaria che invece ha digerito tutte le mie solite paranoie e che ha continuato ad avere fiducia in me anche quando ho fatto l'idiota mettendo le ruote sulla sabbia.....solo un po', altrimenti ero ancora li' a spalare
Un saluto a tutti
Zerpo, Civettina e Daria
