il potente M60 che gli israeliani hanno utilizzato anche per la guerra dei 6 giorni è raffreddato ad aria, il Leopard che non mi risulta abbia guerreggiato (cilindrata di circa 5000 cc inferiore) ad acqua.
con il primo non ho mai avuto problemi nè d'estate nè d'inverno
con il secondo bastava un pò d'umidità per avere difficoltà nell'accensione. ma il motore era tutto un altro andare...
per dire che discutere se sia meglio l'uno o l'altro è discutere di nulla
è solo questione di scelte tecniche di base e forse, soprattutto per MG e BMW, di una rappresentazione 'estetica' del proprio marchio...
nella nostra esperienza colleghiamo quel motore a quell'architettura... che poi richiede certi ingombri

p.s.: che il tenerè (il mio amato tenerè ) non avesse problemi non è vero... 2 statori (?) in 34000km.. che l'XTR non avesse problemi neppure.. ma il mezzo meccanico perfetto dove si trova?

ciao guzzienduromassimo , io negli anni ottanta ho avuto una v65sp, anche se mi rimane nel cuore, non era proprio perfetta, come tutta la serie 4 valvole piccola d'altronde erano i tempi di de tommaso.

mai sostenuto che le guzzi anni 80 non avessero problemi..quelle a 4 valvole poi erano un problema generico....e infatti poi smisero di produrle.
io preferisco il raffreddamento ad acqua, ma apprezzo l'aria perche' sono innamorato delle guzzi ma sotto sotto ne sogno da anni una a liquido...
la stelvio come il gs in inverno ci mette 15 minuti per scaldare l'olio il tenere' come per esempio le vecchie caponord che ho avuto in 3 minuti erano pronte...e questo per me e' molto importante...perche' ho sempre poco tempo e bisogno del massimo dai motori ma sono problemi miei se la guzzi rimane ad aria per i prossimi 30 anni io l'amero' lo stesso..
per il super ermanno dico che i magiruz deuz ( non so se si scrive cosi) di overlan che poi sono iveco cioe' fiat che hanno fatto il giro del mondo sono raffreddati ad aria perche' per avere un motore che se la cava decentemente da -40 a +50 e' piu' semplice farlo ad aria...
ma altro esempio a caponord quando hanno scavato il tunnel sottomarino per arrivare a honnisvag in inverno sottoterra c'erano -3\5 gradi e quando dopo una furibonda salita uscivano i camion trovavano -45 e li si spaccavano tutti i motori...e allora iveco ha fatto uno speciale sistema a liquido che reggi tali sbalsi termici...insomma tutte e due le soluzioni possono funzionare...
l'importante e' che tutti noi troviamo piu' tempo per andare in moto e meno tempo per scrivere cazzate qui.

l'importante e' che tutti noi troviamo piu' tempo per andare in moto e meno tempo per scrivere cazzate qui.

qui nevica anche oggi..e allora di tempo per scrivere ne abiamo tanto

[quote="stefano"]forse massimo ci vorranno tre ore ma hai dimenticato che i giapponesi consigliano e dicpo consigliano di vedere le valvole a 20 o 40 mila km cosa che non fa nessuno perchè la maggiorparte delle moto circolanti con 50/70,000km non hanno mai guardato le valvole e problemi zero,mentre le nostre???lo smontare tutta la moto per accedere alla SCATOLA POST MOTORE PER SOSTITUIRE LE VITI LUNGHE CHE BATTONO E NON TIRANO A DOVERE CON CONSEGUENTE PERDITA OLIO??O FRIZIONE STESSA OPERAZIONE MEZZA MOTO SMONTATA CON MOTORE appeso??e si potrebbe parlare per ore,ma qui non si parla di moto perfette ma di qualità intrinseca di progetti industrializzati al meglio e di materiali che gli italiani si possono solo sognare,se siamo obbiettivi non possiamo non vedere ed ammettere questo se poi vogliamo far finta di niente allora.....e quello che dico e applico alle moto è di regola su altri campi/prodotti,basti guardare utensileria sono anni luce avanti-macchiene controllo numerico idem-ecc ecc, che poi i nostri prodotti abbiano un fascino degno di nota che ci porta a passare sopra ad ogni cosa e addirittura vedere i difetti come caratteristiche........ci stà!!!!.......ultimo i motori non esasperati non è detto che siano molto meglio raffreddati a liquido, cosa che diventa obbligatoria quando si cercano prestazioni elevate, al contrario la semplicità ed affidabilità in motori di medie prestazioni raffreddati ad aria olio sono a volte da preferire e per questioni tradizione/stilistiche e per rapporto efficienza/robustezza, immaginate un motore estremo con temperature d'esercizio esagerate al primo problema spacchi o fondi tutto e in caso di ebollizione se non se in centro abitato nnon hai acqua da rabboccare quindi problemi o basta un filino della ventola ecc ecc, quelle aria/olio non estreme scaldano meno e se proprio nel deserto o sul fuoristrada o in situazioni estreme si scaldano un po di piu non succede quasi niente ,se troppo calde spegni e dopo 5 minuti riparti ma non spacchi tutto, con i vecchi tenerè o i suzuki dr o atri simili c'è chi ci ha fatto 3 volte il giro del mondo controllando ben poco valvole-olio-meccanica in generale e ,a distanza di 20 anni una pedalata e partono ancora ,pronte a rifare di tutto......cazzoooo se sono stato lungo e polemico....hahahahahaha [/quote

Vi ricordate il 6 cilindri Benelli e il 6 cilindri Honda?
Ecco...le differenze grosso modo sono ancora quelle. Comunque io mi ostino a comperare made in Europe.

Si, va bene tutto, però posso dire che la mia ex Ducati 600SS, a 34.000km non ha avuto bisogno di nessun intervento di registrazione punterie (pasticche calibrate) e di nessun intervento in genere, nonostante alcuni turni in pista. Non tutto il made in Italy faceva cag@are