Finalmente!! Mi viene spontaneo dirlo, il 24 Marzo è arrivato, il socio mi fa il conto alla rovescia oramai da 280/300 gg circa … , le previsioni meteo non sono ottimali (dopo la macumba di Valgrana non potevamo aspettarci di meglio ) ma chi se ne frega si parte e basta!!
Appuntamento ad Asti alle 08:30 di Sabato 24, il socio arriva alle 08:15 … azz… è bello carico … Caffè e decidiamo per il percorso, almeno la prima fase.
Statale per Serravalle via Alessandria, passo dei Giovi, passo della Scoffera e arrivo a La Spezia, 259 km che con le strade tempestate di autovelox, non riusciamo a farli in meno di 4 ore circa … Troppo!!
La strada da fare è ancora tanta ed allora inevitabilmente decidiamo per l’autostrada fino a Rosignano e da li fino a Civitavecchia seguendo l’Aurelia, 340 km, ci sistemiamo in B&B, doccia cena ed a letto, domani ci aspetta una tappa di oltre 700 km…
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La mattina del 25 sveglia alle 07:00, colazione, rifornimento e si riparte direz. Roma-Napoli-Mercato S. Severino (SA), proseguiamo e a Sala Consilina, viste anche le pessime condizioni meteo, pioggia e temp. di 6°, decidiamo di spostarci sulla costa Tirrena.
Allunghiamo il percorso di circa 1 ora e ½, passando per il passo del Fortino, ma a Sapri troviamo 18° e finalmente il sole, percorriamo tutto l’alto Tirreno Cosentino fino a Falerna, da li un tratto di Superstrada fino a Catanzaro e altri 25 km di statale 106 jonica fino a Cropani Marina.
Arrivati, distrutti da oltre 700 km di strada, il profumo del mare ci accoglie e ci rigenera un po, ma la stanchezza si fa sentire, allora doccia, cena e letto.
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Il 26, piacevole risveglio, ci accorgiamo subito che hanno cannato le previsioni meteo, c’è il sole e la brezza marina (siamo a non più di 50 m) si fa sentire, decidiamo di andare in Sila, non prima di fare una visita ad un caseificio del luogo dove facciamo scorta di mozzarelle, burrata, partiamo seguendo la strada che da Cutro porta a Roccabernarda, Petilia, Mesoraca, Petronà, Cerva, Sersale, Buturo, con l’intenzione di arrivare al lago Ampollino, ma subito dopo Buturo dobbiamo arrenderci alla neve … …. Colpo di coda dell’inverno che stenta ad andare via.
Mangiamo qualcosina … e riprendiamo la strada ritornando a Sersale, proseguiamo direz. Zagarise, Sellia Marina, Cropani, con una variante su una stradina sterrata, giusto il tempo per stendermi come un pirlotto su un letto di sabbia di circa 15 cm in piena curva … Per fortuna senza danni fisici e senza danni alla moto, se non qualche graffieto prontamente riparato il giorno dopo dal conc. Crea.
Smadonnamenti di rito, ma tutto sommato come mi fa notare pierfa10, è andata di lusso, perché di sabbia c’è n’era un materasso a doppia piazza…
Chiudiamo qui la giornata e l’incidente di percorso, non è il caso di rovinarsi la vacanza per un’episodio.
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eddaiii..e vai avanti..No???

Mattina del 27, sveglia alle 06:00, colazione e partenza per Reggio Calabria, ci aspetta Crea e magari se facciamo in tempo un caffè a Messina, si viaggia bene, c’è il sole e la temp. è abbastanza mite, fino a che non arriviamo nelle zone di Vibo Valentia, la temperatura si fa più rigida, la strada è piena di cantieri e i viadotti da infarto fanno il resto (in particolar modo quello di Scilla 273 m s.l.m.) è allucinante, arriviamo a RC facendo un passaggio sul lungomare (il più bel chilometro d’Italia scriveva D’Annunzio) guardando in “faccia” la Sicilia con lo stretto pieno di traghetti che fanno l’andirivieni tra Sicilia e Calabria, lasciate le moto dal mecca per sistemare alcune cosette, decidiamo di fare due passi in centro, il corso principale fino al castello, il tempo per un caffè e ritiriamo le moto, si parte direz. Villa S. Giovanni, imbarco per la Sicilia, durante l’attraversamento dello stretto, mangiamo degli arancini alla nduja e una specialità “mozzarella in carrozza” (due fette di pane con la mozzarella dentro impanate ed imbevute nell’uovo e passate in padella, na cosa leggerissima…), sbarchiamo a Messina e veniamo accolti da un traffico infernale, cerchiamo di uscirne, a fatica, ci fermiamo poco più in la, in un bar fronte mare, il caldo è soffocante, il tempo di riprenderci decidiamo di ritornare indietro, la Sicilia merita ben altro tempo ed attenzioni (tanto oramai ci abbiamo preso gusto e chissà che non si organizzi un tour Siculo ad oc.)
Ritorniamo a Villa S. Giovanni e da li decidiamo di risalire la costa Tirrenica evitando i poco simpatici viadotti dell’andata e godere di un panorama sicuramente più piacevole.
Scilla, Bagnara, Palmi, Gioia Tauro, Rosarno, arriviamo a casa alle 21:00 circa, il tempo di una doccia e ci ritroviamo d’avanti ad un boccale di birra a parlare del prog. Del giorno dopo, dovrebbe arrivare Guzzometro.
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Il 28, sveglia con calma, rituale del caffè e brioches e partenza direz. Le Castella, in piena Riserva Marina, con il castello Aragonese ad impreziosirne il panorama da qualsiasi punto lo si osservi, foto con le Stelvio che per un giorno si sostituiscono ai Turchi alla guardia del maniero, qualche foto, in questi luoghi fu girato il film “Armata Brancaleone”, proseguiamo fino al punto più alto della costa, da dove si gode la vista dell’intero golfo di Squillace.
Ripartiamo direz. Tropea, sponda Tirrenica dall’altra parte della Regione, dove abbiamo appuntamento con il Guzzo, lungo la strada troviamo una trattoria con i tavoli sistemati su di un terrazzino a picco sul Tirreno da dove si gode una vista mozzafiato, decidiamo di fermarci per il pranzo.
La Sig.ra della trattoria ci spiega che mangeremo il vero antipasto Calabrese, fatto di affettati del luogo, con melanzane, pomodori ed olive sott’olio e l’immancabile nduja, seguito da un primo di pasta fatta in casa, i filej, con formaggio del luogo simile alla mozzarella e ….. la nduja…. (speriamo che non la mettano anche nel caffè…), più buoni dell’intera Calabria … invano tento di spiegarli che non sono stato cresciuto a tortellini e panna, non sente ragione …arrivano i piatti … ha ragione lei …
A metà primo piatto il socio mi chiede come spegnere l’incendio … gli rispondo che il peperoncino Calabro non lo fa la Perugina e che probabilmente li è piccante anche la coca-cola…
L’azione anestetica fa il resto e da li a poco ci ritroviamo a fare una “scarpetta lucida piatto” che neanche una lavastoviglie …
Ci rimettiamo in moto alla volta di Tropea, il tempo di fare due foto lungo la via principale che porta alla balconata che affaccia … le foto parlano da sole… compriamo qualcosa da portare via e sentiamo un rombo famigliare, è il Guzzo.
Baci abbracci, rimontiamo in sella direz. Pizzo, arrivati in piazzetta due foto al castello dove fu rinchiuso e morì Gioacchino Murat, e decidiamo di proseguire riattraversando per l’ennesima volta la Calabria, passando attraverso le “Serre”, una zona montuosa e collinare ricoperta da boschi, la parte più stretta dell’intero territorio Nazionale, 40 km circa di stradine di montagna che dividono il Tirreno dallo Jonio nel Parco Naturale Regionale delle Serre.
Arriviamo a Soverato dall’altro lato della regione, sosta a Copanello, qualche foto ma oramai è quasi buio, si torna a casa. Ci aspetta una serata con amici, neanche a dirlo, a cena!!
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Il 29 decidiamo di lasciare a riposo le Stelvio, ed il fondoschiena ringrazia, stiamo tenendo una media di 350/400 km al giorno, si va a cazzeggiare a Catanzaro, in compagnia di un caro amico, passeggiata nel centro storico, foto, caffè e vicoli da scoprire, districandoci in un dedalo di vicoli e stradine ci ritroviamo di fronte al teatro Politeama ristrutturato da poco, ci spostiamo all’esterno del “Complesso del S. Giovanni”, dove sui resti del castello Normanno-Svevo, tra il XV ed il XVII secolo furono edificati la Chiesa dei S.S. Giovanni Battista ed Evangelista, sede della Congrega dei Bianchi di Santa Croce (1560) ed altri due edifici, l’Hospitio e il Convento dei Teresini, successivamente trasformati in caserma e poi in carceri.
Continuiamo la passeggiata nel centro storico e visto che l’ora di pranzo è passata da un bel po, il caro amico Antonio che ci accompagna, ci porta in un ristorantino tipico, minuscolo, lillipuziano, ricavato in una casetta del centro storico.
La giornata volge al termine e purtroppo anche la nostra vacanza, poco dopo salutiamo il Guzzo e ci apprestiamo a fare i bagagli, ma non ne abbiamo nessuna voglia…
Un giro rapido in paese per comprare due cose da portare a casa e la vacanza finisce qui.
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Venerdì 30 si riparte, raggiungiamo Civitavecchia rapidamente, anche troppo, da li a poco incontreremo Brunoguzzi per passare la serata insieme ad altri suoi amici pare reduci di una partita di calcio … Ma il Brunone in che ruolo gioca…? Un simpaticone approfittando di un’attimo di distrazione mi suggerisce che … “distribuisce il the caldo nell’intervallo …”… Cattivi!!
La serata scorre piacevolmente ospiti di Bruno e dei suoi amici che da li a poco saluteremo.
Rientriamo a casa Sabato 30, stanchi ma soddisfatti, con la consapevolezza di aver vissuto una bella avventura, che avrebbe meritato più tempo e forse una migliore organizzazione, sicuramente ci rifaremo in un‘altra occasione.
Tot. km percorsi 4000 circa.

Un’ultima considerazione sul socio:
Ottimo compagno di viaggio, con grande spirito d’adattamento, consigliatissimo!!
Con la speranza di non avervi annoiato,

taghiarinu (Cesare) e
pierfa10 (Piefabrizio).

La prossima volta ti spiace avvisarmi?
Bel giretto

Non posso portarti in Calabria, hai le orecchie troppo piccole ...

Volevo ricordare che il Buon taghiarinu ovviamente ha omesso di postare le foto durante i rari attimi che ha passato nell'addentare cibi di ogni genere ....
Il Guzzo e Bruno non potrànno che confermare ....

Cesare alla prox pizza ti





ps. ringrazio pubblicamente il buon Taghiarinu e tutti i suoi amici che ho conoscituo durante il nostro viaggio , persone fantastiche che spero un giorno di rivedere ...
Ringrazio inoltre Bruno e la sua premiata squadra di calcio per l'ottima compagnia e la disponibilità ad accoglierci e ospitarci al loro tavolo ..

E' stato veramente tutto bello ...
grazie ancora !!

Preso com'ero ad organizzarti la vacanza, che tutto fosse di tuo gradimento, facevo solo colazione la mattina ... e pure di fretta!!

Bellissimo!!! Ottimo report e complimenti. Miiii che mare...
Aggiungo anche grande invidia!
Certo devo dire che dalle foto non si direbbe che abbiate fatto quasi 4000km...pensavo fosse più un MANGIALONGA!!!!

Mi permetto due cose :
1) Cesare, non puoi lamentarti, avete in casa il miglior organizzatore di tour al mondo e non lo interpellate!

2) in questa foto qui a Pierfa hanno rubato la Stelvio da sotto il cuolo??? e pure il casco??? Bravissimi i ladri in Calabria!!!

Bravissimi!!!!

Dieta Flex anche per coi????

Bellissime le foto, il report non l'ho letto perchè io normalmente guardo solo le figure
Ciao
beppe

Grandi!! E bellissime foto (anche se si vedono un po' troppo spesso le vostre fauci aperte... )