Come ho detto sopra quella di ieri a Hechlingen park è stata una giornata spaccaossa, non si tratta di fare una scampagnata fra i boschi con qualche saltello o cunetta, è un vero corso offroad impegnativo.
Volendo riassumere quaste sono le parole che mi vengono in mente:
sudore,
fifa,
adrenalina,
soddisfazione.
Sudoresi fatica ragazzi, urka se si fatica! L'appuntamento è alle 8:30, un breve briefing, un caffé qualche cazziatella e... dopo mezz'ora si è già sulle moto! Poche chiacchiere molti fatti. Praticamente abbiano iniziato alle 9:00 ed abbiamo finito alle 17:00 a pomeriggio inoltrato.
Ovviamente si fanno parecchie pause di 10 minuti circa, ma... non sono assolutamente sufficienti! Praticamente siamo stati qualcosa come 6 ore filate in moto tra il fango (della giornata di pioggia precedente), sassi, ghiaioni, sottoboschi e chi più ne ha più ne metta. E vi assicuro che guidare 6 ore in piedi 240 chili di mukka su percorsi che, prima di ieri, avrei definito per le capre o per le moto da trial non è uno scherzo. Dopo i primi 30 minuti io ero già zuppo.
fifaCosa fare quando segui l'istruttore e lo vedi letteralmente scomparire davanti a te? Tu pensi... ci sarà un discesa ed avrà accellerato. Poi uno o due secondi dopo ti trovi tu dove stava lui e... non vedi niente. Vedi solo "là sotto" il ripiano pianeggiante ma non c'é alcuna discesa o sentiero od altro. Non c'é un ca@@o! Solo il sentiero che finisce ed un "muro" da scendere, è il fianco della collina. Praticamente verticale all'inizio per poi addolcirsi un pochino alla base
Ragazzi, buttarsi giù con 240 chili di bestia, in piedi sulle pedane è stata un esperienza terrificante. Ma non c'é stato il tempo di pensare... sono andato giù e sono ancora vivo per raccontarlo!!! Lo sgomento è stato cercare di seguire l'istruttore e rivederlo risalire per... farlo ancora, almeno tre volte.
Cristo santo, saranno stati 7 metri buoni in cui mi sono trovato più che a scendere a cadere. Dopo non si è più gli stessi, vi giuro.
adrenalinaci infiliamo nel bosco, una balza, piccoli woops e si va, si va, tutti in fila indiana. Una salita, un metro e mezzo... manata di gas, traction control on e si è sopra. Vai, ganzo.
Si ganzo, ma l'istruttore è già sparito, do' gas e poi... il sentiero umidiccio e fangoso sale su per una balza di un 4 metri di dislivello, irta di radici che neanche a piedi.
Appena 5 metri di dritto prima della balza. Non c'é tempo per pensare, ai piedi della balza ci si accuccia sulle gambe flesse e contemporaneamente gas a tutta manetta. La moto piglia velocità in una frazione di secondo si parzializza la potenza con la frizione e la moto sale saltellando sulle radici grazie alle eccellenti sospensione eeeeeeeeeeeeeeeeeee... in cima!
Cristo ragazzi... adrenalina a mille!!!
soddisfazionegrande soddisfazione la provi quando ti ritrovi, nel pomeriggio, negli stessi sentieri che la mattina ti avevano fatto addannare e ti sembravano impossibili da percorrere e ci passi... come se fossero una strada asfaltata. Nessun piede a terra, nessun errore, tutta guida in piedi. E ti senti come un professionista dell'enduro. Uaooooo grande satisfaction!
Anzi delle volte, insieme ad altri, mentre ci trasferivamo da una zona all'altra del parco, quegli stessi passaggi, affrontati prima con un misto di ansia e paura, ora li rifacevamo per il puro gusto di divertirci. Bellissima sensazione!
Il "parco" è praticamente una vecchia cava abbandonata immersa in una campagna a dir poco pittoresca, veramente un posto tranquillissimo, verdissimo che da solo vale una visita.
Praticamente ci sono due arene circolari alla base di una collina, ed intorno a questi spazi pressoché elissoidali ci sono uno o due livelli di "gradoni" che gli girano a semicerchio attorno. Il resto sono sentieri che si perdono qua e là nel bosco. Ma sono veramente tanti questi sentieri, di tutti i tipi, facili difficili, sassosi, boscosi, terrosi e così via. Tanto che più gruppi di motociclisti possono esercitarsi contemporaneamente senza disturbarsi affatto. C'é sempre un nuovo sentiero, una nuova traccia da seguire.
Nelle due arene alla base della collina ci sono anche gli unici due edifici; uno è il capannone dove vengono riparate le moto (ne hanno davvero tante, almeno una quarantina) e l'altro è il padiglione a vetri dove si fa il briefing, l'accoglienza all'arrivo eccetera. Accanto al padiglione a vetri c'é un altro edificio con bagni, docce ed armadietti.
Praticamente le "lezioni" avvenivano sempre nell'arena di fronte al padiglione, terminata la lezione (con le moto allineate di fronte all'istruttore) si partiva e ci si inerpicava in questa o quell'altra zona del parco. Insomma, chiacchiere al minimo e tanta tanta pratica.
Abbiamo fatto (nelle arene)
- prove di frenata
- tecniche per guida in piedi
- prove di salita
- prove di spegnimento del motore in salita
- prove di accellerazione
- prove di stop&go
- prove di discesa
poi dopo, ogni "provetta", nell'arena si ripeteva lo stesso concetto andando ad inerpicarci per qualche sentiero particolare adatto allo scopo.
C'é stata anche una breve escursione al di fuori del campo in mezzo ai campi ed ai boschi circostanti. questo per imparare a curvare la moto solo spostando il peso sulle pedane.
Ma vi dico che non ci siamo fermati un attimo. Terrificante al pomeriggio è stata la dimostrazione del traction-control della GS per la salita al "muro" più alto presente nel parco.
Per darvi un'idea, la mattina avevo notato quei "muri" intorno all'arena, ma avevo pensato che fossero riservati ai trialisti, ai crossisti, insomma a degli stunt-man più che a degli enduristi "principianti" come noi.
Per darvi un'idea parlo di quei muri argillosi che si potevano notare la mattina dai vetri del padiglione (guardate la freccia rossa):
Allegato:
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Se solo mi avessero raccontato che un giorno sarei salito a razzo con una moto da 240 chili + pieno di benza su per quel "muro" avrei detto al mio interlocutore che era pazzo.
Invece si!!!!
Sono riuscito a salirci!!!
Ancora adesso non riesco a crederci di essere stato in grado di farlo. Parliamo di una decina di metri di dislivello, l'ultima parte è pressoché verticale. Fortuna che non mi sono portato la moglie, altrimenti mi avrebbe detto "tu adessi, scendi e torniamo a casa prima che t'ammazzi, sennò t'ammazzo io"
Invece, grazie al traction-control tutto gas, giù il culo nella parte iniziale per caricare le sospensioni e vai su. Tieni il gas aperto fino in cima, mai togliere il gas, al limite qualche sfrizionatina.
Morale della favolaIl succo della giornata sta tutto nella frase che mi ha detto un ragazzotto tedesco mentre ci avviavamo, io alla moto e lui alla macchina: "ma tu potevi mai credere che alla fine della giornata saremmo stati capaci di fare tutto quello che abbiamo fatto???"
Ci siamo sorrisi, entrambi sorpresi di quanto c'era successo. Ci siamo stretti la mano e ci siamo salutati.
Una grande esperienza che mi ha fatto crescere moltissimo nella sicurezza e nel controllo della moto. Io da parte mia ho imparato molto sulla posizione corretta da assumere nella guida in piedi. Ho poi vinto la mia ansia nelle salite a tutto gas sui "muri". Anzi, per la verità, sono ora in grado di affrontare salite che credo non incontrerò neanche sull'himalaya, eheheheh.
Per ultimo, ho vinto la paura di "buttarmi giù" con la moto.
Un grande merito va all'istruttore, un tipo tranquillo e simpatico che ci ha messo tutti a nostro agio con grande pazienza senza farci pesare il fatto di essere delle mezze-seghe. Un grande, ed una persona affabilissima e cordialissima.
Chiudo dicendo quello che mi è piaciuto e non piaciuto.
mi è piaciuto:
- il clima familiare come tra vecchi amici
- la disponibilità di moto (praticamente tutti i modelli off di BMW dalle 450 GX alla 1200 LC)
- la disponibilità delle docce in loco (alle 17:00 puzzavo da rivoltar lo stomaco)
- il parco in sé (una cuccagna per gli amanti del genere)
- il grande-super-mega fantastico istruttore (che ci ha "formato" anche per la guida su strada non solo off)
quello che mi è piaciuto di meno:
- il pranzo non compreso nel prezzo (15 euro, comunque pochissimo)
- l'assenza di una piccola sessione di stretching prima di salire sulle moto (che ritengo fondamentale)
altro non mi viene in mente.
@GEM: ci devi andare assolutamente, dopo non sarai più lo stesso, te l'assicuro.