Ho conosciuto un bimbo, e questo bimbo, come tanti, è cresciuto smanioso di realizzare i suoi sogni… Ha giocato felice e spensierato con amichetti e compagni e pian piano si è avvicinato ad un mondo speciale, quello delle due ruote. Ha iniziato, come tutti, con un triciclo, poi la bici, poi la motociclettina, poi il motorino, poi da adolescente è riuscito a cavalcare la sua prima moto, acquistata con i suoi risparmi. I sogni aiutano a volare, i sogni aiutano a crescere, a maturare, a capire il mondo circostante; mai bisogna smettere di sognare anche quando si è grandi, quando si è diventati uomini … perché i sogni, prima o poi, si avverano. Sono trascorsi gli anni e le moto si sono avvicendate nel corso della vita di quel bambino ormai diventato ragazzo e lui si è sempre divertito, è sempre stato contento delle sue decisioni … ma il suo cuore ha continuato a tribolare per l’aquila, ha continuato a sperare di volare con lei, … ha continuato a sognare di sferzare il vento alla guida della sua amata, di essere allietato dal rombo della sua unica passione, ha continuato a sperare di osservare il mondo circostante dall’alto della sua Moto Guzzi. L’esperienza e la maturità hanno condotto quel ragazzo, ormai uomo, a valutazioni ponderate sognando ed idealizzando. La meta era sempre quella, non era cambiata. Sono accadute tante cose, si sono avvicendate tante stagioni, sono fioriti tantissimi campi e si sono spogliati numerosi alberi delle loro foglie e forse ci sono voluti tanti anni, troppi, ma poi è giunto un giorno, quel giorno, il 28 ottobre del 2011 quando quel bimbo, nel corpo di uomo, è riuscito a coronare il suo sogno … Era lì davanti a lei che con il suo sguardo da rapace lo guardava fisso aspettando di affacciarsi al mondo. La mano dell’uomo, con il cuore da bambino, inserisce la chiave nella serratura e dà vita ad un suono, ad un richiamo d’amore, un colpo di acceleratore e quel motore comincia a gridare a tutti il suo nome: STELVIO NTX. Con emozione e soddisfazione il piccolo uomo si accinge a cavalcare l’aquila di Mandello e dall’alto della sua moto sembra ancora più grande e più alto. Non parla, sorride semplicemente entusiasta e commosso per aver realizzato il suo sogno, ma il suo sguardo lo tradisce e lascia percepire semplici parole: “Eccomi mia adorata, da oggi sei mia ed io sono tuo, andiamo a vivere la vita!”. Quel bambino oggi è un uomo e quell’aquila oggi è sua. Quel sogno è diventato realtà. Per qualcuno appassionarsi ad una moto può essere sciocco e assurdo, ma “amare” ha tante sfaccettature. L’amore e la passione non hanno limiti; ogni cosa ha una sua anima, un suo verbo, un suo cuore, una sua voce e se sai amare te stesso e ciò che ti appartiene puoi capire quanto è bello amare i propri sogni. Ascolta la voce del tuo cuore e se desideri la quiete ascolta il sospiro della tua moto …. Dedico tutto questo a mio marito Fabrizio che inaspettatamente scoprirà che sono entrata nel forum!!
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