@ Massimo

lago sullo sfondo, nella prima foto ?
Fiastra?

od altra zona?

Confesso la mia ignoranza: in aggiunta alla cino-aprilia Tuono 250cc di cui sopra, sinceramente neanche sapevo che la Zongshen Cyclone RA 9 di prossima introduzione fosse in realtà una aprilia Shiver rimaneggiata (cambiano il forcellone posteriore e le sovrastrutture):




https://www.motorcyclenews.com/news/new ... clone-ra9/

Si Fiastra.
Quello è un bellissimo sterrato che ho fatto un paio di volte con la Hima. Dalle foto si vede che anche un amico di Gem ne aveva una...

...amicA.

confermo Fiastra. fino all'anno scorso era ostica..ora hanno spianato tutto ed e' davvero facile.

Magari rimarrà un pezzo unico ma perlomeno non mi pare si siano accaniti a copiare qualcosa di già esistente. Moto poco pratica ma bella, per i miei gusti.

Mi pare la solita special di design tanto per fare scalpore.
Interessante invece è sapere che Aprilia sì sta muovendo bene riciclando progetti vecchi.

CFmoto sta preparando per preparare una versione "Adventure" delle sue stradali. Praticamente una scrambler da 71 CV.
Prezzo intorno ai 6.750 Euro.
Non è affatto malaccio, ma sicuramente è una moto per taglie piccole:

https://www.motociclismo.it/cf-moto-700 ... ezzo-81008

Sti cinesi... ma che si sono messi in testa? Di fare moto sul serio?

CF fa molto sul serio. Devo dire che anche Morini e Voge sembrano di tutt'altra pasta rispetto alle colleghe orientali

China is the new Japan.

Ale, probabilmente hai ragione ma io continuo a preferire il Made in Europe. Oggi chi preferisce le cinesate, le preferisce per il prezzo.

Giuseppe sono pienamente d’accordo.

In senso più ampio, anche se non sono un esperto di moto, credo che i Japp quando hanno conquistato l’Occidente con le loro moto lo hanno fatto anche presentando contenuti tecnici nuovi ed interessanti.

Questa innovazione di prodotto non la colgo nei prodotti ‘Made in PRC’. L’unico loro obiettivo è produrre qualcosa di simile a ciò che esiste e che piace già a costi molto più bassi .

Dimenticavo...
Quando alla fine degli anni ‘60, inizio ‘70, arrivarono le prime scopiazzature giapponesi, queste di presentarono subito con un altissimo livello qualitativo di fabbricazione (al di là delle prestazioni non proprio esaltanti). Questo non si può certo dire delle cinesate; per ora ne originalità, ne prestazioni ...e poca qualità, imho.

Avevo 16 anni nel ‘70 e già ero infettato dal virus della moto che presi appena fatti i 18!

Secondo me non è paragonabile la cosa, sono due moti completamente differenti. I giappi scopiazzavano, ma lo facevano a modo loro.
Oggi è l'occidente che è andato lì con tutto il know how e i progetti. Al di là di cose indegne il cliente medio si fa due conti, mi prendo una KTM (o Kawasaki) o la "gemella" CF, meglio una Versys o una X-Cape. Queste non sono "copie", ma sono molto che condividono delle parti che sono comuni. Quale è la vera differenza? Rete e accessori, la prima si sta formando velocemente (Piaggio guarda come si fa), i secondi a non tutti interessano.

Continuo qui per non aprire un'altra discussione.
Ho appena letto della presentazione della Kove 400rr, con motore 4 in linea da 400cc per 70 cavalli a 15.500 giri, il tutto su una moto da 150kg.
La moto in sé forse non interessa a nessuno qua dentro, ma il segnale che arriva dall'oriente è forte e deciso, non si può ignorare

I giapponesi arrivarono in un altro contesto. Gli europei stavano tranquilli sui loro allori e nessuno pensava che potessero essere una minaccia quindi tirando fuori dei buoni prodotti si sono fatti ulin un attimo un bel nome. Ora la Cina arriva in un mercato saturo si offerte di qualità ci vuole sicuramente bpiu tempo ma possono offrire sia qualità che prezzo. Io se posso continuo a non comprare cinese ma magari a breve cambio idea. Per esempio con le 4 ruote

I cinesi sanno fare anche prodotti di grande qualità…che costano come quelli europei e americani. Non dimentichiamoci che questi investono miliardi in Africa per garantirsi quel mercato che, con il tempo, diventerà sempre più proficuo.

Sicuramente ai tempi i giapponesi hanno avuto molto più margine di manovra, …nel senso che in Europa e negli Stati Uniti combattevano contro dei cadaveri.

Se i cinesi inizieranno a credere nei due tempi ad iniezione ci faranno neri, almeno nel settore delle basse/medie cilindrate e negli scooter, dove pesano parecchio i costi di produzione del solo motore.

Penso che ogni competitor vada rispettato ma non temuto. Il mio settore è stato quasi spazzato via dal Vietnam e Bangladesh ma io ho cercato le nicchie che loro non potevano coprire e poi sonobotenati anche i lavori dove sono imbattibili...nulla ai decide a tavolino. Concordo con chzep i giappi hanno spazzato via spazzatura qui ora ci sono solide realtà

Solide realtà... beh... insomma...
Avevano un ventina di produttori di moto ed ora siamo ridotti a tre di cui due sotto Piaggio. Con le solide realtà non porti il pane in tavola a chi è disoccupato.
Se continua così ci ridurremo a disegnare (belle) moto per i cinesi e basta...

E' bello giocare alla solida realtà col culetto degli altri, ovvero con serbatoi di manodopera in Vietnam/India/Bangladesh/Cina. E pure i jap lì hanno attinto a piene mani, eh?
Boh!
Forse avete ragione voi... così va il mondo.
La "solida realtà" avanza, bisogna adeguarsi o soccombere.

Giulio, a lamentarsi sono buoni tutti, io ti leggo sempre con molto interesse ma in concreto cosa proponi?
È come i cittadini che dicono sempre che i politici sono tutti ladri ma poi non fanno nulla per impegnarsi in prima persona, e magari non vanno nemmeno a votare.

Piaggio per ora ha tenuto in vita Aprilia e Moto Guzzi. Direi menomale, l’alternativa poteva essere molto peggio.

Audi ha dato nuova linfa (capitali) a Ducati, menomale una bella realtà italiana con tanti modelli e vincente anche in pista.

Benelli e Moto Morini hanno trovato un azionista cinese, direi bene così. Almeno rimane in vita il marchio con prodotti di fascia media che vendono bene. Non portano molto lavoro a livello industriale in Italia, pazienza.

Come sappiamo in molti, fare business è molto difficile. Io ho sempre il massimo rispetto per chi ci mette tanto impegno (ed i propri soldi).

Non ce l'ho contro i tre marchi sopravvissuti. Onore e gloria in eterno, e ci mancherebbe!
Solo che definire le case che hanno chiuso "spazzatura" mi sembra un tantino ingeneroso, almeno per chi conosce la storia di marchi che hanno prodotto soluzioni tecniche e motoristiche che ancora oggi sembrano all'avanguardia.

Detto questo, dico che siamo tutti prigionieri di questa imbecillità totale del "libero mercato". Libera concorrenza assolutamente si (che fa bene, come di ce GEM), ma non puoi mettermi sul ring con dei secchi di cemento ai piedi, una cintura di piombo in vita, due palloni da basket come guantoni e poi dirmi "ti presento il tuo avversario, si chiama Mike Tyson".

A rincarare la dose, ci si mettono anche gli imbecilli di Bruxelles che dicono: "eh! no no no, non puoi aiutare le ditte del tuo stato con sovvenzioni, facilitazioni e quant'altro, eh? Sarebbe concorrenza sleale, eh? Io lo so per certo, perché ho passato tutta la mia vita a fare la punta alle matite, eh?"

Ma allora facciamo come gli USA: superato un certo fatturato viene qui negli USA a produrre, e poi vediamo quanto sei bravo.
Una cosa così non si potrebbe fare?

Gli USA hanno perso prima dell’EU tutta la produzione locale a scapito della Cina e del Giappone, poi da quando è arrivato Trumph con fatica hanno cercato (anche con il ricatto) di riportare qualcosa in patria.

Il tema della concorrenza leale globale è molto complesso, in parte risolve con norme più eque (es dazio sulla CO2 per prodotti importati in EU, la CBAM tax di cui si parla in Europa) ed in parte avendo consumatori educati ed informati che sanno scegliere (non solo sulla base del prezzo).

Io comunque non parlavo solo di Italia ma si Europa. Solide realtà. Vuol dire BMW KTM Triumph piaggio ducati e poi il resto.

Ecco appunto.