frenostanco ha scritto:
Ecco, allora è tutto un teatro?
Boh!
Certo è che il silenzio dei costruttori di moto sull'argomento è assordante. Gli euro-burocrati fanno e disfanno e questi zitti... boh! Non ci capisco nulla.
Sull'ultimo Motociclismo di aprile, c'è il resoconto di un viaggio invernale dolomitico in moto elettrica della mia amica Raffaella Cegna, assieme al "mitico" Mario Ciaccia. Non le ho ancora chiesto direttamente, ma leggendo l'articolo appare abbastanza evidente che il viaggio è stato "tormentato" non poco dalla ricerca di colonnine di ricarica (e dalla non facilità a farle funzionare a dovere), impossibilità di ricaricare n.2 moto in albergo a 230 V allo stesso contatore (che non teneva la potenza totale richiesta), e quindi autonomia di viaggio reale veramente limitata, sostanzialmente al pari di una e-bike, anche se con meno fatica, ovviamente, ma molte più complicazioni per la ricarica.
In sostanza, per ora sono moto divertenti da guidare, ma buone solo in ambito urbano o per fare il pendolare casa-lavoro, oppure su circuiti chiusi (e penso soprattutto all'off road o cross, dove il rumore spesso diventa un problema ambientale). Per turismo direi proprio di no. Ci va una rivoluzione tecnologica nelle batterie, al momento non all'orizzonte, oppure la soluzione, praticabile per le moto ma molto meno per le auto, delle batterie unificate a noleggio, intercambiabili rapidamente dal "benzinaio".