Vado un po' controcorrente, ma a me queste storie delle "spedizioni umanitarie" non vanno tanto giù (indipendentemente dal marchio di sponsor).
Se sono un "ricco" occidentale e voglio fare un bel viaggio in un paese del terzo mondo, lo faccio e basta. Faccio il viaggio perchè mi piace viaggiare e conoscere e arrichirrmi interiormente (nella fattispecie perchè piace anche guidare la moto

).
Mi sembra una scusa un po' ipocrita, per se stessi, per la famiglia che si lascia a casa, per il pubblico che legge del mio viaggio, cercare come meta l'orfanotrofio, la scuola, il villaggio senza il pozzo o le medicine a cui portare qualcosa.
Se si vuole fare beneficenza, spesso bastano il computer ed i soldi, senza spostarsi di un centimetro. Se poi c'è davvero bisogno di portare qualcosa (a volte è stato così, ad esempio nei vicini balcani durante le guerre degli anni '90), mi sta anche bene la "spedizione" ma con i camion carichi di "roba" ed i professionisti del settore di scorta, non con i turisti ed i bauletti che sono già pieni di fast e tute antipioggia.
anche io la penso al 100% cosi...
per questo mi astenevo..
ben venga il viaggio..ma la vera beneficenza e' quella anonima..