Domenica non sapevo cosa fare. Cioè: sapevo di voler fare un giro in moto, ma volevo evitare di infognarmi sui "soliti" percorsi dove si annidano torme di intutati invasati, manco fossero nei toboga delle piste di bob.
Quindi ho propeso per itinerari tutto sommato poco battuti, che non percorrevo da qualche annetto.
Ho preso la via Emilia: lungo il tracciato ho anche incrociato le auto della 1000 Miglia storica che rientravano al nord.

Mi sono diretto verso il passo del Cerreto, nell'entroterra Emiliano, tra le province di Reggio Emilia, Massa e Parma.
Da tempo volevo vedere il Castello di Matilde di Canossa.

Poi tra i saliscendi delle colline, diretto verso Castelnovo nei Monti, sono sbucato sulla Statale 63 del Cerreto.
All'altezza di Felina la visuale sulla pietra di Bismantova comincia ad essere accettabile e scenografica allo stesso tempo.

Bella la salita al Cerreto, fatta in compagnia di un Giessista austriaco.

Mentre tutti i motociclisti convenuti al passo si godono Iannone/Marquez, io scendo verso Fivizzano e poi Licciana Nardi. Torno quindi verso Parma facendo in sequenza il bellissimo tracciato che sale al Lagastrello...

...e scendendo verso Monchio delle Corti trovo anche il Passo di Ticchiano, mai sentito..

...e il Passo di Sillana, nel mezzo del disastrato tratto che va da Corniglio a Berceto passando per Bosco..

Quindi direzione Berceto e SS62 della Cisa verso la Via Emilia.
Dal non saper che fare, alla fine la Stelvio qualche km se l'è fatto e si è pure comportata meravigliosamente!

Che caldo però!!!
Il dettaglio della strada, come sempre, sul blog
http://giumbolorossonero.blogspot.it/2015/05/17-maggio-2015-con-la-stelvio-in-giro.htmlNota:
ODIO GOOGLEMAPS NUOVOOOOO.. non c'è verso di fargli evitare le autostrade!!!