bat21rsv ha scritto:
Allora dopo circa 1000km mi sento di poter fare la mia personale valutazione .
La Stelvio e' una moto pericolosa. E spiego: più ci dai con il gas e la butti in curve, curvini, tornanti, curvoni in appoggio, S, misto sia stretto che disteso più lei risponde "PRESENTE".
Fatti i debiti paragoni sembra di guidare l'RSV4 .
Passiamo ai fatti: venuto via dal concessionario ho pensato di aver fatto una cazzata; al netto delle gomme nuove e incerate la moto scivolava da tutte le parti e specialmente a sx sembrava prendere decisamente sotto (ragionando puo' essere che per uno che ha sempre guidato motori trasversali la coppia di rovesciamento di un longitudinale ha le sue colpe e di questo chiedo conferma ai guzzisti di lungo corso).
Fatto l'abitudine e cominciato a fidarmi scopro poco a poco una discreta confidenza nelle curve a dx mentre a sx trovo sempre quella sorta di incertezza che mi mette lievemente a disagio... Nel primo giro lungo di oltre 350km ho scoperto una moto comoda con una bella sella larga e piatta che sostiene le chiappe senza incidere sull'osso sacro e mi ha permesso di finire il giro senza mal di schiena, giustamente rigida di imbottitura per comunicare attraverso le terga al pilota cosa sta succedendo. Le braccia giustamente stese ma con quella morbidezza che non stanca e permette di essere reattivi. La confidenza continua a crescere fino a farmi sentire di dominare la moto e non farmi solo portare in giro. Il tragitto è stato Novi Ligure, Alessandria, Asti, Alba, Cortemilia, Piana Crixia, Savona, Albisola, Sassello, Acqui, Ovada e rientro. Appunto sul Sassello mi sono trovato intruppato nel solito gruppo di smanettoni con le sportive più o meno dichiarate e, che dire, mi si e' chiusa la vena e ho accettato la bagarre... PRESENTE ha risposto la Stelvio. Qualche giorno dopo ho fatto il mio giro da smanettone via Voltaggio, pian dei grilli, banchetta (per chi è della zona il passo della castagnola) che parte da Gavi e arriva a Borgo Fornari, un bel pezzo di bell'asfalto liscio con belle curve da raccordare infilandola nella sequenza di esse, curve e un paio di tornanti a velocità da deficiente potendo contare su un reparto freni ottimo e una stabilità semplicemente commovente. Non ho toccato nulla dell' assetto originale e, se e' vero che il mono è un po' rigido, pago volentieri qualche calcio in culo per quella stabilità e rigorosità che garantisce. Confermo il saltello inserendo la prima ma, in mezzo alle altre moto sul Sassello, ho visto che bene o male un po' lo fanno tutte (anche la mia ragazza cattiva da pista) per il resto il cambio e' fluido anche se ancora un po' legato. Per quel che riguarda la protezione aerodinamica tanto sbandierata devo dire che, dopo vent'anni, non e' cambiata quasi per niente rispetto alla Caponord che guidavo prima. Note dolenti: ci ho messo due giorni a capire come sfruttare il cruscotto e, solo a caldo, una sorta di sbattimento di pentolame che arriva da sotto il motore (catalizzatore???) quasi come se avesse degli scoppiettii in rilascio che rimbombano in quel cassone. La cosa sarà debitamente segnalata non appena farò il primo tagliando. Da riserva a pieno sono circa 16 lt che garantiscono oltre 300km di autonomia guidando sulle statali a passo allegro (con la Capo facevo al massimo 15km/lt con la mappa ottimizzata e ho sentito dire che il Tenerè 1200 fatica ad arrivare a 12) per me più che sufficienti. P.S. mappa sport selezionata al ritiro e mai cambiata, non so neanche se le altre sono finte o funzionano davvero. Ho apprezzato molto il Cruise control abbastanza facile da usare che e' un gran salva multe nei tratti a velocità controllate. La stampella laterale si divarica parecchio e garantisce una buona stabilità anche se la moto è un po' più inclinata di ciò che uno si aspetterebbe mentre il cavalletto centrale permette si sollevare la moto con meno della metà della fatica che facevo con la Capo. Il motore è bello pronto e anche con un paio di marce in più da basse velocità viene su senza incertezza e con un' ottima progressione.
In ultima analisi:
sono soddisfatto dell'acquisto? Si sempre di più e so che troverò ancora molte qualità che me la faranno apprezzare ancora di più.
Rimpiango la Caponord? Con mia grande sorpresa e massimo rispetto con quella che mi ha accompagnato in giro per vent'anni e oltre 110000km no e ritengo che la Stelvio ne sia la degnissima erede.
P.S. sotto la sella del passeggero ho trovato tre nottolini delle serrature che vengono aperti dalla chiave di accensione, a mio parere servono per le valigie e il bauletto originali Guzzi e, purtroppo no, non vanno bene sulle valigie GIVI (per le altre aftermarket non saprei) come ho scoperto dopo un paio di ore di moccoli quando ho provato a montarne una sul bauletto.
Per il lavoro per rovesciare il cambio work in progress: la prima versione montata su boccole di bronzo tecnico ha ancora troppo gioco, la versione 2.0 avrà due cuscinetti a sfere che dovrebbe annullare il problema. Faccio troppi errori in cambiata sia sulla Stelvio che, come ho scoperto ieri e come temevo, sulla RSV4 con la quale ho girato ieri al Tazio Nuvolari durante i primi turni.
io dalle Anakee adventure ero rimasto abbastanza deluso, sulla V85 non mi hanno mai dato fiducia, cambiate quelle sembrava di guidare un'altra moto. Quando ho fatto il giro sulla Stelvio demo fortunatamente sono riuscito a provarla su una strada con delle curve sulla quale avevo un termine di paragone fresco e no, anche sulla Stelvio le Anakee non mi hanno convinto molto. Forse avrebbero dovuto pensare ad un altro prodotto come primo equipaggiamento. Penso siano ottime gomme turistiche, ma se spingi un poco di più non vanno bene. Sulla V85 l'anteriore l'avevo buttata a 7000km