Il 50% in più di 4 moto fa 6 moto.
Detto questo però devo constatare che con le 660 hanno fatto davvero un buon lavoro di qualità.

Ottime notizie per il mercato italiano (adesso #1) e per le vendite di Aprilia. Grazie per la condivisione.

34.000 pz circa in un anno con così poco in gamma fa ben capire che con la 660 leggera e completa ci hanno azzeccato.

Penso che là dentro ci siano anche gli scooter di aprilia.

Giulio, si penso anche io che il numero include gli scooter Aprilia, comunque 34000 pezzi totali ed un incremento del 50% anno vs anno si spiegano solo con l’arrivo delle novità presentate nel 2022.

il vero disfattista !

Mi sono divertito a spendere 5 minuti per fare un analisi sulla classifica top30 delle vendite di moto nel 2022 pubblicata da moto.it
(vedi: https://www.moto.it/news/il-2022-e-anco ... tutto.html)

Volevo vedere quanto il sud-est asiatico sta penetrando nel nostro mercato.
Ho marcato con "1" tutte le moto cinesi/indiane e quelle che comunque utilizzano pesantemente "roba" cino-indiana (ad esempio per il motore - vedi Fantic Caballero).

Qua sotto quello che ne è venuto fuori:



Praticamente il 42,30% del targato moto ha origini cino-indiane. Interessante...
(Non lo so se ho fatto errori, ho tirato giù questo foglio elettronico al volo. Neanche ho ricontrollato.)

Prendo i tuoi calcoli per buoni. Una penetrazione del 42,30% nel mercato italiano più che interessante è preoccupante. Verosimilmente il potere d’acquisto è sceso parecchio negli ultimi anni.



…o magari sono cambiati i gusti

Interessante la tua statistica. Però secondo me non ha molto senso mettere assieme Royal Enfield (che mi pare sia oggi l'unica indiana venduta in Italia) alle nuove marche cinesi. Si tratta di un tipo di pubblico tutto diverso, che in comune ha solo la spesa contenuta per la moto. Se fai un'analisi di mercato, non ha molto senso considerare come clienti interscambiabili quelli di un H-D Road King e quelli di un Ducati V4 Rally, anche se il prezzo della moto è simile.

@ch-zep
In effetti è un pò preoccupante.

@gabor
Ai miei occhi cina ed india pari sono. Le considero entrambe "giovani" new entry nel mercato moto.

Nessuna casa è mai partita passando direttamente da un bici- velox ad una Honda Goldwing 6 cilindri. I progetti piccoli finanziano quelli grossi.
Da un punto di vista ingegneristico/tecnico non vedo nessun ostacolo per avere in futuro moto "premium" di origine cinese/indiana. Gli unici problemi che vedo io sono esclusivamente di origine finanziaria.
Mi domando se questi dati siano sui tavoli delle case motociclistiche europee...

P.S.
Con mia grande sorpresa, Royal Enfield inizia a penetrare anche nel mercato tedesco (Meteor 350, Classic 350 ed Himalayan).
Hanno fatto 2636 moto nel 2022 (ma mi mancano i dati di Dicembre 2022).

Le moto cinesi si appoggiano ( almeno qua dalle mie parti ) sulla rete dei concessionari di scooter, con piccoli negozi però capillarmente diffusi e si rivolgono a quella clientela. Di bocca buona e con budget di spesa limitato, che fanno in media 2 / 3.000 km all anno. Ne ho un esempio nel mio palazzo: uno stimato professionista si è fatto un bolide: TRK Benelli. E tutto tronfio ci ha mostrato il suo gioiello. A me che ho una V85 ( non da 14000 euro ma poco ci manca ) ed al figlio di un condomino che ha una AT, dopo KTK 1290 e se ricordo bene Monster. Aveva un burgmann che il concessionario manco gli ha ritirato. Questo a maggio. Sapete quante volte l'ho visto uscire in moto ??? MAI !!!!! Ed ora ha 2 moto in garage. Credo che non si debbano comparare mele con pere. Lo stimato ingegnere o si prendeva un Benelli o non si prendeva nulla.
Poi bravo a Freno che preso dalla noia ha fatto un bel foglio Excel.

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Dato l' argomento consiglio il fondo del direttore Aliverti su Motociclismo di Gennaio.
PS : tra le altre cose non hanno provato la Mandello ne' la proveranno sul prossimo. Aspettano il restyling di metà vita?

@valgrana
Il mondo è vario: probabilmente non tutti hanno bisogno della moto "premium" per divertirsi.

Questo è quello che cercavo di dirti . . . Le cinesi vendono, per ora, esclusivamente in funzione del prezzo competitivo; R.E. è invece un caso diverso secondo me. Sta diventando un marchio "di moda". Ci ha messo 120 anni, ma meglio tardi che mai! Sino a pochi anni fa, produceva moto nuove ma tecnicamente d'epoca (le bullet 350 e 500 erano sempre le moto progettate negli anni '40, con piccoli affinamenti); oggi, avendo rinnovato tutta la gamma motori, R.E. ha prodotti completamente nuovi, sempre dall'aria retrò ma che non sono più "tecnicamente d'epoca" ed incarnano al meglio l'idea dello "slow ride".
Ricordo un confronto di pochi anni fa, su Motociclismo, tra le bicilindriche R.E. interceptor ed MG V7 750; per pietà non vi dico che ne usciva meglio . . . .

propendo più per la prima ipotesi

al costo di uno scooter "grosso" , passi alla voce "moto" ( com mille distinguo ....ma sono moto )

poi, che ( per il motivo sopra ricordato o per altro ) le medie cilindrate ( anche europee e jap ) si vendano molto più che prima, è un dato di fatto

Appunto...

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quoto valgrana e co'..ma anche gabor.
la royal se pur producendo dei pezzi di ferro ha una storia e un suo fascino.
infatti tutti i cinesi producono moto post heritage che pero' non hanno una storia.

Ad esempio, per ribadire la "diversità", esiste il forum italiano theroyals.it , nato circa 10 anni fa, quindi anche ben prima delle R.E. moderne, come Himalayan e Meteor e delle bicilindiriche 650.
Quando li vedremo i forum Voge e OJ? Arriveranno anche loro; ma per diventare di tendenza hanno ancora strada da fare. Per ora la tendenza è "costo poco".

Gabor hai ragione ma occhio che il '69 é ben lontano e le cose cambiano alla velocità della luce. Questi saranno più svelti dei jap.....o magari no.
Quanta incertezza sotto questo cielo

PS ma la tua veneta dorme in garage? Dicci come ti trovi.

Hai ragione, sono strategie diverse, RE punta tutto sullo stile e sul vintage, anche se tecnicamente non sono proprio fantastiche, i cinesi (alcuni ameno) sono entrati subito a gamba tesa, basta vedere CF.
Attenzione che i cinesi non sono tutti uguali.

Credo che si stia sottostimando il fenomeno. Spero che i vari AD delle Case Europee non facciano questo errore.

Dormire no, ma sonnecchia. Qui in padania non fa tanto freddo (decisamente troppo caldo, per gennaio), ma c'è quasi sempre un tempo del piffero, umido e nebbioso, anche se sostanzialmente scarso di precipitazioni.
Sono a circa 700 km fatti, solo per strade extraurbane e qualche sterrato semplice, giusto di prova.
Mi trovo nel complesso bene; su strada le buone sensazioni di stabilità e motore non sono dissimili dal CRF 1000 che ho lasciato a novembre, nonostante i 330 cc di differenza tra i due motori ed il peso inferiore. La protezione aerodinamica mi pare molto buona, anche per le gambe, nonostante le sovrastrutture molto scarne. In sterrato ho fatto solo delle strade bianche in piano, quindi non mi esprimo, ma le inversioni ad U si fanno decisamente meglio che con la precedente.
Mi piacerebbe anche ricevere una telefonata dal concessionario che mi informasse sui tempi di arrivo degli accessori; ma ho capito che devo armarmi di pazienza e smarronare io, per ottenere qualcosa. Pensavo di averli montati per il prossimo tagliando dei 1000, ma inizio a non crederci tanto.

E se fossero già in ritardo?
O forse hanno già deciso di lasciare agli orientali una più o meno bene definita fascia di mercato e concentrarsi soltanto su un’altra più remunerativa. Gioco pericolosissimo, vista la velocità della concorrenza. Imho.

…capisci perché sto lontano da certe cose?

Oggi pomeriggio, soleggiatissimo, andrò a provare (con nessuna intenzione di comprarla!) una Voge DSX 500, 7600€ tris alu compreso. Questi mi hanno telefonato ricordandosi (perché se lo sono annotato) il mio interesse ad un a breve prova.
Quelli che vendono la V100 mi hanno detto di aspettare la primavera, quando le strade saranno pulite e quando finalmente faranno provare la moto…da 20000€!

Può darsi, non sono ad e non capisco molto di aziende grandi. Ma se fosse come dici il gioco sarebbe molto pericoloso, una roulette russa, ma con più di una pallottola.