Lo sanno tutti: invecchiando ci si ricoglionisce... chi preso daĺl' entusiasmo compra una moto al di sopra delle proprie capacità e poi torna suoi passi e chi, come me, cambia 2 moto 2 nello stesso momento.
Mi spiego: in garage avevo una V85TT 2019 ed una Himalayan 411 per fare l asino sulle nostre strade bianche... due moto perfette...
Colto da improvvisa demenza senile, complice l' azionista di maggioranza, doppio cambio... nuova Himalayan 450 e nuova V85TT.. fatto bene, fatto male ? Ai posteri. Per ora fatto.
Non avendo la presunzione di diventare il più ricco del cimitero, visti anche i 66 anni abbondanti, il mio canto del cigno.
Ecco le prime impressioni di guida della Himalayan 450: lontana parente della 411. Perde un po' quel fascino retro', ma accidenti che balzo in avanti. Il doppio dei cv, da 20 a 40 e si sentono eccome, soprattutto in due. Primo tagliando a 500 km ( già fatto ) poi step di 10.000. Abbastanza comoda, sella regolabile in altezza, consumi sui 30 al litro. A differenza della 411 freni degni, due mappe motore con o senza abs posteriore ( di fatto 4 configurazioni ) azionabili con un semplice pulsante. La vera chicca è il cruscotto tripper rotondo e completamente digitale che puo' essere settato in modalità "analogica" con tanto di lancetta contakm e tutte le info old style, oppure il modalità digitale con le info sulla metà inferiore mentre in alto si può visualizzare il navigatore, la musica o il telefono. Già, collegati con una app è possibile navigare appoggiati a Maps. Se in modalità analogica solo turn by turn, altrimenti è un navigatore a tutti gli effetti. La cosa bella è che si configura in un minuto ( è sufficente far leggere dalla app il numero seriale del dispositivo che appare sul cruscotto ed il cellulare si collega via wifi ). La app sul cellulare è facile da usare ed è possibile importare tracciati gpx. Giuro, è a prova di dummy. E, a differenza di MIA, è di serie, come lo è il cavalletto centrale. L' unico opzional preso sono stati i cerchi tubeless. Ora sono a circa 700 km e sono stracontento.
Altro discorso la V85TT. Dopo 5 anni di onorato servizio era arrivato il momento di cambiare. Non ho mai nascosto che la nuova, Aprilia style, mi piacesse, al contrario della Stelvio che continua ad essere per me una moto anonima. La prima quotazione per il ritiro dell' usato è stata scandalosamente deludente, quasi un insulto, tanto che mi stavo orientando su una Voge Valico 900, molta resa, poca spesa e vaffa al made in italy. Ma li è intervenuto il socio di maggioranza che ha detto che su una cinesata non sarebbe mai salita, non hanno carattere e sono assolutamente poco personali e l' unico vantaggio è il prezzo. Mi ero messo in standby, anche perché la Voge non avrebbe consegnato prima del 2025. Un paio di settimane fa eravamo ad Ospi a godere di una estate eterna e.... nella vetrina espositiva del concessionario Piaggio sotto casa ecco lei, una bella V85TT. Per noia chiedo una valutazione del mio usato, visionabile su Subito. Tutto un altro approccio. Troviamo un accordo in mezz'ora. Poi visto che è anche RE chiedo per ridere quanto mi passa la mia Himalayan di 1 anno e mezzo e 6.000 km, di cui ho un paio di foto sul cellulare. Anche qua un ottimo trattamento. Morale esco con due ordini per due moto. La settimana dopo mi viene consegnata la RE, oggi la V85TT perché le manopole riscaldate, componente ad alto tasso tecnologico, probabilmente sono arrivate a piedi da Mandello. Per fortuna il cavalletto centrale era già disponibile dal concessionario. Una domanda sorge spontanea
ara MG, se vendi moto con di serie il motore e le ruote e tutto il resto lo devi aggiungere a caro prezzo, almeno tienilo pronto a magazzino!!! Nel caso delle manopole se prendevo delle Oxford su Amazon le pagavo la metà e le avevo il giorno dopo. Rimango dell'idea che le MG siano troppo care per quello che offrono, hanno fatto una bella cappella col maniglione del deflettore che di fatto inibisce la sistemazione di una sbarra porta navigatore. Qualcosa comincia ad esserci nel mondo aftermarket. Vediamo con la primavera. Speravo che modificassero il nottolino della chiave di accensione ma figuriamoci. Una porcata era e tale rimane. Sul motore sono fiducioso: in Aprilia sanno fare il loro mestiere. Di certo non ci metterò sopra nessun altro opzional costoso o meno. Piuttosto cambierò moto. Dalla sua resta la linea piacevole e molto personale e un marchio italiano storico di cui andare fieri almeno per la storia che rappresenta. Temo però che la V85 tra un anno uscirà di produzione. Ma già so che tanto l' usato varrà poco o niente in ogni caso. Diciamo che dal punto di vista finanziario una MG è agli antipodi della RE.
Ora lasciatemi godere le due sorelle, intanto ho fatto un po' di volte anda e venanda sulla SS28 e ieri mattina da Cuneo fino al colle di Nava con ben 2 gradi.
Comme d’habitude abbiamo battezzato le due: hEPpy, la V85 e hEPpy 2 la Himma, dove EP sta per Estremo Ponente.
Proprio vero: tu mots es megl che uan.
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