Brosima ha scritto:
...si sa come è morto quel motociclista, non perché ( lo stabiliranno chi è preposto per farlo )
a noi rimane solo di fare le condoglianze alla famiglia ed, egoisticamente, sperare che non accada anche a noi, perché nemmeno noi, che pure ci riteniamo prudenti e adottiamo ogni sorta di accessorio per la nostra sicurezza, siamo immuni dalla sorte, qualunque mezzo e con qualunque potenza noi abbiamo a disposizione...che crediamo di controllare oppure no...
Che riposi in pace...
Le autorità preposte hanno già fatto. Si sa come è morto e perchè, e non c'entra il destino o il cellulare. Altro non dirò perchè è roba che si trova e fare le pulci a chi non c'e' più.. proprio no. Ma non nascondiamoci dietro a un dito, perchè quel dito potremmo ritrovarcelo chissà dove.
Il controllo del mezzo (fatti salvi rarissimi cedimenti catastrofici) è un fatto, non una fede. E' come dice Nenux, governato dalle leggi della fisica, non da considerazioni personali. La sorte non è una scusa per fare spallucce e dire beh se deve succedere succede.. Questo è fatalismo. Tutto può succedere, ma niente deve.
La prudenza è una cosa istintiva meglio averla che no, ma da sola non basta. Ci vogliono consapevolezza ed educazione (nel senso di istruzione). Quanti qua dentro conoscono le 3 zone di visuale? E quanti praticano la guida difensiva? Cosa significa leggere un incrocio?
Non insisto per non fare il maestrino a chi magari ne sa più di me. Ma vedo molta carbonara, molti commenti personali e passionali per un argomento che non ha nulla di passionale o personale. E' tecnica, e le tecniche si imparano. Sempre che si abbia voglia.
Nenux ha causato un mezzo vespaio per un concetto secondo me male espresso. Le moto di oggi hanno troppi CV? No. Altrimenti dovremmo dire che moto di oggi non hanno freni buoni abbastanza, pur essendo assai migliori che in passato.
I mezzi non c'entrano, il problema è negli utilizzatori che troppo spesso credono che la loro esperienza basti a tenerli al passo con le circostanze (tra cui anche le potenze,l'elettronica, le condizioni delle strade, i loro riflessi), che sono diversissimi dal passato.
Chiudo con un esempio banale e forse un pò a sproposito ma che rende l'idea di cosa succede tra noi e il mondo col passar del tempo. Quanti sapevano smanettare con un Nokia 3310 nel 2000? E quanti di costoro oggi conoscono tutte le funzioni di sicurezza, privacy e IA di un telefonino iOS 16 o Android 12? Vi basta l'esperienza, o anche voi vi ritrovate a bestemmiare di tanto in tanto?
Le moto cambiano, le strade cambiano, gli utenti delle strade cambiano. Sta a noi adeguarci, anche se è difficile.