automedonte ha scritto:
svarzi ha scritto:
Buongiorno per cominciare, e intanto un altro pezzo d'Italia se ne va e questo fa girare i maroni non poco,ci dovrebbe essere una legge che per vendere aziende del genere ci sia prima il diritto di prelazione dello stato o una Holding Italiana prima di venderla.
Ora, poco importa se rimane in Italia con lavoratori Italiani e tecnici Italiani, ma il management come Ducati è straniero, io putroppo da questo punto di vista vedo il bicchiere mezzo vuoto, sbaglio? sicuramente ma sono azinde NON più italiane purtroppo e tutto il know-how , background, fama ecc ecc , va a donnine di strada ( sapessi andarci io diceva Baglioni in " lille giorni di te e di me")
Punto primo era già andata visto che la proprietà se non erro era russa e non italiana e, potendo scegliere, piuttosto che l'ennesimo oligarga russo preferisco una azienda forte ed affidabile come Ktm che non un singolo imprenditore russo.
Secondo punto come già detto da altri quel che conta è che produzione, lavoratori e progettisti restini in italia il resto non conta mivca ci mettiamo a fare gli autarchici. Da come scrivi sopra "poco importa se rimane in Italia con lavoratori e tecnici italiani" pare che questo sia di secondaria importanza.
Cosa me ne frega a me nel mondo di oggi governato dalle multinazionali di chi sia la proprietà se mi garantiscono un anima "Italiana" alla produzione.
La penso, in risposta a Svarzi, esattamente come Automedonte.
Immagino che KTM, con questa acquisizione spalmata su due anni, abbia voluto regalarsi un bel “fiore all’occhiello” e ho pochi dubbi sulla destinazione dei loro motori più sportivi per il futuro. Di certo non staranno con le mani in mano e presenteranno dei modelli esclusivi (ma non solo) disegnati e marchiati MV. Oltre ad una probabilissima squadra satellite in MotoGP.
Bravi austriaci, secondo me ci hanno visto giusto.