rsvsteve ha scritto:
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Con queste autonomie una moto da turismo è semplicemente inutile, giusto fare esperimenti ma siam lontani...
Più che inutile, direi fortemente vincolata allo sviluppo della rete di ricarica "fast". Con l'elettrico è necessario uscire dalla logica: "vado in riserva, faccio il pieno, riparto subito". Bisogna entrare in modalità (quando la diffusione della rete consentirà davvero di farlo, però):" mi fermo anche solo dieci / quindici minuti per un caffè, attacco la spina, e poi riparto un po' più carico".
Diciamo che oggi, le esperienze di viaggio in elettrico (in Italia), come raccontate su Motociclismo da Ciaccia & Cegna, fanno pensare che sia meglio starci alla larga ancora un po'. Come praticità, ma anche come costi di ricarica. C'è comunque chi in moto elettrica ha già attraversato l'Africa.
https://www.motoexcape.com/viaggio-africa-moto-elettrica-zero/Il vantaggio che viviamo oggi è legato al fatto che, più o meno in un secolo, si è sviluppata una rete mondiale di raffinazione, distribuzione e vendita capillare di combustibili, che ci supporta. In carenza di quella, anche i 300-400 km di autonomia di una moto diventerebbero pochi, visto che nessuno di noi sa farsi la benzina in casa (mentre è molto più facile farsi la corrente elettrica).
Un grosso vantaggio, se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, è che una ricarica notturna in monofase la puoi fare probabilmente quasi ovunque (e in meno di una notte a 3 kW/h alla moto fai il pieno; all'auto nemmeno mezzo). Anche in posti dove trovare la benzina "buona" può essere più complicato che trovare la corrente. E non esiste la "corrente inquinata" che ti rovina il motore.