Gabor ha scritto:
frenostanco ha scritto:
Lo dicevo perché la rete ferroviaria è in continua, mentre gli elettrodotti lavorano in alternata a tensioni elevatissime.
Visto che le batterie si ricaricano in continua,...................
Vero, ma la linea è ad almeno 3000 V. E se vuoi ridurre la tensione in cc, per portarla alle tensioni di ricarica, che io sappia il sistema unico è quello di renderla prima alternata tramite inverter, poi trasformarla in bassa tensione tramite trasformatore ad induzione, quindi raddrizzarla con ponte a diodi......insomma, un po' di perdite di energia si accumulano nella catena ed una bella "stazione di trasformazione" ci va.
Più che altro vedrei bene la linea ferroviaria come una "dorsale" principale di distribuzione. Con ramificazioni locali (e relative cabine di trasformazion) per la distribuzione "al dettaglio". Visto che in tutta Europa le linee ferroviarie corrono praticamente parallele alle principali strade ed autostrade potrebbero efficacemente supportare l'elettrificazione del trasporto auto/caminon per movimenti merci/persone sulle principali direttrici di traffico.
Ma ripeto: è un'idea buttata sul tappeto senza pensare troppo. Sicuramente abbatterebbe di molto i costi dei primi investimenti "seri" laddove ci sia veramente la volontà di pompare l'auto elettrica con investimenti statali.
Riguardo alla tecnica, non andrei troppo nel dettaglio su questo forum. Sto già combattendo abbastanza con i diodi e problemi di elevati amperaggi in questi giorni che mi basta ed avanza!
