-Goldrake- ha scritto:
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa freno, senza polemica, ma un punto di vista di uno che mi pare ammirare l'azienda.
Ammiro la capacità di MV-Agusta per aver creato moto perfezionistiche e belle nel più puro stile italiano, sia pure riservate al mercato dei ricconi.
Dal punto di vista tecnico, le teste semi-sferiche della serie motori F4 furono e sono un bel pezzo d'ingegneria che manco in Ducati si sognano. Come pure il fatto d'avere messo su un reparto corse per la Superbike (fino al 2018) sono cose che fanno onore a MV se teniamo delle sue dimensioni.
Detto questo, come valuto questo fulmine a ciel sereno della Elefant 5.5 fatta in collaborazione con QJ?
Una schifezza.Per quante migliorie possano applicarci in MV credo che rimarrà comunque goffa e (molto) pesante come la TRK 502. Non critico la moto che è comunque una onesta moto per turismo senza pretese, ma critico che poco si sposa con l'immagine di performance e sofisticazione di MV.
A mio avviso hanno danneggiato molto l'immagine del marchio. Punto.
Avranno avuto i loro buoni motivi? Non credo.
Credo anzi che MV-Agusta sia l'ennesima vittima di gente del marketing che sta facendo danni inenarrabili al mondo della moto da vent'anni in qua. In altre parole, credo che i vertici dell'azienda siano stati mal consigliati da questi sedicenti "maghi" che sparano termini in inglesi assicurando che loro hanno capito tutto.
Certi tizi hanno già fatto danni un pò ovunque (in Piaggio in primis).
La filosofia è sempre quella: sventoliamo il brand.
Facciamo vedere al consumatore il super-mega-prodotto super-sofisticato e poi appiccichiamo lo stesso marchio su un prodotto fatto in cina/india di qualità discutibile e prodotto da gente chiusa a chiave nei capannoni industriali.
Questi signori credono che tutti i consumatori siano sostanzialmente allocchi: comprano il brand, non il prodotto.
Per fortuna Guzzi si è disintossicata (o si sta disintossicando) da queste cazzate. Hanno cercato di spremere il più possibile da una azienda decotta puntando su "storia, tradizione, blablabla.." per smerciare moto che nel migliore dei casi erano dei ferrivecchi e/o anni luce distanti dalla concorrenza.
Ebbene signori. MV è appena entrata in questo tunnel della droga, mentre Guzzi ne sta uscendo.
Per chiudere, segnalo che questa faccenda dei cinesi è preoccupante perché manifesta una progressiva perdita di capacitò dell'industria italiana ed europea di produrre motori di media/piccola cilindrata.
Macchine dismesse, stampi distrutti, ricerche inesistenti. Tanto che ora bisogna andare nel far-east per avere un motore 500-600cc decente in tempi ragionevoli.
Pensate che sono ridotto ad entusiarmi per il piccolo motore da 300cc ad iniezione diretti messo su un banchetto ad EICMA 2021 da Minarelli...