Dopo 18 anni di esperienza motociclistica, chiude la Victory .

da moto.it: http://www.moto.it/news/polaris-chiude-victory-motorcycles.html

«E' stata una decisione dura da prendere. Per me, la mia squadra e il consiglio di amministrazione. – queste le parole di Scott W. Wine presidente e amministratore delegato del gruppo di Minneapolis fondato nel 1954 e proprietario anche del marchio Indian Motorcycles – In questi 18 anni abbiamo investito non soltanto in risorse e sono stati realizzati 60 modelli. L'esperienza, la conoscenza, le infrastrutture e la capacità che abbiamo costruito in questi 18 anni ci ha dato la fiducia necessaria per acquisire e sviluppare il marchio Indian Motorcycle, quindi vorrei esprimere la mia gratitudine a tutti gli addetti di Victory Motorcycles».

Diversi fattori hanno influenzato questa decisione, dicono alla Polaris, Victory ha lottato per avere quote di mercato adeguate e redditizie ma appare evidente che ormai Indian stia raccogliendo meglio in termini commerciali - Victory non era andata oltre le 10.000 moto l'anno - e che in prospettiva possa dare risultati ancora superiori. D'altra parte nel caso di Indian si tratta di un nome dai forti connotati storici (fondata nel 1901 è la più antica Casa statunitense) e i due marchi combattevano sullo stesso terreno. Ma è anche vero che questa condizione produceva utili sinergie.

La decisione di stoppare da subito le attività di Victory impegnerà Polaris nel sostenere le concessionarie in relazione alle scorte, assicurando le garanzie e garantendo la disponibilità di ricambi per dieci anni. L'annuncio di oggi non influenza le altre attività del gruppo.
Il processo di liquidazione dovrebbe completarsi in 18 mesi. I brevetti Victory restano naturalmente di proprietà della casa madre Polaris, per cui ne beneficerà Indian. Scott W. Wine ha anche detto che «... questa decisione permetterà a Polaris di migliorare la propria redditività rafforzando la competitività nel settore motociclistico».
Polaris comunicherà i risultati finanziari del quarto trimestre, e dell'esercizio 2016, il prossimo 24 gennaio.

Soltanto pochi mesi fa, ad agosto, era stata peraltro presentata la rinnovata gamma 2017. Che comprendeva la Octane 1200, la elettrica Empulse (anche Brammo era passata sotto il controllo di Polaris nel 2015), e poi le cruiser Gunner, Hammer, Vegas, le bagger Magnum e Cross Country, le turistiche Cross Country Tour e Vision Tour. Mentre si rinnovava la gamma e si puntava su una aggressiva campagna di comunicazione si stava di fatto valutando la fine di un percorso in favore di Indian entrata nel portafoglio Polaris nel 2011.

Qualche mese fa dei rumor avevano indicato Polaris come possibile nuovo partner di MV Agusta. Ma tutto è rimasto nell'ambito di indiscrezioni non confermate dai diretti interessati.
Mentre è appunto certa la fine di un marchio americano che si era presentato 18 anni fa come concorrente di Harley-Davidson.

da quando hanno iniziato a far bene con indian sinceramente non capivo piu' il senso di tenere in vita victory..

...peccato, credo e spero che il personale verrà riassorbito nelle fila di Indian che sta vendendo piuttosto bene dappertutto.

Forse piaggio dovrebbe fare la stessa cosa con Aprilia.

ora che tutti si sono accorti che i mercati golosi ( quelli dei grandi numeri) sono tutti orientati a cilindrate basse li aprilia potrebbe dire la sua come potrebbe farlo anche in italia con 300\500\700 al massimo...e invece....900\1200....li si era puntato...ma fa' parte di una infinita' di scelte insensate fatte negli anni..
in una recente intervista hanno detto che ci sarebbe una 350 gilera pronta...ma congelata prima c'e' da fare nuove guzzi e nuove aprilia..

...speriamo che piaggio non faccia cosi' con MG...

...diciamo che il potenziale per fare i numeri ce l'ha MotoGuzzi magari con la tecnologia Aprilia. Più difficile il contrario, imho.

Peccato ...

Infatti lo sta facendo...ma essendo in Italia e non volendo responsabilità aspetta che sia il mercato a staccare la spina....

Dove c'è concentrazione di tanti marchi sotto un unico padrone, credo sia inevitabile che alcuni vadano persi per la strada, a meno che non siano in ambiti proprio diversi. E noi ne abbiamo proprio i migliori esempi in casa:
Ha senso fare uno scooter marcato Gilera? Avrebbe senso resuscitare oggi il marchio Laverda (oggi sempre Piaggio, ibernato da anni)? Se la MV facesse un enduro stradale di "alta gamma", avrebbe un senso commerciale metterci il marchio Cagiva, solo perchè la Cagiva ha vinto la Dakar più o meno 25 anni fa? Se guardiamo BMW, pensando a quanti anni sono passati dalle "sue" dakar ed al numero di GS che vende oggi, direi che non avrebbe senso rivitalizzare Cagiva. Poi, per la mia età (sedicenne nei primi anni '80) e passioni polverose più che pistaiole, a me dice di più il marchio Cagiva di MV Agusta, ma io, non sono il.... Mercato!
ciao

Certo che indian e victory erano davvero simili e si sarebbero sempre "pestate i piedi"....forse indian è più modern-vintage e vistory più cruiser-spaziale.....ma siamo lì....
Sono d'accordo con gabor anche se, pur non essendo esperto di vendite nè di mercato.....dico che rispolverare un marchio come Laverda potrebbe avere un suo perchè.....magari per sportive non estreme/cafe racer....sicuramente avrebbe più appeal di aprilia e anche di cagiva, che a parte qualche 40nne di oggi con ricordi dei mitici anni '80 non credo possa avere mercato al giorno d'oggi.....

ma questi hanno anche un certo marchi gilera...che non e' proprio l'ultimo dei marchi....forse hanno troppo forse..

...infatti.....gilera la vedrei bene nel settore motoleggere vintage.....350-500 cc di cilindrata....stile royal enfield per intenderci a prezzi modici.....laverda moto sportive-vintage 800-1000 cc più lussuose ed accattivanti...stile norton......cagiva la lascerei dov'è....e per aprilia.............. canterei il de profuindiis...
.....questo è come la penso io....ma io non conto un ca@@o....

il discorso prezzi modici e' molto semplice...
prezzi modici non prodotto in italia ma nemmeno in europa...io sarei favorevole ad una linea fatta all'estero se questo porta soldi che poi si investono qui.
ducati con la scrambler assemblata a tawan guadagna un botto e sforna a palla modelli anche qui...
per esempio le v7 fatte la potrebbero costare 1000 di meno e portare triplo profitto...ma se lo fa' piaggio poi i soldi li mettono tutti in tasca..

Ma sei sicuro che Ducati produce a Taiwan? non mi risulta...

La scambler è fatta sia a bologna che taiwan...circa 1000 a bologna 10.000 la..

https://www.google.it/amp/www.moto.it/n ... ms-android

I miei informatori dicono ciò che scritto sopra....