Stelvioblack ha scritto:
Se si discutesse di un concordato all'80% circa sarebbe sostenibile anche per i creditori.
Purtroppo in Italia quando si parla di concordato, spesso si discute di cifre, nella migliore delle ipotesi, attorno al 15/20% del debito e questo va bene solamente all'azienda che il concordato lo chiede.
Comunque io sarei favorevole ad un qualsiasi concordato, a patto che il titolare dell'azienda e tutti i parenti fino al terzo grado di parentela vengano espropriati di tutte le proprietà .
Forse sono troppo drastico, ma in Italia ci sono troppi furbi che si spacciano da imprenditori.
Hai sostanzialmente ragione. Io, da consulente (tecnico, non finanziario) di un fornitore abbastanza importante di Aprilia - Guzzi, ho visto il loro patatrack, seguito a ruota a quello di Ivano Beggio nei primi anni 2000.....
In ogni caso le aziende fornitrici, con i conti sempre in rosso, se sono troppo esposte con un solo cliente, difficilmente arrivano a vedere la fine del fallimento o concordato o acquisizione.
Poi, sarà anche vero che ci sono tanti finti imprenditori, ma è pure certo che fare l'imprenditore in Italia è da santi o da pazzi. Soprattutto se sei un piccolo imprenditore. Marchionne può farsi le norme da solo, ma per un "piccolo" basta avere a che fare una volta con un SUAP (sportello unico attività produttive), oppure con una "conferenza dei servizi", per avere dei permessi, che se ne rende conto.
E il confronto si può fare benissimo con paesi europei evoluti (Austria, ad esempio, ma anche Francia, Svizzera, da che ne so io...); non è necessario andare a confrontarsi con il far east più "selvaggio".
ciao