ZERPONIO ha scritto:
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Non dimenticare che le case farmaceutiche non sono delle ONLUS e ci sono interessi più grandi di quanto possiamo immaginare.
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I Vaccini non sono esattamente farmaci; infatti le case farmaceutiche investono normalmente molto poco sui vaccini, in quanto non redditizi. Sull'ultimo National Geographic Italia, c'è un articolo molto interessante che parla dei serpenti velenosi, che fanno parecchie migliaia di morti/anno (non le nostre vipere, quasi innocenti!). C'è una sola azienda in tutto il mondo che ha iniziato, da pochi anni , a sviluppare un siero unico efficace contro la maggior parte dei veleni delle serpi più pericolose; nonostante ciò, ad oggi lo produce in perdita, questo perché l'acquirente di un vaccino (o antidoto, in questo caso) così specifico deve essere acquistato dai Governi, spesso Governi di paesi disagiati, visto che i serpenti molto velenosi vivono essenzialmente nella fascia tropicale.
Altro esempio il vaccino per il Sars-Cov-1, ovvero l'epidemia di Sars che si sviluppo nel 2003. Il vaccino fu fatto, ma l'azienda che lo sviluppò rimase con il cerino in mano, perché l'epidemia si estinse da sola.
In questo caso le case farmaceutiche si sono lanciate in massa in R&D, perché di fatto sono state garantite prima, cioè prepagate, dai principali Governi mondiali, quantomeno i più ricchi (USA, UE, UK, Russi, Cina, Israele).
Nessun segreto, nessun complotto. Poi non confondete quando si parla di "effetti collaterali"; nella maggior parte dei casi vuol dire avere male al braccio dove è stata praticata la puntura, oppure sviluppare dei sintomi per un paio di giorni, come febbre. Cosa che il medico vaccinatore dice sempre, per qualsiasi vaccino. Il vero rischio grosso è quello dello shock anafilattico che, se capita, capita nel giro di pochi minuti dall'inoculazione. Per questo il vaccino deve essere praticato in una struttura che abbia un minimo di competenza ed organizzazione, come l'adrenalina a disposizione...... Parliamo di casi 0,00 qualcosa %.
VACCINATEVI SE POTETE! Io non vedo l'ora, soprattutto visto che si inizia a parlare in UE di passaporto sanitario.
Il mio cruccio è solo che dovrò aspettare parecchi mesi; non so quanti, ma temo più di otto o nove.