Argomento non di strettissima attualità, ma ne scrivo lo stesso.
Ieri mattina in realtà ero uscito per andare dal conce di provincia a provare la Guzzi V85TT (è anche il conce ktm, suzuki, kawa, aprilia, fantic, MV). Certo, non avevo prenotato nessuna prova, ma come al solito il titolare non è mai disponibile (sempre anticamera lunghissima, con commesse che non sanno nulla e sembra siano lì solo a spolverare moto in salone e mettere a posto magliette e cappellini); ieri, pur avendone una in prova, non l'aveva disponibile (la dà agli amici proprio al sabato?),per la serie:"come non vendere le moto, grazie ai dealer sbagliati". [fine dello sfogo]
Tornando poi in città, per una serie fortuita di coincidenze (ovvero passando davanti al mio conce Honda verso le 13), ho avuto in prova per un'ora abbondante, grazie al concessionario (sempre molto disponibile, devo dire), una versione CRF del 2019 con il DCT (in genere in prova hanno sempre quelle automatiche). Volevo verificare già da tempo le "migliorie" tra la prima versione, io ho la 2017 manuale, e la recente 2018-19 (con "up-grade"). La DCT, prima versione 2016, l'avevo già provata un paio di volte prima dell'acquisto della mia, ma i giri-prova erano stato brevi e, convinto di prendere comunque la manuale, avevo guardato più che altro aspetti come comodità, calore emanato, sospensioni, lasciando un po' perdere il discorso del cambio automatico, che avevo soltanto "subito" passivamente. Ieri ho consumato circa 5 euro di benzina e, conoscendo già abbastanza bene la moto, ho ovviamente deciso di spremere un po' di più il motore, sempre nei mie scarsi limiti ovviamente. L'obbiettivo di capire eventuali differenze di motore , o di assetto, tra la prima versione e l'attuale, non è stato minimamente raggiunto, perché il cambio automatico altera troppo le sensazioni di guida, rispetto al cambio a pedale. Devo però dire che il DCT, appena presa un po' la mano, ieri mi ha davvero impressionato. Su asfalto il peso in più del DCT , circa 10 kg, non si sente minimamente; anche il carter destro, più voluminoso del mio, non intralcia nella guida visto che sta sopra la punta dello stivale. In modalità "D" (drive), come succede in genere per le automobili, la cambiata è abbastanza ammosciante, anche per un tranquillo come me; sembra di guidare uno scooterone non troppo brioso: però ci sono le modalità "S" (sport), su tre livelli. Dopo un po' di tentativi ho lasciato la S2, con mappa motore "tour" e mi sono sbizzarrito sulle strade collinari del Monferrato che conosco bene. Cambiate fulminee in accelerazione e scalate altrettanto rapide in staccata dove, a seconda della decellerazione che imprimi ai freni, toglie una o due marce in sequenza, rapidissima, con relativo scoppio di scarico in rilascio

. Apri il gas deciso in rettilineo da 60 km/h e con il kick-down scala una marcia e ti catapulta a 130 km/h in un amen.
In sostanza, ci si diverte anche senza usare il piede sinistro e, come mi è successo passando dall'auto cambio manuale alla doppia frizione, si ha la tendenza a guidare molto più veloce, forse anche troppo....
Nell'eventualità di un cambio della mia per "up-grade", se prima ero sicuro per la manuale con il quick shifter (anche la mia cambia bene senza frizione, immagino quindi quella con il cambio elettronico), adesso avrei qualche dubbio concreto sul DCT. Ma magari, prima o poi, proverò anche una V85TT
In salone, senza targa, ne avevano una gialla-bianca, veramente bella.....
ciao
Gabor - AL (dal raduno internazionale "Madonnina dei Centauri")
PS: al raduno della mia città c'erano stand Honda (con una CRF rally!), yamaha, con una batteria di Niken (credo ci fosse lo zampino di yamaha italia, perché erano tante in prova!), bmw ed H-D. Rappresentanti marchi italiani:zero.