Of course, tutto estremamente soggettivo.
Probabilmente perchè oramai sono quasi 40 anni che vado in moto, sempre con kmetraggi e ritmi diciamo "importanti", ma l'andatura non influisce significativamente sulla stanchezza, l'attenzione c'è sempre (a parte rarissime e pericolose eccezioni) ed il livello adrenalinico è sempre nella norma.
Provo a spiegarmi, se vi va di leggermi...
Vado in moto senza interruzioni da quando avevo 12 anni, ne sto per compiere 52.
Da che ho iniziato la mia modalità di fruizione è sempre stata quella del "mototurista": bei posti/percorsi studiati sulle mappe, intere giornate in sella, poche e brevi soste. In un imprecisato momento della mia carriera ho anche imparato a guidare decentemente e - lasciata a casa ogni modestia - ho iniziato a definirmi "mototurista veloce" (che non vuol dire che sono un manico, ma semplicemente che mi piace andare fortino).
Dopo 40 anni, svariati km e con le moto più disparate - la maggior parte tutt'altro che comode - ho sviluppato resistenza, automatismi di guida, forma mentale.
Il che significa che farmi 12 o più ore continuative in sella per me è abbastanza la regola (anzi non esco per l'uscita di due ore, a meno che la meta non abbia le tette grosse), la concentrazione è uno stato mentale naturale che mi consente di impostare la curva godermi il panorama e magari ascoltare un po' di musica o fare due parole con il passeggero, l'adrenalina raggiunge il livello "godimento" senza oltrepassarlo, perchè comunque ho un forte spirito di conservazione ed ho smesso da molto tempo di guidare a ritmi al di fuori della mia "comfort & secure zone".
Per me il trucco è fare molta, molta, moltissima strada... ed è l'unico suggerimento che mi sento dunque di condividere