Ciao raga, se qualcuno sfaccendato ha voglia di conoscere le mie impressioni sui cambiamenti caratteriali di una Stelvio MY09 , una volta installati una centralina aggiuntiva RapidBike EVO, un filtro SprintFilter ed uno scarico MIVV , non deve fare altro che impiegare qualche minuto a leggere questo breve report.
L’antefatto. Non voglio scendere in considerazioni tecniche che non comprendo, ma il “la” me l’ha dato l’intervento di sostituzione bicchierini in rullini. Il meccanico è degno di fiducia ed ha fatto un buon lavoro in tempi veloci. Le prime due settimane tutto ok. D’un tratto la moto è regredita. Un insieme di comportamenti scorbutici, tra lambda che fa le bizze (problemi a freddo, strattona menti), motore che sembra non respirare bene (accelerare e sentire il “uooooo” dell’aspirazione ma quasi nessun cenno di ripresa), lentezza esasperata nel passare dai 2000 ai 5000 giri, consumi non proprio da moto moderna, soprattutto nella fascia 3000/5000. Contattato più volte il meccanico, non siamo riusciti a dare una spiegazione. I “test” sulla moto erano tutti ok (sensori, centralina, iniettori, allineamento corpi sfarfallati, pulizia, etc.), ma purtroppo la moto non era più quella di prima. Come se, in un fiat, avesse perso un terzo della cavalleria e qualcuno gli avesse infilato uno straccio nel collettore di scarico. Ora, ci sarà un coro che si solleverà e dirà: “la mia non lo fa!”, “è il meccanico da cambiare!”, “colpa del plenilunio!”, “è una caratteristica peculiare del motore!”, “non ci capisci un cazzo!”. Oh, di tutti questi eventuali interventi, sono totalmente d’accordo solo con l’ultimo. Con gli altri… beh, “di chiddu ca vugghi ‘nda cazzaròla, ni sapi u cummògghiu” : ovvero, di ciò che bolle in pentola, ne è a conoscenza il coperchio.
Il fatto. Così la moto non mi piace. Non posso permettermi di sostituirla. Devo tentare qualcosa che mi aiuti a godere di nuovo della mia moto, come prima e, se possibile, anche di più.
Decido. Compro una centralina aggiuntiva programmabile e provo se cambia qualcosa. La scelta ricade sulla RapidBike EVO (non so perché).
Arriva il pacchetto a casa e devo scegliere se dare 120 euro all’installatore per passare i cablaggi o se fare da me impiegando una mezza giornata. Ovviamente impiego una mezza giornata.
I cablaggi della RBEvo non sono molti: cavi a ponte negli iniettori, cavo a ponte nella lambda, filo che legge il TPS e, il più rompicoglioni di tutti, il cavo a ponte nel sensore di giri. Per raggiungere il sensore di giri bisogna smontare tutta la carenatura anteriore e spostare il serbatoio. Con un po’ di pazienza riesco nell’intento, passo correttamente i cablaggi, sistemo definitivamente il tutto, rimonto la carenatura: tutto ok, non mi avanza neanche un pezzo!
Sostituisco lo scarico, metto il filtro aria sportivo.
Faccio un test mnemonico di quanto fatto e giro la chiave d’accensione e premo lo start. Ovviamente la moto NON parte.
Due o tre invocazioni a Santi e corpi celesti vari. Fortunatamente in breve tempo scopro che la documentazione allegata alla mia centralina è vecchia e non riporta una importante dicitura: per i motori 1200 è necessario inserire i cavi connettore “al contrario”, rimuovendo il binarietto guida ed il fermo posti sui connettori RB. Ok, munito di taglierino e santa pazienza eseguo questa azione di cesello. In effetti adesso la moto parte al primo colpo.
Prima esperienza. La centralina ha uno switch che seleziona due mappe di correzione diverse. Le due mappe mi sono state fornite dal venditore e, classicamente, sono una mappa “soft” e una mappa più “hard”.
La RBEvo, inoltre, ha un software di autoapprendimento che crea, automaticamente, una una ulteriore mappa di correzione sui valori letti costantemente dalla lambda.
La moto va piuttosto bene. I problemi relativi alla lambda sono quasi del tutto spariti, è rimasta solo l’attesa di una trentina di secondi a lambda fredda. Non strappa più, non strattona, non singhiozza.
La differenza di ripresa nei medio bassi è sensibile con la mappa 1, decisamente notevole con la mappa 2.
Unico problema: dagli alti giri (limitatore ) in giù, con acceleratore allo 0%, è un concerto continuo di scoppi.
Guardo e riguardo, cerco e ricerco, e nel frugare tra le notizie disponibili in rete trovo due cose: 1) c’è un altro errore nelle istruzioni di montaggio (il filo a cui attaccare la lettura del tps non è indicato correttamente). A causa di questo errore la RBEvo legge sempre apertura al 100% e applica sempre la correzione relativa alla quota parte di mappa dell’apertura al 100%. Sistemata questa faccenda adesso la RBEvo legge correttamente il TPS. 2) Il software della RBEvo mi segnala a manopola chiusa una lettura del 3%. Riesco a trovare (tra le mille opzioni) come bypassare questo problema, ed adesso manopola chiusa legge lo 0%.
Dopo questo e dopo circa 500 km l’autoapprendimento ha fatto il resto: non scoppia e non spara più.
I consumi. Temevo un aumento dei consumi. Invece non sono aumentati e, nei regimi medi, sono praticamente diminuiti di circa il 10/15%. Se gioco violentemente con l’acceleratore è gradevole riscontrare consumi uguali o più bassi ai precedenti, con in più il piacere di sentire rispondere la moto in maniera più elastica e pronta. In autostrada, media 130 con punte di 170, km percorsi 1100 (consecutivi) ha tenuto la media del 17 (piu o meno quanto prima, che a quelle velocità teneva la media del 16 e qualcosa).
Alla fine, a circa 3mila km da quando l’ho installata, sono decisamente soddisfatto della modifica. Tra l’altro ho acquistato anche una specie di connettore “ponte”, in modo da poter togliere la centralina, lasciando i cablaggi in sede, in caso di revisione. Anche se, sinceramente, non credo che i valori di emissione siano cambiati più di tanto.
Fine del racconto.
_________________ ...bbbaciamo le mani!
mau (aka cammelloMongolo) con una CRF1000L, ma con l'intento di cambiare appena possibile...
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