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Recentemente, nel corso di un Open Day Moto Guzzi, ho provato la versione 2011 della Stelvio 1200 NTX, quella, per intenderci, con il look aggiornato ed il serbatoio portato a 32 litri. Ho un passato guzzista, avendo avuto una bellissima NTX 350 tricolore (bianca, nera e gialla), con cui, in dodici anni, ho percorso 70.000 e che, pur avendo dovuto cambiare tre volte il motore, ho profondamente amata (ricordo un mitico viaggio in Normandia e Bretagna, in tenda, con mio figlio dodicenne, in autosufficienza alimentare, durato una dozzina di giorni e 4000 km...... pura magia motociclistica!), come ho amato esageratamente la Quota 1000 (... ma non la Quota 1100), che ritengo la più bella enduro stradale di tutti i tempi. Ma ritorniamo alla Stelvio NTX del 2011 che ho avuto modo di provare.

 

Devo dire la verità: m'ha stupito. Avevo provato una delle prime versioni della Stelvio, con gommone posteriore da 180 pollici ed il mini serbatoio da 18 lt, e rispetto la mia attesa di trovare un'enduro stradale, m'aveva deluso (ovviamente, un sentimento del tutto personale). Quella era, dal mio punto di vista, un'ottima fun-bike, ma non una moto adatta a viaggi-avventura. L'ultima versione della Stelvio, invece - che ho provata con mia moglie - si è dimostrata un'ottima moto per grandi viaggi, rifinita con cura, dotata di un equipaggiamento assolutamente completo e comoda: estremamente comoda. Sono state cambiate le sospensione e si sente! Il telaio è granitico ed i freni sono potenti, ma perfettamente modulabili. La qualità percepita è alta. In sella si sta molto comodi anche in coppia: la passeggera ha apprezzato sia ampiezza che comodità del suo sellino. Sin dal primo chilometro, su un percorso che si dipanava tra le colline moreniche friulane, vestite per l'occasione con il miglior manto primaverile, attorno allo storico castello di Colloredo di Montalbano, ho potuto apprezzare la leggerezza di guida, nonostante i 280 kg in ordine di marcia della moto (.....più i miei 115 ed i 55 di mia moglie....); la grande stabilità su curve e controcurve; un'esaltante capacità a scendere in piega. Sembra di viaggiare su un treno! Confesso: la moto m'ha irretito! Un unico appunto: avrei apprezzato le sospensioni dotate di una maggiore escursione (almeno 20 + 20 cm), ma questo è un vezzo di vecchio endurista...