Curriculum motae parte 2 (di Fabrizio "Zerponio") |
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Bel periodo quello,ma iniziarono le difficolta'economiche,il lavoro traballante e dovetti vendere la moto,ebbene si,la mia prima moto. Acquistai la mia prima automobile....si fa' per dire,era quasi un trattore la mia renault 4 tutti spifferi e cigolii vari,freni inesistenti ma gran fascino. Mi serviva per il nuovo pseudo lavoro che mi apprestavo ad affrontare. Usavo nel frattempo le moto dei miei fratelli come sempre,a seguire vennero xt600 yamaha,honda dominator600,yamaha supertenere' 750,bmw gs 650.
Tutte ottime moto,tutte riportate sane al proprietario che si fidava ciecamente,l'unica volta che dovette venire a prendermi mio fratello fulvio,fu quando non riuscivo piu' ad accendere quel maledetto xt a pedivella. Sfondai un paio di scarpe e dopo innumerevoli improperi rinunciai. Che figuraccia...venne Fulvio e l'accese al primo colpo con un sorriso bastardo mentre io ero sudato ed incazzato,non lo dimentichero' mai quando esclamo':"e' semplice,solo una questione di tecnica".Il desiderio della moto non si e' mai placato e cambiando citta' e lavoro ho approcciato nel mondo scooter per eliminare le file mostruose al mattino sulla via emilia. Il mio Madison 200 mi accompagnava in orario al lavoro anche d'inverno,ma presto ho sentito il limite fisico del mezzo ed ho approfittato del Transalp 600 che vendeva mio fratello Adriano per tornare in moto. Grande moto con cui ho percorso tanti km. senza problemi,ho avuto solo quella per quasi 3 anni,neve,pioggia e sole erano i miei fino ad un maledetto giorno pre-befana dove un idiota mi taglio' la strada distruggendo la moto e rompendomi un piede con varie contusioni....che regalo per la befana!Dopo quasi 1 anno torno in sella ad una suzuki v strom 1000 con cui mi sono regalato per i miei 40 anni il mio primo elefantentreffen,che sballo. Nasce come una sfida non un viaggio,tutte le condizioni erano contrarie al mio modo di essere e di pensare,ma volevo provarci,volevo capire cosa spingeva tutti quei motociclisti con tanto freddo a riunirsi da piu' di 50 anni in una vallata dormendo in tenda,volevo fare qualcosa che avevo solo letto tante volte da bambino sui giornali di moto. Non credevo di farcela eppure mi son divertito tanto,ma non solo,mi e' cosi' piaciuta l'esperienza che ci son tornato altre 2 volte e credo di tornarci ancora.Vivere la moto a pieno e' stupendo,le emozioni che si provano sono incredibili.La suzukona non andava male,ma era troppo scorbutica,al punto tale che con altri problemi meccanici sono stato costretto a venderla per disperazione e sono ripiombato nel mondo scooter con uno spidermax gt500....altra cazzata madornale! Dopo anni ho finalmente capito che se hai uno scooter devi avere anche una moto se hai intenzione di fare tutto,ma entrambi per me era impossibile mantenerli .Qualcuno si chiedera'perche' alla fine ho comprato una Guzzi Stelvio 1200 ntx,qualcun altro invece si stara' chiedendo il perche' di questa storia. Mi faceva piacere raccontare un po' di me,della mia "sofferta" passione,perche' credo che i sogni aiutano a vivere meglio e se si realizzano poi con dei grandi sacrifici hanno anche un sapore diverso,e non importa se si hanno 20 anni o 70,l'importante e' crederci sempre,avere fede perche' nulla e' impossibile. Se non avessi provato la Guzzi del mio amico non avrei mai capito che esistono davvero le moto con l'anima,non avrei saputo la differenza che passa tra un motore che ti porta in giro ed un motore che ti porta in cielo tra le azzurre nuvole. Un bicilindrico Guzzi e' poesia vibrante,italianita' forte e fiera d'esserlo nel mondo.Per anni ho desiderato una motoguzzi sfiorando sempre di poco l'acquisto,ora che ho realizzato questo grande desiderio spero solo di poter fare tanta buona strada in giro per il mondo con la mia compagna, assaporando la liberta' che solo la moto puo' dare,riflettendo senza mai dimenticare che il limite e' solo quello che sta dentro di noi.Viva la moto.....viva la Guzzi! |