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 Oggetto del messaggio: Il DCT dei poveri di Honda
MessaggioInviato: mar 2 giu 2020, 12:26 
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Ho visto la notizia che Honda ha depositato il brevetto per una specie di frizione assistita da un attuatore. Qualcuno ne sa niente?
(Qui la notizia, ma solo in tedesco: https://youtu.be/cOot2AgkzwI?t=477 )

Da quello che ho capito, c'é un motorino elettrico che stacca/attacca la frizione sulla base delle informazioni ricevute da un computerino. Se ho capito bene, questo dovrebbe realizzare una specie di frizione centrifuga tipo quella della americana Rekluse.
In più c'é una valvola elettro-magnetica che disabilità completamente la parte di circuito dell'olio che va all'attuatore in caso di mancanza di corrente o problemi alla batteria.

Interessante, specie negli stop-and-go cittadini. Maggiori info?

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 Oggetto del messaggio: Re: Il DCT dei poveri di Honda
MessaggioInviato: mar 2 giu 2020, 23:19 
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Motociclismo illustra il nuovo "DCT dei poveri". Qui maggiori info: https://www.motociclismo.it/honda-breve ... tico-76533
Loro dicono che la leva della frizione non c'é proprio...

Comunque è tutta roba che si poteva fare già 20-25 anni fa.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il DCT dei poveri di Honda
MessaggioInviato: mer 3 giu 2020, 7:08 
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MV ha fatto scuola...

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 Oggetto del messaggio: Re: Il DCT dei poveri di Honda
MessaggioInviato: mer 3 giu 2020, 9:13 
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Cosa aveva fatto MV?

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MessaggioInviato: mer 3 giu 2020, 10:27 
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 Oggetto del messaggio: Re: Il DCT dei poveri di Honda
MessaggioInviato: mer 3 giu 2020, 10:36 
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frenostanco ha scritto:
Cosa aveva fatto MV?

SCS . Studiata con Rekluse in abbinamento al cambio up&down. Mai provata ma sulla carta una figata.

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beppe_24s ha scritto:
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 Oggetto del messaggio: Re: Il DCT dei poveri di Honda
MessaggioInviato: mer 3 giu 2020, 11:23 
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La SCS di Agusta è veramente geniale. Da quello che vedo volendo si può continuare ad usare la leva della frizione in modo tradizionale, mentre sul sistema di Honda la leva sembrerebbe assente (???).

Il sistema dei jap però sembrerebbe più economico: si applicherebbe su moto tradizionali senza toccare nulla. Mentre quelo di Agusta richiede una frizione progettata ad hoc.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il DCT dei poveri di Honda
MessaggioInviato: mer 3 giu 2020, 11:29 
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Il sistema SCS di MV è praticamente (in termini di uso) un Quick Shift +frizione Rekluse: provato su una Turismo veloce, ...possono tranquillamente tenerselo.
Se proprio deve essere, DCT Honda tutta la vita. Certo è più costoso e più pesante...

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MessaggioInviato: mer 3 giu 2020, 12:08 
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ch-zep ha scritto:
Il sistema SCS di MV è praticamente (in termini di uso) un Quick Shift +frizione Rekluse: provato su una Turismo veloce, ...possono tranquillamente tenerselo.
Se proprio deve essere, DCT Honda tutta la vita. Certo è più costoso e più pesante...

Non fare il timido...se hai voglia mi racconti cosa non ti è piaciuto del SCS? Sono curioso.
Ho sentito due conce MV e anche loro mi dicevano che non è il massimo, pur lodando l'idea, ma all'atto pratico mi dicevano che non è tutta sta meraviglia, ma non siamo entrati nei particolari.
A te in cosa non è piaciuta?

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MessaggioInviato: mer 3 giu 2020, 15:46 
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Il solito funzionamento ...incerto delle cose poco collaudate, l'apprendistato un po' lungo per capire come funziona e soprattutto il sistema Rekluse che anche nel mondo del fuoristrada (per il quale è stato creato) non è stato particolarmente apprezzato. Detto in maniera un po' spiccia, un inutile orpello.

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MessaggioInviato: mer 3 giu 2020, 19:41 
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Il sistema ideale per me sarebbe quello di un cambio automatico per la guida in città, ed al contempo un cambio con palette al manubrio con annessa leva tradizionale per sfrizionare.
Insomma, una DCT con la frizione, ovvero un variatore con le marce, ovvero... un frankenstein.

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MessaggioInviato: mer 3 giu 2020, 20:03 
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Per me l'ideale è DCT... Dopo averlo provato per 1000km non saprei pensare qualcosa di più efficiente e comodo.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il DCT dei poveri di Honda
MessaggioInviato: mer 3 giu 2020, 20:06 
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ch-zep ha scritto:
Il solito funzionamento ...incerto delle cose poco collaudate, l'apprendistato un po' lungo per capire come funziona e soprattutto il sistema Rekluse che anche nel mondo del fuoristrada (per il quale è stato creato) non è stato particolarmente apprezzato. Detto in maniera un po' spiccia, un inutile orpello.
Grazie Giuseppe. Più o meno quello che mi avevano detto.
Ma se lo dici tu ci credo.
La turismo veloce però rimane un mio sogno...la comprerò per metterla in soggiorno...

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 Oggetto del messaggio: Re: Il DCT dei poveri di Honda
MessaggioInviato: mer 3 giu 2020, 20:54 
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YaYaLuca ha scritto:
ch-zep ha scritto:
Il solito funzionamento ...incerto delle cose poco collaudate, l'apprendistato un po' lungo per capire come funziona e soprattutto il sistema Rekluse che anche nel mondo del fuoristrada (per il quale è stato creato) non è stato particolarmente apprezzato. Detto in maniera un po' spiccia, un inutile orpello.
Grazie Giuseppe. Più o meno quello che mi avevano detto.
Ma se lo dici tu ci credo.
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 Oggetto del messaggio: Re: Il DCT dei poveri di Honda
MessaggioInviato: mer 3 giu 2020, 21:21 
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Se ti muovevo al momento giusto potevi prendere una MV con lenny sopra e metterli entrambi in soggiorno.
Quoto il ragionamento sul dct è una figata pazzesca così di una leva per sfrizionare...non ne ho mai sentito il bisogno...anche perché a che serve?

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MessaggioInviato: mer 3 giu 2020, 21:48 
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guzzienduromassimo ha scritto:
Quoto il ragionamento sul dct è una figata pazzesca così di una leva per sfrizionare...non ne ho mai sentito il bisogno...anche perché a che serve?

In certe situazioni il dosaggio della potenza dato dalla leva della frizione è insostituibile. Specialmente in off quando hai la ruota dietro bloccata da una grossa radice sporgente (oppure un sasso inchiodato al terreno, e devi far "aggrappare" il pneumatico con il massimo della dolcezza per suoperare l'ostacolo senza scodare. E' una operazione impossibile sia con la Rekluse che con il DCT (ci sono i filmati sul tubo).

Un'altra situazione: strada sassosa (con sassi grossetti) e devi continuamente regolare la potenza. Con la frizione stacchi e riattacchi la potenza ad intermittenza non appena senti la perdita d'aderenza, con un DCT e/o con la Rekluse è impossibile.

Altra situazione urbana (esperienza personale): manubrio tutto in battuta a sx oppure a dx e devi fare inversione. Motore sui 2000-3000 giri e dosi la potenza con fulminei attacchi e riattacchi della frizione, così la moto non ti si sdraia cadendo all'interno della curva d'inversione. Anche qui, operazione impossibile col DCT e/o la Rekluse, anche faccendo "blipping" con l'accelleratore, (come dicono gli americani).

In altre parole, quando si va sul "tecnico" nulla batte la vecchia leva della frizione. Per tutto il resto, sia il DCT, che la Rekluse, come pure l'SCS sono una cannonata. Di una comodità pazzesca.
:smoke01

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A latere: io vedo questi aggeggi solo in chiave urbana. Ho sempre vissuto in grosse città sopra il milione di abitanti ed ho sempre usato la moto moltissimo nella jungla cittadina. Per questo riesco a coglierne gli infiniti pregi in tale contesto.
In ambito extra-urbano trovo invece questa ferraglia (insieme al quick-shifter) molto meno utile. Anzi, francamente superflua: con un 1200cc ho messo la quinta uscendo dal ring di Monaco e l'ho tolta solo arrivato a Garmisch-Partenkirchen.

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MessaggioInviato: mer 3 giu 2020, 23:16 
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Il dct migliora non è sempre lui. Le situazioni citate eranobuna cosa sulla at 2016 erano in altra nel 2018 e ora è cambiato ancora...poi in off dove ha senso andare con una at...non ci sono né sassi ne radici..per esempio sulla 790 in passaggi tecnici usavo la frizione con il GS 800 in prima mai perché puoi fare i tornanti col piede in terra e non si spegne... concordo tuttavia che a me basta e avanza ancora un cambio tradizionale

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MessaggioInviato: gio 4 giu 2020, 17:00 
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@YaYa: anche per me le forme della Turismo Veloce sono un capolavoro!

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MessaggioInviato: gio 4 giu 2020, 19:44 
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CorazzataPotemkin ha scritto:
YaYaLuca ha scritto:
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MessaggioInviato: gio 4 giu 2020, 19:47 
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ch-zep ha scritto:
In chiave esclusivamente urbana uno scooter per praticità non si batte, secondo me.


Quotone.... E anche se a malincuore, in alcuni casi penso che sia la soluzione migliore anche non solo in uso urbano..

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MessaggioInviato: gio 4 giu 2020, 20:02 
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YaYaLuca ha scritto:
ch-zep ha scritto:
In chiave esclusivamente urbana uno scooter per praticità non si batte, secondo me.


Quotone.... E anche se a malincuore, in alcuni casi penso che sia la soluzione migliore anche non solo in uso urbano..

Lo penso anche io. Ad esempio per trasportare gelati. :roll :inside

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MessaggioInviato: sab 6 giu 2020, 13:33 
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Freno, con gli scooter hanno fatto anche la HAT...

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MessaggioInviato: sab 6 giu 2020, 19:35 
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bene anche per questa innovazione tecnica però ma mi aspetterei qualcosa in più anche in ambito sospensioni, sia posteriore che sopratutto anteriore che non un altra variazione sul tema cambio; detto questo cambiando argomento, da un punto di vista prettamente tecnico, cioé ignorando applicazioni extra moto, ritengo molto più degna di nota l'innovazione tecnica Piaggio, ancora una volta prima di tutti gli altri, anche se Yamaha ha perfezionato in quel settore ciò che aveva inventato ed avrebbe dovuto perfezionare Piaggio.


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