Questo fine settimana appena passato, aggiungendo il venerdì, ce lo siamo preso per tirare un po il fiato da un periodo di... eventi uno dietro l'altro.
Avevamo, da tempo, inserito Castelluccio di Norcia nell'elenco di posti da visitare almeno una volta e, con tre giorni a disposizione, l'itinerario grossomodo sarebbe stato questo :
Gubbio, Spello con pernottamento, Norcia, Castelluccio di Norcia, Visso ( da Pettacci ) e Pedaso con pernottamento.
Il giorno dopo, sole e mare fino alla partenza per il rientro.
Già, sarebbe, perché l'uomo propone di Dio dispone...
Il giovedì sera il meteo da acqua e temporali forti con grandine, indovinate un po' dove ?
Esatto, proprio dove avremmo dovuto arrivare noi.
Dicono che la notte porta consiglio e così, preparato il vestiario da moto, speriamo che il meteo cambi nelle prossime ore.
Seguendo l'adagio che dice che chi vive sperando, muore...seduto e con il giornale in mano ( o leggendo le istruzioni del fustino di detersivo, va bene uguale ),
la mattina il meteo è pure peggiorato e quindi, o si va in macchina o si ritarda la partenza, solo che così Gubbio salta...
Partiamo verso le dieci, sperando di lasciare ai temporali il tempo necessario per esaurirsi..
A Bologna la prima pioggerella fastidiosa ci accompagna fino ad Imola, poi il tempo sembra rimettersi...fino a Cesena
poi acqua in tutti i gradi d'intensità fino a San Sepolcro...
dove un pallido sole mi ricorda che avevo appena lavato la moto giusto per il viaggio.
Fino a Perugia viaggeremo mediamente asciutti e dopo, mediamente bagnati.
La pioggia finisce davanti Villa Fidelia a Spello, l'albergo è poco distante. Una doccia calda ed un cambio d'abito e ci sentiamo di nuovo esseri umani.
Spello è un bel borgo e in questo periodo c'è il concorso del balcone fiorito più bello :
quasi ogni casa ha fiori ai davanzali e ci chiediamo come facciano ad averne di così belli, visto che a noi muoiono anche le piante di plastica...
girovaghiamo un po' e scopriamo un borgo tranquillissimo e suggestivo...
ma, arrivati in cima, le prime goccioline cominciano a bagnarmi i capelli...forse un altro temporale ?
e così, torniamo sui nostri passi e ci infiliamo in quel ristorantino che avevamo adocchiato salendo, non prima di aver rotto un ombrello e di esserci
rinfrescati a dovere.
Il mattino dopo, dall'albergo, Spello ci appare così :
giornata stupenda, per cui dopo colazione, direzione Norcia...
Nonostante il terremoto, la cittadina è ancora bellissima, ferita non tanto dal tremore della terra, quanto dall'essere stata abbandonata da chi
doveva, più di chiunque altro, sostenerla e risollevarla.
Il coraggio dei cittadini e la voglia di rimanere li, a lavorare come sempre avevano fatto, lo troviamo nelle parole di una signora che, con enorme dignità, ci racconta le vicissitudini per poter riaprire il proprio esercizio commerciale.
Questa dignità la troveremo praticamente in tutte le persone che abbiamo incontrato...
Le foto non raccontano in maniera veritiera il dramma che è avvenuto in quei luoghi, ma la cosa che più mi ha fatto stare male, a mia insaputa, deve
ancora venire...
Non ho voluto fotografare le rovine per mera curiosità, è che in ogni via di Norcia i danni erano, purtroppo e ancora, evidenti...
upload photosLasciata Norcia, ci dirigiamo verso Castelluccio...un buon samaritano, angelo custode discreto e presente, ci aveva consigliato di salire proprio dalla parte di Norcia...la visuale è migliore...e aveva proprio ragione...
strada con semafori per sensi unici alternati, ma percorribilissima, e una visuale in salita da togliere il fiato...
in cima trovo un cartello che avevo già visto in una foto mandatami tramite whatsapp...
la piana è veramente magnifica, ma lo spacco sul monte ci ricorda quanto terribili devono essere stati quei momenti...
poi giù in piana a vedere la fioritura, che non è completa, ma che a noi proprio non interessa...lo spettacolo è già essere li di persona...
free image uploadingtroveremo Castelluccio praticamente invasa da almeno duecento moto ( un motoraduno di non so dove, parlavano in veneto ma avevano lo stemma di un motoclub di Assisi )
e da decine di camper, per non parlare delle auto.
Volevamo andare a Visso, ma ci dicono che la strada è chiusa...non si passa...ma come ? io so che si passa, che non è interrotta...niente da fare, se passate lo stesso, affari vostri...
decidiamo così, su due piedi, e visto che dobbiamo comunque raggiungere Ascoli per andare a Pedaso, di prendere per Arquata del Tronto...
ecco, a Pretare mi sono venute in mente le parole di Massimo ( Gem ) il quale aveva detto a proposito di Arquata che non esiste più...
siamo passati in un silenzio spettrale in mezzo ad un paese che è praticamente distrutto, non vi nascondo che mi sono salite le lacrime agli occhi nel vedere dal vivo quello che i vari tg ci mostrarono ( e vi dico in maniera edulcorata ) in quei periodi...quanta distruzione, quanta sofferenza palpabile tuttora...saremo scesi a venti all'ora, quasi che il suono del motore si trasformasse in rumore fastidioso per le orecchie di chi, li in quei luoghi, aveva perso tutto, anche la vita...anche il solo pensiero di fermarmi a scattare una foto, come invece ho visto fare, mi sembrava un'offesa per quei luoghi e per quella gente...
siamo arrivati a Pedaso stanchi morti e con il cuore pesante...avremmo dovuto metterci d'accordo con Massimo per, eventualmente cenare insieme, ma la stanchezza ha preso il sopravvento...Massimo, mi scuso ancora...
di Pedaso non dico nulla, posto di mare come tanti altri dove, la mattina seguente abbiamo fatto un due, tre ore di mare ( ma niente bagno ) e poi a casa...
images uploadl'acqua sembra pulita ma, con i nubifragi del giorno prima, non ti vedevi neanche i piedi...
Tre giorni di totale relax in giro con la mula ( la moto, mica la moglie ), ma che ci hanno arricchito di un'esperienza indimenticabile dove il ricordo più vivo sarà Arquata, ma anche la Piana...