Non vedo, e sicuramente è un limite mio, come in termini di prevenzione ci sia un valore aggiunto nell'avere un casco da moto con head-up display, a meno che non mi consenta di vedere sulla visiera ogni azione che si svolge nel raggio di 50, 60 metri tutto intorno a me per consentirmi di prendere le contromisure adeguate; ma in tal caso, avere sulla visiera del casco la planimetria del circondario non so quanto mi permetta di restare concentrato sulla strada e sulla guida.
Facendo un discorso più generale.
Non sono convinto, come invece ritengono altri, che la tecnologia possa essere presa da una parte e riversata a pioggia da un'altra, senza adattrla alla specificità dei contesti. Lo sono invece le varie case motociclistiche che, più per ragioni di marketing che di effettiva sicurezza, ormai da qualche tempo ci propinano radar, sensori, piattaforme coassiali, TFT da Enterprise e tutte le altre tecnologie ereditate dalle auto (e lì, a loro volta, ereditate dal progresso tecnologico in generale), convincendoci che senza non possiamo non dico fare un viaggio, ma neppure fare 2 uscite di tangenziale. Coerentemente, non riesco a mettere sullo stesso piano la guida di una moto e quelle della guida di un'auto; figuriamoci le esigenze di un pilota di aereo. Un pilota di aereo si muove in uno spazio aperto, senza punti di riferimento, non ha modo di visionare ogni componente del mezzo che pilota e, SOPRATTUTTO, viaggia oltre i limiti reattivi umani: grazie alla scienza oggi può fare affidamento su informazioni "aumentate" che gli consentano di avere piena contezza del contesto nel quale si muove. Un progresso enorme ed innegabile. In moto, le similitudini coi piloti di aereo si fermano a tuta e casco. Per il resto: sei a terra, sei pieno di punti di riferimento e se non sei in pista non ti muovi oltre i limiti percettivi/reattivi umani. Se ti muovi secondo le regole del codice della strada (premessa fondamentale, oppure finiamo qui il discorso) hai una velocità ampiamente all'interno delle capacità di reazione umane, vedi davanti a te la strada, i suoi pericoli, senti la moto sotto che riflette le condizioni e le asperità della strada e senti anche come "gira" e se è in ordine: sulla base di queste informazioni e conoscendo le prerogative della tua moto, guidi inoltre (spero) in modo conservativo, prevedendo quanto potrebbe accadere davanti alle tue ruote, rispettando le distanze di sicurezza che DEVI tenere, e adottando un contegno di guida adeguato a quello che vedi, tenendo conto delle caratteristiche tecniche del mezzo su cui sei seduto. Quindi guidando la mia moto e tenendomi tutti i margini che comunque devo tenere per legge (vale a dire con la testa sulle spalle e secondo codice) posso concedermi di guardare il cruscotto o il navigatore, perchè lo farei solo nel momento in cui posso distogliere lo sguardo: sono infatti di 2 tipi di informazioni non indispensabili e posso decidere io e solo io quando prestare loro attenzione; se non le guardo in un esatto, preciso momento, non accade nulla di irreparabile (e tralasciamo che, volendo, i navigatori sono connessi con gli interfoni e quindi l'informazione arriva in modo uditivo, senza distogliere da nulla). Guidare con buon senso, in modo preventivo, rispettando il codice, essendo presente a me stesso e scegliendo il momento migliore per "distrarmi" mi mette al sicuro dai pericoli della strada? ASSOLUTAMENTE NO, perchè come ogni esperto guidatore suol dire, il pericolo non sei tu, ma quello che hai intorno e da esso devi guardarti (leggi: rispetto a questo devi commisurare la tua condotta in strada). Ma, sulla scorta delle considerazioni fatte in apertura, non penso che la presenza di un head-up display aggiunga 1 grammo alla mia sicurezza.
PS: dal momento che Ennio pur non avendomi mai conosciuto mi apostrofa come un motociclista duro e puro, espressione la cui accezione è sinonimo generalmente di una certa grettezza, a suo specifico uso e consumo mi presento qui, invece che nell'apposita sezione dove mi sono presentato diversi anni fa. Guido una moto del 2009 che ha un cruscotto fatto di odometro LCD e contagiri analogico, ha l'ABS e il controllo di trazione, nonchè sospensioni tradizionali e fari alogeni. Ne ho un'altra del 2018, con le stesse caratteristiche. Ho un casco sul quale non faccio economia e privo, per il momento, di qualsiasi dispositivo audio, non ho portatelefono e mi muovo costantemente con abbigliamento tecnico con tanto di paraschiena lungo e stivali (non scarpine simil-basket da moto che non servono a nulla). Utilizzo la moto tutto l'anno e in centinaia di migliaia di km percorsi ho preso una sola multa andando a 70 invece che a 50 a Sagginale, Mugello, in un tratto completamente dritto e privo di immissioni laterali, al momento della rilevazione completamente deserto e con piena visibilità. Se questo significa essere un motociclista duro e puro, accetto l'ascrizione a tale novero di motociclisti. Addirittura, in un momento di cedimento della mia durezza e purezza mi è capitato perfino di informarmi sulla provenienza della tecnologia head-up display, ma poi non ritenendola confacente al mio status di duro e puro ho preferito far finta di non saperne nulla per lasciare a lui l'onore di introdurcela.
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