credo che il libro di Pirsig rappresenti al meglio cosa è la moto. Non è un pezzo di ferro con due o tre ruote. E' uno stato mentale, è voglia di libertà, è muoversi vivendo il paesaggio non attraversandolo. Odori, paesaggi, possibilità di fermarsi ovunque, di cambiare percorso senza una meta precisa il bello dell'andare in moto. Già solo il fatto che quando incontri un motociclista sconosciuto sull'altra carreggiata ci si saluta con la mano con un piede con un lampeggio pone la diversità tra il motociclista e gli "altri".
Poi ognuno giustamente la vive a suo modo, secondo le sue possibilità: fisiche, economiche, di tempo, di responsabilità, di scelte stradale, pistaiola, potente. scooter Harley GS non fa differenza. Però credo che ogni Motociclista quando accende la SUA moto sale in sella e da gas si sente un pochino più vivo.

Piegato in due dalle risate, la versione Rambo proposta da Valgrana è lontana anni luce da come viaggiamo oggi:

- tutti i confort (incl. hotel ogni notte)
- buon cibo e ristoranti ( ci sarà un motivo per andare in giro in moto)
- moto di ultima generazione con gomme nuove e tagliando fatto
- assicurazione con carro attrezzi in caso di avarie

Però a lui piace fantasticare ….

Per me il motociclista vero, ma vero vero è quello che non teme il caldo né il freddo, che gode ad agosto nel deserto di Tabernas a 43 gradi o sotto la neve nel ghiaccio e nel fango dell'elefantentreffen. Sempre rigorosamente in tenda. Come Rambo si cuciva le ferite col fil di ferro, così il vero motociclista con due martellate aggiusta la sua moto, la stessa da 20 anni. Gira sempre senza donna, con bagaglio ridotto al minimo, si ciba essenzialmente di km e per questo non blocca l'assicurazione. Mai...



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credo che il libro di Pirsig rappresenti al meglio cosa è la moto. Non è un pezzo di ferro con due o tre ruote. E' uno stato mentale, è voglia di libertà, è muoversi vivendo il paesaggio non attraversandolo. Odori, paesaggi, possibilità di fermarsi ovunque, di cambiare percorso senza una meta precisa il bello dell'andare in moto. Già solo il fatto che quando incontri un motociclista sconosciuto sull'altra carreggiata ci si saluta con la mano con un piede con un lampeggio pone la diversità tra il motociclista e gli "altri".
Poi ognuno giustamente la vive a suo modo, secondo le sue possibilità: fisiche, economiche, di tempo, di responsabilità, di scelte stradale, pistaiola, potente. scooter Harley GS non fa differenza. Però credo che ogni Motociclista quando accende la SUA moto sale in sella e da gas si sente un pochino più vivo.

Per me il motociclista vero, ma vero vero è quello che non teme il caldo né il freddo, che gode ad agosto nel deserto di Tabernas a 43 gradi o sotto la neve nel ghiaccio e nel fango dell'elefantentreffen. Sempre rigorosamente in tenda. Come Rambo si cuciva le ferite col fil di ferro, così il vero motociclista con due martellate aggiusta la sua moto, la stessa da 20 anni. Gira sempre senza donna, con bagaglio ridotto al minimo, si ciba essenzialmente di km e per questo non blocca l'assicurazione. Mai...

Per me il motociclista vero, ma vero vero è quello che non teme il caldo né il freddo, che gode ad agosto nel deserto di Tabernas a 43 gradi o sotto la neve nel ghiaccio e nel fango dell'elefantentreffen. Sempre rigorosamente in tenda. Come Rambo si cuciva le ferite col fil di ferro, così il vero motociclista con due martellate aggiusta la sua moto, la stessa da 20 anni. Gira sempre senza donna, con bagaglio ridotto al minimo, si ciba essenzialmente di km e per questo non blocca l'assicurazione. Mai...

My two cents...
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Ricordo sfacchinate al rientro delle quali, nei km noiosi di pianura rientrando a casa, mi dicevo dentro il casco "sono piacevolmente stanco e soddisfatto, per un po' sono a posto"... salvo poi svegliarmi il mattino dopo con la voglia di ripartire subito.

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