Riprendiamo il discorso
nel mia caso la voglio c'è eccome, ma come ho già detto , il tempo è tiranno causa una disabilità in casa e il lavoro.
Faccio fatica ad avere 7 gg annuali di viaggio in moto e in più quest'anno colpa di un cogl...ne che nn mi ha visto e colpa del front panic stop ( bloccaggio anteriore Yamaha Xenter 125)sono scivolato ma per fortuna ssicurativamente parlando ho sbattuto sua fiancata con conseguenza malleolo sinistra fratturato, escoriazione varie e 30 gg di tutore prima di appoggiare il piede..........
quindi, come scrivevo prima, mi farei per una soddisfazione personale, Ravenna- tarifa con una tappa a Barcellona e 15 gg in Marocco.............
Ma è più facile che io scali K2 che quanto scritto poc'anzi :(

si. io ti capisco benissimo!
La voglia immutata. le possibilità e le situazioni cambiate inesorabilmente.
Spesso i problemi si sovrappongono e 1+1 non fa 2 ma 5... allora prendo quello che c'è (poco) e vedo di apprezzarlo (molto). In fondo la vità è cosi.

e infatti è così.
Poi del giretto al sabato mattina con tutti i vari Marquez/Martin cxhe troviamo sulle strade romagnole, mi fanno desistere e sinceramente mi hanno stufato
ecco perchè amo girare dal lunedi al giovedì facendo almeno 400/500 km, altrimenti...................non è andare in moto.

Io ho quasi 70 anni, tanto tempo e qualche moto a disposizione. La voglia di andare in moto c’è ma a corrente alternata. Un tempo facevo lunghi viaggi da 2 a 5 settimane, oggi dopo 3-4 giorni comincio a stancarmi e soprattutto ad annoiarmi. Poi torno a casa e magari dopo qualche giorno mi ritorna la voglia e faccio altri giretti di un giorno o poco più.
Ovviamente tutto ciò preclude la pianificazione di giri più impegnativi e in posti mai visti…ma per il momento non mi lamento di tutti i posti che ho già visto.

la mia voglia e' sempre integra lo e' stata nel periodo 2002\2003 in cui avevo grandi disastri un disastro una madre malata etc...e non e' scesa nemmeno ora anche se mi ritrovo con problemi simili ma dal punto di vista padre per fortuna tutto il resto questa volta e' in ordine.
anche io spesso in viaggio non vedo l'ora di tornare a casa che prima vedevo solo come un dormitorio e ora inizio ad apprezzare di piu'

Io ho scoperto il mondo delle due ruote, intese come moto vere, tardi (a 48 anni). Da quando ho iniziato la voglia di andare in moto è tanta. Non importa se potrò fare 100 - 500 - 3000 km, appena posso prendo la moto e mi godo quel gran senso di libertà e di stare con me stesso che la moto regala. Riesco a non pensare a tutti gli altri problemi, sono io e la moto. Quella sensazione di “tappeto volante” tra le curve è veramente appagante.

Se a questo aggiungo i panorami, la compagnia, il cibo, etc… allora i viaggi e le uscite in moto diventano esperienze indelebili che mi accompagnano per mesi e anni.
Il tempo è tiranno sicuramente, gli impegni con lavoro e famiglia non mancano, ma negli ultimi anni sono entrato nella modalità “carpe diem” quindi non voglio trovare scuse, non voglio rimandare a domani nulla che possa fare adesso, anche se mi stanco, anche se scontento qualcuno, se desidero vedere un posto mi organizzo e parto.

In questi 4 anni grazie agli amici del forum ed altri che conoscevo da prima ho avuto la fortuna di fare dei bei giri. Mi mancano molte mete in Italia e all’estero ma sono fiducioso che riuscirò, un passo alla volta, a collezionare tanti altri bei ricordi.

Io ho scoperto la moto a 23 anni grazie ad un amico ( il motorino dai 14 ai 18 non conta )
Dopo una pausa tra i 35 e i 40 ho ripreso e la voglia aumenta di anno in anno.......da quando ho la Guzzi non mi fermo piu
Nonostante il lavoro e qualche pausa "medica" sono riuscito a fare 32.000Km negli ultimi tre anni.
Ad Agosto mi sono sparato 2600Km in giro per l'Italia, una cosa che non facevo da anni

La mia voglia mentale è intatta, è il corpo che comincia a consigliarmi di frenare

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.. è una cosa che con il passare degli anni sperimento anche io: prendo la moto, parto e dopo 2 ore inizio sempre di più a pensare a casa (inteso come famiglia, non come luogo ovviamente). Questo si traduce con il fatto che ora preferisco di gran lunga un banale viaggio in auto con la famiglia, piuttosto che una avventura in moto solo o con gli amici.
Aggiungo anche che l'idea di giri lunghi in moto mi attira sempre, mentre mi annoia oramai un sacco usare la moto per fare il tragitto casa lavoro oppure per giri di 2 o 3 ore in posti che ho visto mille volte (e abito sul lago di como in posti splendidi...). In sostanza vedo sempre di più la moto come una delle varie possibilità per vivere qualche esperienza un pò particolare e non più come un'attività prioritaria a cui dedicare tempo e risorse.
Per questo sono stato in dubbio fino all'ultimo se 'buttare' ancora 20.000 euro per una moto. Ora ho un gran mezzo, ma forse fin 'troppo' per la voglia che ho

My two cents...

Ho 52 anni freschi freschi, ho messo il culo sul primo 50ino a 12 anni: fanno 40 tondi.
Ci sono state annate "morte" per motivi vari, ma non ho mai veramente smesso di andare in moto, quasi sempre per l'impulso di esplorare più che per farmi la sgroppata fine a se stessa... che poi fosse esplorazione di 1 giorno, di 1 settimana o 1 mese sempre quello era il fine.
Anni intensi mi hanno visto totalizzare 50/60mila km/anno, praticamente non scendevo mai dalla sella.
Ora che mi divido tra una bimba part-time, compagna a distanza ed un lavoro spesso vincolante le occasioni per uscire sono poche (in media 1 al mese quando va bene), ma sfruttate adeguatamente mi portano comunque a percorrere non meno di 20mila km/anno.

Il desiderio, spesso forte come in queste ore durante le quali aspetto fremente il we, non è mai mancato.
Ricordo sfacchinate al rientro delle quali, nei km noiosi di pianura rientrando a casa, mi dicevo dentro il casco "sono piacevolmente stanco e soddisfatto, per un po' sono a posto"... salvo poi svegliarmi il mattino dopo con la voglia di ripartire subito.

Quindi anche nel mio caso, come GEM, posso dire che che la voglia di "esplorare" che avevo a 12 anni non è mai diminuita, semmai il contrario.
Solo, per essere completamente onesto, devo confessare una recentissima epifania: forse potrei anche fare a meno della moto per un certo tipo di viaggi senza troppo rammarico, ad esempio ho una Scozia nel mirino ma non credo che ci andrò su due ruote.

non c'e' niente di male...infatti io ad agosto posso dire che m i sono divertito tanto a guidare la moto che la dacia che ha portato la moto in Norvegia...buona musica lunghe chiacchierate...

io, a 51 anni, cerco di ritagliarmi almeno un viaggio in moto l'anno di più giorni. C'è l'anno in cui riesco a ritagliarmi solo 3/4 giorni, o l'anno in cui posso mettere insieme una settimana. Il bello è che per i viaggi che ho in testa sono a posto almeno per i prossimi 4 o 5 anni. Ma il bello è anche quello, pensare un viaggio, costruirlo pian piano, desiderarlo per mesi e infine partire.

eccomi
tendine d'achille rotto il 6 maggio,
per ora ho fatto un giretto di prova un paio di settimane fa per vedere come andavo
ma l'ortopedico mi ha "tagliato le gambe" sconsigliandomi assolutamente di girare per non rischiare una recidiva

e io ho voglia di farmi un bel giro, mi accontenterei di 5/600 km in giornata

Forza Renzo, penso che il medico non ti ha detto di non risalire più in moto, immagino che ti chiede dei tempi di recupero un po’ più lunghi

Concordo in pieno. L’attesa di un piacere è essa stessa un piacere.

Ripensaci, li piove sempre, almeno quella povera moto si lava!

Per me le cose sono cambiate con l'età. Prima prevaleva la voglia di fare una certa cosa, ed ero disposto a passare sopra alle modalità con cui ero costretto a farla, pur di farla. Adesso prevale il modo con cui fare questa stessa cosa, e se questo modo non è quello che mi piace, mi passa la voglia di farla.

Prima pur di fare un viaggetto in moto ero disposto ad incastrare tutte le attività, uscire dal lavoro ed immediatamente partire, girare e tornare all'ultimo momento prima di rientrare in ufficio, pur di poter sfruttare tutto il tempo libero a disposizione. Senza pause. Ma io di mio non sono un tipo che naturalmente è capace di passare di botto da una cosa all'altra, questo mi pesa, mi piace prendermi del tempo fra una attività e la successiva, sia che sia di lavoro sia che sia di svago. Quindi ora non rinuncio più ad un tempo di "decompressione" quando passo da un impegno all'altro (tipo lavoro/svago e viceversa) e se questo tempo di "decompressione" si mangia tutto il tempo disponibile pazienza, ma non sono più disposto a farne a meno. Il resto aspetta.

Adesso tengo molto di più alla qualità del modo con cui mi dedico a qualche interesse, piuttosto che all'interesse in sè stesso. Non sono più disposto ad accettare di vivere in un modo che non mi piace pur di fare qualcosa che, in senso astratto, mi piacerebbe fare. Compreso andare in moto.

Compreso perfettamente (purtroppo, sigh) ciò che hai scritto.

E' tempo di tagliando: la laverò, come faccio sempre, per rispetto a chi deve metterci le mani

Le considerazioni di TopoPoldo hanno dato il via ad una riflessione.
Talvolta leggo - un po' ovunque ma anche recentissimamente qui nel forum - osservazioni del tipo: se stacchi l'assicurazione, se hai lo scooter, se non fai almeno xx km, eccetera eccetera... non sei un motociclista ma sei un "possessore di moto".

Ora, io mi dispiaccio sempre quando leggo queste cose.
Magari TopoPoldo usa la moto una volta l'anno per i motivi che ci ha detto, Santuz ha 4 giorni l'anno, Ciccio ha la moglie che rompe il cazzo e può approfittarne solo quando lei va a passare l'annuale we dalla sorella (in realtà c'ha l'amante), Coso ha la protesi e pur di non rinunciare s'è comprato lo scooter con 3 ruote, Tizio non ha soldi per due mezzi e con il TMax ci va tutti i giorni in ufficio e nel we si fa la sparata in montagna, eccetera...

Sono motociclisti? Sono possessori di moto? Per me sono motociclisti ma sticazzi: lo sanno solo loro (e questo basta) laddove poi sia davvero importante fare queste categorizzazioni.

Per me essere motociclista è un intimo stato mentale, indipendentemente che abbia un cancello buono solo per andare ai raduni Harley o l'incrociatore stellare per fare il giro del mondo ogni we.
Credo quindi - tornando spero IT - che sia proprio la VOGLIA - inteso in senso lato - a fare la differenza e, attenzione, in totale serenità a prescindere da tutto il resto, categorizzazioni comprese.

concordo!
e' piu' motociclista chi fa enduro ? i motorally ? il mototurista? il trial? il pistaiolo ? il ragazzino con il motard ? il nostalgico con la vespa? il customista? quello che viaggia con i bagagli ? quello che viaggia senza ? quello che fa 2000km all'anno o quelli che che ne fanno 30000 ? quello che le ha provate tutte o quello che ne ha avuta solo una in tutta la vita ?

Cambiano per tutti con gli anni.
Ricordo una giornata (mezza in realtà), di 18 o 19 anni fa, quando con i figli piccoli le occasioni di smotazzare, se non usandola per spostamenti di lavoro, erano davvero poche. Prendendo mezza giornata di permesso, montai in sella verso le sette del mattino in una bella giornata di luglio, ad Alessandria; verso le 10.30 ero al Colle del Nivolet, dove non ero mai stato, a mangiare un panino al rifugio Savoia, appena dopo il colle e dove finisce la strada (tecnicamente, già Val d'Aosta). Per poi rimontare in sella ed essere in ufficio ad Asti, per le 14.30 e la restante mezza giornata.
Mi divertii? Si, eccome. Il Nivolet è un posto spettacolare, e ci sono poi tornato altre volte in compagnia. Lo rifarei a 57 anni? Difficile.......mi prenderei almeno tutto il giorno di ferie, per farlo con calma.

Io non ho più nemmeno la moto, troppo triste vederla in garage e troppo avvilente volerla usare e non riuscirci...e la colpa non è della sulute o della moglie ( anche perchè l'amante credo che abiti vicino a casa mia visto che mia moglie è figlia unica e non ha la scusa della sorella) ma delle priorità che che ci sono.
Però ogni anno la moto la noleggio, 3 o 4 gg in giro con gli amici non me li leva nessuno...e me li godo fino in fondo, riesco addirittura a godermi la tappa di trasferimento che prima odiavo e che ora sono parte integrante del viaggio.

Io in sella ho fatto più di mezzo milione di km in 35 anni di attività. Ma definirmi 'motociclista' non mi piace, me lo sento stretto. Molto meglio 'possessore di moto'. Che senso ha etichettarci? siamo solo di passaggio...

credo che il libro di Pirsig rappresenti al meglio cosa è la moto. Non è un pezzo di ferro con due o tre ruote. E' uno stato mentale, è voglia di libertà, è muoversi vivendo il paesaggio non attraversandolo. Odori, paesaggi, possibilità di fermarsi ovunque, di cambiare percorso senza una meta precisa il bello dell'andare in moto. Già solo il fatto che quando incontri un motociclista sconosciuto sull'altra carreggiata ci si saluta con la mano con un piede con un lampeggio pone la diversità tra il motociclista e gli "altri".
Poi ognuno giustamente la vive a suo modo, secondo le sue possibilità: fisiche, economiche, di tempo, di responsabilità, di scelte stradale, pistaiola, potente. scooter Harley GS non fa differenza. Però credo che ogni Motociclista quando accende la SUA moto sale in sella e da gas si sente un pochino più vivo.