Spesso parliamo di questa casa o di quell' altra che fanno le moto e dimentichiamo che "le case" sono comunque fatte di persone oltre che di capitali e infrastrutture.
Sul tubo ho trovato delle interviste fatte a chi davvero, 25 anni fa creo' quel capolavoro che e' stata l' RSV 1000. Tipico caso di moto che all' epoca non fece gridare al miracolo solo perche' mancava di 20 cv e condivideva i natali con gli scooterini ma che a ben vedere era un gran bel (ed efficace) ferro.
Buona visione:
https://youtu.be/UXEaGQdCguw
https://youtu.be/g9drLcVKYT0

Grande motore grande telaio

Grazie CP, la passione dei progettisti ed il genio spesso portano a prodotti che sono parecchi anni avanti rispetto alla concorrenza, il rischio è che a volte non sono compresi dai clienti che sono attratti magari da prodotti più “classici”.
Scoprire che erano ottimi prodotti 20 anni dopo (a babbo morto) non giova a nessuno se non per fare qualche interessante intervista.

Dietro un progettista geniale ci vuole un imprenditore coraggioso, e sappiamo quanto labile sia il confine tra follia e genio e tra coraggio e temerarietà….

Di quelle 1000 bicilindriche li ne ho avute 5, tra RSV, Tuono e Caponord delle varie annate, e tutte si sono distinte per la guidabilità sempre al top e per l'elevata affidabilità nonostante io ci facessi parecchia strada e pista (solo la Caponord aveva qualche difetto congenito che si sarebbero potuti risparmiare).
Su una RSV del 2001 avevo fatto preparare il motore che dai 130cv di serie era passato a 145 'veri', e con quella moto ho fatto 30.000km di strada e ben 15.000 di pista , senza rotture, dopodiché l'ho venduta ad una persona che l'ha usata in pista ancora per molti anni.

Purtroppo, come fa notare Pellizzon nell'intervista, erano usciti con poca potenza nel motore rispetto alle avversarie (anche se in linea con Ducati dell'epoca) ma soprattutto non sono stati capaci di aumentare la cavalleria negli anni successivi, rimanendo veramente indietro rispetto alla concorrenza. Andare in pista con una RSV significava divertirsi da matti nella guida perchè la ciclistica era veramente valida, ma bisognava essere capaci di sfruttarla perchè a livello di motore mancava totalmente allungo e spesso bastava trovare una 600 un po' in forma per non riuscire a passarla in rettilineo...molti non accettavano questo e vendevano la moto per passare ad una 4 cilindri che andava ben più forte.

io ho avuto 3 caponord...e sono state davvero moto eccellenti.
non ho nemmeno avuto problemi di affidabilita'.
180.000 percorsi in totale 101.00 con la prima 38.000 con la seconda ( la rally ) e 39.000 la terza quella con abs.

Che bella intervista.... un piacere ascoltare il "Caio".....