non é un addio, fidati..

La cosa più importante, caro Bradipo, è che la scelta sia fatta in totale serenità.
Fatto salvo questo, sarai libero non appena la situazione lo consentirà nuovamente
(tra 1 mese,1 anno o 10 anni) di ritornare in sella ad una moto, come sarai anche
libero di non ritornarci. Tutto dipenderà da quanto ti mancherà l'andare in moto.

Io sono diventato papà a fine 2014 e pur avendo messo in preventivo l'eventualità
di smettere (in caso di ... mali estremi ...), ho cercato , seppur con notevoli riduzioni,
di portare avanti quella che è la vita motociclistica (e non è solo un semplice hobby).
Se prima facevo 25.000 km/anno, ora sono passato nell'ordine dei 10.000 km/anno
e in questo 2017 forse neanche ci arrivo a quella cifra.
E' ovvio che ,quello che per me è uno scarso kilometraggio, per altri è un lusso. Vero !!!
In effetti ho la fortuna di potermelo permettere, insomma, una serie di elementi
(tipologia di lavoro, compagna comprensiva, nonni presenti e collaborativi) senza i
quali sarei nella tua stessa condizione.

Io spero di leggere presto del tuo ritorno in sella ...

In bocca al lupo

Purtroppo non ho nonni o parenti comprensivi, pronti ad aiutarmi. È tutto sulle mie spalle, da sempre. Ho fatto il possibile per evitare questo momento ma era solo questione di tempo.
Quando toccava ad altri ci rimanevo male e dicevo non accadrà mai a me e invece...
Per me la moto è da sempre uno stile di vita, un qualcosa di più che un semplice hobby. È un mezzo di comunicazione, d'incontro tra persone, il posto dove mi sento veramente libero, cercando strade nuove, amici nuovi. È difficile da spiegare tutte le emozioni che provo sopra una moto, passo dal sorriso di gioia guidando tra le curve di un passo al pianto di emozione davanti ad un panorama. È quello stato zen di sentirsi un tutt'uno tra uomo-macchina e ambiente che mi fa amare la moto.
Prima o poi ci ritorno in moto, anche perché mi son sempre detto che avrei voluto terminare la mia carriera motociclistica con una Gold Wing.
Ma per ora la mia passione deve passare in secondo piano per esigenze di famiglia.
Ho sempre preso gli impegni seriamente dando il 100% in ogni cosa che facevo e anche fare il genitore per me è una cosa seria e voglio dare il massimo che posso per mia figlia. Sono sicuro che un domani capirà e apprezzerà il gesto.
Mi son sempre detto che i figli non chiedono di nascere e quindi il mestiere del genitore va fatto seriamente non come molti cazzari che vedo in giro. Ogni cosa a suo tempo, e solo questione di pazienza, una virtù che ho imparato a rispettare per il suo valore e soprattutto a coltivare.
Sono e sarò sempre un cacciatore di emozioni.
Ma è anche vero che a volte bisogna fare delle scelte che non sempre sono facili, a volte serve anche sacrificarsi, fare un passo indietro per il bene della famiglia. Purtroppo vedo che in questa società consumistica la gente non rinuncia a nulla e i valori hanno sempre meno significato. Io sono alla vecchia, cresciuto a pedate nel rispetto del padre e della madre che mi hanno insegnato a salutare sempre, lasciare il posto libero in bus, chiedere scusa, avere rispetto per chi lavora perché non ruba a nessuno, a studiare educazione civica a scuola. Tutta roba che oggi un po' si è persa per strada.

...mi sbagliero' ma qualcosa mi dice che tornerai in sella prima di quello che credi.
Circa il ruolo di genitore, quel che dici ti fa onore e piu' che da esempio dovrebbe essere la regola ma su una cosa mi permetto di dissentire: difficilmente tua figlia capira' realmente i sacrifici e le rinunce fatti dai suoi genitori finche' e' solo "figlia".
PS resta comunque col pc acceso e manteniamo in vita sto piccolo forum!
A presto.

Quoto ogni singola parola di CP e aggiungo due microscopici contributi: massima stima per Bradipo Matteo e...se comprerò la nuova GoldWing la “battezzerò” Bradipo!

Bradipo, credo d' aver già detto abbastanza, ma dopo queste tue parole che non fanno altro che confermare ciò che penso sulla tua persona, ti dico semplicemente che sei un grande

ho ridotto per spazio, non per importanza. Se Ti può consolare non sei l'Unico.....non sentirti in colpa o avere anche il minimo sentore di colpa... la Tua è "solo" una presa di coscienza della realtà....cosa non da tutti!

ciao

Agli occhi dei figli sei un supereroe, i supereroi non stanno mai male e sono sempre col sorriso e pieni di energia. Io invece vedo che più gli anni passano e meno energia ho, il divano è diventato l'isola delle sirene incantatrici, se mi siedo tempo 5 minuti mi addormento. Sabato e domenica ci pensa mamma ma io lavoro quasi sempre nei weekend. È come fare dei puzzle, bisogna far combaciare i pezzi.
Vorrei la mia vita da bradipo e invece e tutto un compromesso di cose da fare che sembra non finire mai. Sembro a volte il coltellino svizzero, apri da una parte e diventi idraulico, pizzaiolo,papà,maestro,manutentore,massaia,imbianchino.....
Mi consola che non sono l'unico ne l'ultimo, solo che quando ti sposi non ti dicono tutta la verità secondo me.
Aspettiamo Eicma e vediamo cosa Guzzi sarà in grado di offrire.
Io fossi in Piaggio piazzerei un bel volumetrico tra i cilindri del V2
e farei una GT sportiva.

BRADIPO SEI UN MITO

Anche io avevo comprato la stelviona perchè volevo continuare a fare i grandi viaggi fatti con mia moglie prima dell'arrivo dei figli; ma i desideri sono una cosa, la realtà un'altra. Alla fine non c'era il tempo, la forza e sinceramente ho dovuto ammettere, nemmeno la voglia. Le nostre energie fisiche e mentali erano orientate altrove. Perseverare in quella direzione sarebbe stato un errore e ci saremmo solo fatti del male.

Mi era capitata una brutta cosa? No, semplicemente la vita che andava avanti. Ho venduto la stelvio (per me era una doppia forzatura, da una parte vederla ferma in garage come una promessa tradita, e dall'altra sentire che comunque non mi veniva la voglia di usarla; una cosa da vero magone), ed ho capito che era solo il momento di risintonizzare la prospettiva: con i figli avevo di più, non di meno, non avevo perso niente, e allora perchè far diventare la moto da motivo di gioia una ragione di rammarico? Ho riflettuto un attimo sulla mia situazione e (parlo del mio caso specifico) ho capito che sarebbe bastato ridurre, ritornando a godere delle cose semplici di quando diciassettenne e neo-motorizzato mi bastava andare in moto solo per andare in moto, leggero, canotta e ciavatte (è una metafora, certi rischi non li voglio correre più) magari solo un paio d'ore per vedere il mare, birra in spiaggia e poi tornare a casa.

Ho comprato un 250, leggero, poco impegnativo (anche economicamente), divertente, senza portapacchi, borse, cruscotto da astronave, e adesso quando ho un pò di tempo salto in sella e mi faccio un giro andando dove mi porta la moto in quel momento. Magari con mia moglie, quando ci va. E ci stiamo rigodendo la moto, anche fossero 1000 Km in un anno, con lo spirito delle gite in motoleggera di una volta.

Quello che sto cercando di dire è che da quello che scrivi si vede che la voglia di andare in moto non è andata via, e che le ragioni che ora ti impediscono di godertela nel solito modo non sono brutte (tipo se fosse un malanno, sgrat sgrat), quindi perchè far diventare una punizione quello che invece è un semplice momento della vita, lasciando che una buona cosa, togliendoti l'altra, si rovini anch'essa ?

Appendi il casco al chiodo, ma tienilo sempre a portata di mano....

Grazie per le belle parole TopoPoldo.
Grazie ragazzi.

Caro Bradipo nella vita si cambia ma non si cambia...cioe' e' giusto dare la priorita' alle cose prioritarie e la moto e' un gioco nulla piu' ma e' una passione che non ti puoi scrollare di dosso.
anche solo leggere e scrivere di moto terra la micca accesa.
non immagini nemmeno quante coppie ho accompagnato in giro per l'islanda di motociclisti di ritorno che verso i 60 si sono messi a girare il mondo.
poi c'e' anche il ridimensionamento. io personalmente se scendessi sotto i 10.000km l'anno non andrei di certo avanti con una maxienduro, ma conosco qualcuno con problemi simili ai tuoi che invece si tiene stretto il supertenere e gira nell'ordine dei 3000km all'anno..insomma ognuno la vede come crede ma l'idea del nostro amico qui sopra di una motina poco impegnativa e' secondo me geniale.
quando giravo anche su asfalto con la beta alp350 di mia moglie mi sono sentito di nuovo un sedicenne o diciottenne...e per certe emozioni una moto cosi in 50km ti da' quello che una maxi ti da' in 1000km.
comunque andra' andra' bene.

Già l'ho scritto e lo ripeto............è un pensiero di molti!
chi come te ne parla e lo mette in atto e c'è anche chi come me non ne ha parlato e lo ha messo in atto ugualmente!... Si anche io per altri motivi sto passando questo periodo e come te ho venduto la Stelvio ma come ha detto TopoPoldo mi sono fatto un ripiego per non arrugginirmi del tutto!
La vita ci mette davanti a delle priorità che non ci danno scampo e se abbiamo una famiglia non avremmo nessun dubbio a scegliere!

Come me, molti altri biker usano la moto come anti-stress. Un giretto in moto anche di pochi km ti toglie l'umore nero e ti fa tornare il sorriso.
Meglio la moto, anche usata poco, che interminabili sedute dallo psichistra, IMO.
(E si risparmiano pure un sacco di soldi!)

...quoto anche io il Freno pensiero...

Aprile 2000; dopo qualche mese di attesa, vendetti il Cali 1100, di pochi anni ma già comprato di seconda mano, ad un buon prezzo. Avevo quindi il gruzzolo fresco sul conto. Da lì a pochi mesi, sarebbe però arrivata mia figlia (la prima, poi nel 2002 il maschio). Non volevo stare senza moto e cercai un transalp 600 usato (che avevo già avuto per 8 anni prima del California), ma non ne trovai nemmeno uno in zona! A maggio la stagione motociclistica era ormai nel pieno, sapevo che da settembre avrei avuto altri "impegni" ed alla fine, visto che era appena uscito il transalp 650, che a me piaceva molto, ne trovai uno in pronto consegna, del colore giusto per me. Da totale deficiente, ritirai la moto nuova giusto tre mesi prima della paternità, convinto che l'avrei usata ben poco o magari venduta presto per inutilizzo. Alla fine quel transalp rosso è ancora in garage e oggi, poco per volta, segna più di 82.000 km (media di 4800/anno), l'ho usato tanto, soprattutto i primi anni, per spostamenti di lavoro e pochissimo nei w.end e per puro svago (ma andare a lavorare, diventava uno svago!). Un po' alla volta ha iniziato a portarmi sulle sterrate e passi alpini (gite di un giorno all'Assietta o alle Cascate del Toce, spesso in solitaria), poi a conoscere gli amici della LISSTA, a partecipare a diversi incontri organizzati e a ricominciare a viaggiare un po' con mia moglie. Sempre pochi giorni, mai più di tre notti via con quella moto, ma grandissime soddisfazioni, anche senza arrivare in Africa o in Islanda.
ciao

Devo solo quotarti ,io credo che sia il pensiero di tanti

Personalmente ho utilizzato per oltre 40 anni e in varie situazioni, la moto come piacere e senso di libertà, non l'ho mai presa in momenti di malumore per paura di farmi male! in quei casi andavo in palestra davanti ad un pungiball

quotone per freno!

mototerapia tutta la vita!!

...già...

ciao Matteo

complimenti per tutto quello che hai scritto (e per come, con il cuore, lo hai scritto)
sono d'accordo anche con buona parte delle risposte

anch'io mi vedo, anticipando un poco i tempi, con il motociclista di rientro (ai 50 non ai 60 ) di cui parla Massimo

nel periodo no-moto (ragazzi, all'epoca, piccoli) mi sono trovato altre passioni (escursionismo e turismo in generale) in modo di riuscire a continuare a girare, quando appena anche solo possibile

non mi vergogno a dire che il camper (anche se osteggiato da tanti motociclisti) mi ha aiutato tantissimo in quel periodo
mi aiutava a continuare a girare, portandomi dietro la tribù, senza troppi vincoli di tempo e preparazioni

in ogni caso, ognuno di noi fa la scelta che reputa la migliore

a presto
con o senza moto

Le motivazioni per abbandonare anche temporaneamente una passione sono condivisibili perche' nascono dalla valutazione di esigenze che assumono la priorita'.
Io "fortunatamente" ho un lavoro che "sfortunatamente" mi fa stare su una nave per 6 mesi su 12 e a casa devo vivere a velocita' doppia per recuperare il tempo che non ho potuto dedicare alla famiglia. Mia moglie non ama la moto (anzi... la odia proprio) e potete immaginare come sia stato difficile trovare un pomeriggio per un giro in moto, soprattutto dalla nascita del mio primo figlio; risultato? 2 moto e 2 vespe in garage con totali 15000 km in 15 anni...
Questo autunno, un sabato, mio figlio 16enne mi ha chiesto di accompagnarlo a Sassello in moto per fare un giro: lui con la sua Rieju 50 e io con la Stelvio...
Genova-Sassello-Genova = 140 km ad andatura codice sono stati come 1400, ma sono stati bellissimi:
la gioia di stare in coda a un'altra moto con addirittura mio figlio sopra non credevo fosse cosi' intensa.
Ci siamo regalati altri 4 giretti, poi sono dovuto tornare a bordo.
Mi e' ritornata la passione: ho messo anche a posto un SWM 315 Racing che dormiva nel box di mio padre da 30 anni.
Grazie a un ragazzotto che due anni fa non sapeva nemmeno mettere in moto una Vespa PX.

Bravo Luca e bravissimo a tuo figlio che ti ha fatto ritornare la voglia di Moto!