Quello è fondamentale

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mantenere una "crescita" equilibrata è la strada migliore e più sicura , è inutile potenziare la
gamma, se non si può dare un servizio efficiente alla clientela. Non si può certo pretendere che
tutti siano disponibili a sciropparsi 100, 200 o più kilometri per trovare un meccanico serio.
Allo stesso tempo bisogna lavorare per rafforzare ed integrare la rete vendita/assistenza senza
prendere per il collo i dealer (quelli che sanno e vogliono lavorare) e sbattendo fuori quelli incapaci.

sì , anche io ho avuto questa percezione ... ma ho avuto anche l'occasione di avere a che fare con
due di loro e il fatto di avere un marchio (o più) esposto fuori dal negozio non conta molto se poi
non esponi neanche un modello di quel marchio e non ne hai mai visto uno.

Anch'io sono tra quelli che pensano che senza una gamma piuttosto completa sia difficile convincere i conce a crescere e investire . Certo che se la novità sarà una specie di nevada con teste emisferiche, 840cc e circa 60cv, telaio, cardano e ammortizzatori tipo V7...auguri.
Quelli indicati da Falchetto e Gabor mi sembrano dei"compromessi" intelligenti,logici e facilmente attuabili. Anch'io sono abbastanza convinto che potrebbero vendere, così facendo, un po' più di tutto; vespe Aprilia,e MG. Lo faranno mai?

Penso che ormai abbiano entrambi lo stesso peso.
. avere un buon prodotto è di sicuro fondamentale ma se poi la rete fa schifo (estremizzo) non vendi una ceppa
e non mi riferisco solo al servizio di vendita ma soprattutto di post vendita, ricambi, gestione (e valore) dell'usato
aggiungo poi che prodotto significa spesso una gamma intera di prodotti, cosa che necessariamente significa essere vicini ai bisogni del Cliente e pronti a mettere mano al portafoglio x aggiornare continuamente tutto
. avere una buona rete senza prodotto può dare ai produttori più tempo x sopravvivere a ca@@@te sul prodotto stesso, grazie alla presenza sul territorio e alla vicinanza al Cliente
chiaro che l'asset della rete è poi fondamentale in casi di campagne richiamo (vedi Toyota) ma qui il discorso si complica anche x la variabile Marchio

molto dipende dalle strategie dei produttori (e possessori di Marchio)
spingere solo su una delle due variabili è tattica; la strategia è un'altra cosa

insomma...se fosse facile esisterebbero poche Aziende al mondo x ogni settore
x fortuna di tutti, però, nessuna è perfetta e ciclicamente ne esce fuori una migliore delle altre grazie ad un'ottima combinazione delle due...più una considerevole dose di fortuna!

però bisogna guardare lontano...

sarebbe comunque meglio separare Piaggio da Guzzi ed Aprilia....

Io separerei anche MG da aprilia....al cliente non interessano gli asset delle aziende o come caspita si chiamano...al cliente interrssa il marchio...e se uno cerca MG, di aprilia non gliene fotte una cippa....e' perfettamente inutile che.mi proponi una CN!!..

Mah, ...personalmente non prenderei una Aprilia ma non mi darebbe nessun fastidio vederle nello stesso negozio che vende MG e Piaggio. Moto diverse, spazi diversi. Vetrina BMW, vetrina Mini. Dove sta il problema se ti sai organizzare bene?

Nel commercio la vetrina contribuisce non poco al successo.......................ma ce vonno li sordi!
e oggi come oggi ne vedo ben pochi di investitori privati disposti a rischiare il proprio cu..o per le politiche di vendita dettate da uno che sta dietro una calda scrivania e a fine anno ha il suo "stipendiuccio"

Ti quoto ma perché sono in totale disaccordo. Questo è proprio il sistema per non uscire mai dalla cerchia del proprio "zoccolo duro" di clientela.

Vi racconto la mia esperienza:
1998, avevo da 8 stagioni un transalp 600, con poco più di 40.000 km e ben tenuto. La California 1100 era la moto che desideravo, da tanti anni e, a metà settembre, dopo "aver sporcato il transalp in terra d'Africa (Marocco)" mi reco "con il salvadanio in mano" deciso a comprare una California 1100 nuova da un piccolo concessionario ufficiale, che stava allora proprio dietro il mio ufficio (20 mt!).
La premessa doverosa è che la moto che volevo io, era in vetrina, eravamo a settembre, stagione vendite del nuovo finita; un transalp in quegli anni era considerato dai commercianti (quelli normali, almeno) un "assegno circolare".
Allora, entrando più che ben disposto a comprare una moto che allora costava circa 19.000.000 di lire (California 1100 carburatori), che per di più era ormai "superata" dalla EV, mi sento dire:"Ah, no! Io ritiro solo Guzzi, roba giapponese non ne voglio; vendila tu privatamente e poi vieni da me per il California."

Potete immaginare come me ne sono uscito "ben disposto" , dal "concessionario ufficiale" della provincia, senza neanche una valutazione di permuta, per misera che fosse.

Allora ben vengano concessionari grandi, multimarca; se poi le marche sono dello stesso gruppo, meglio per loro.....

Ciao

PS: La California la comprai il mese dopo, usata, da un concessionario di Milano, che non fece assolutamente lo schizzinoso sul transalp, anzi....
Il piccolo "concessionario ufficiale" di provincia, restò tale ancora per pochi anni.....Il negozio esiste ancora, ma fa "altra attività".

Anche io quoto gli ultimi interventi.....
da simonelli hanno venduto un paio di california 1400 a gente che era andata a vedere ktm...1190\1290...
il punto e' che noi qui ragioniamo da motociclisti mentre il 98% di chi compra moto lo fa' per sfizio gioco..ma per vari motivi nemmeno la usa la moto..( come faccio una ricerca su moto.it rimango allibito media annuale 2\3000km in pratica vuol dire usarla 10 giorni all'anno la moto..) allora il potenziale cliente che e' quello che ha i soldi in tasca....piu' robba gli fai vedere e piu' probabilita' hai di vendere una moto...magari va' a vedere una vespa per la figlia...vede una eldorado firma l'assegno e poi dopo un anno e 1400km la vende etc..ma intanto tu hai venduto una moto..

è esattamente come dici tu Massimo. La moto più è di lusso e più è un gioco! Senza generalizzare ovviamente, anche io preferisco una moto nuova ad una usata, ma tanti viaggiatori duri e puri prendono moto con 40.000 km e ne aggiungono sopra altri 100.000 prima di cambiare con, un altro usato!

Giustissimo, la moto di lusso è un gioco e non per così pochi come si potrebbe credere visti i tempi che corrono. Sapete quante Kawasaki H2R (per intenderci, quella con 300cv non omologabile) sono state vendute in Italia?
Una ventina! Che non faranno un solo metro, se non forse in pista, e finiranno in tanti bei garage in compagnia di chissà quali e quante altre chicche! Un gioco appunto e, potendo, beati loro.

Oggi il mercato dell'usato è fiorente....................preferito dai rivenditori per i margini di guadagno nettamente superiore al nuovo!
La domanda sorge spontanea.............
Una moto viene venduta normalmente con un margine di ricarico pari, se sei bravo! o inferiore al 10% lo stesso margine lo ha un agente di commercio, alias rappresentante di qualsiasi altro ammennicolo! Per venderla devo avere una struttura e comprare i mezzi, ritirare l'usato che se mi va bene lo tengo qualche settimana e ci guadagno, oppure mi rimane qualche mese in magazzino.
Qualcuno dirà (me compreso) poi gli fai assistenza, gli vendi gli accessori e altre menate................ma nel frattempo?

Oggi il mercato si è spostato sul Web.....niente niente ci troveremo a comprare le nostre moto via internet, perchè una Guzzi ha aperto uno Show Room per ogni città dove fa vedere e provare le proprie moto? a Roma Ducati e Bmw hanno iniziato.

Dico questo, perchè un mio carissimo amico, non chè "spacciatore" personale di mezzi a due ruote, l'altro anno si è visto annullare di punto in bianco il mandato Ducati e Bmw! tra un marchio e l'altro vendeva circa 150 mezzi l'anno.

Io con i mie rivenditori sugli ultimi prodotti che abbiamo fatto ( negli ultimi 5 anni ), siamo partiti con un progetto condiviso, abbiamo proposto dei nuovi modelli, ascoltato i pro e i contro dei rivenditori e dopo le dovute migliorie ripresentato il progetto definitivo stabilendo il prodotto i costi e i tempi di messa in produzione. Messa in produzione vincolata alla loro disponibilità di campionare i prodotti con pagamenti agevolati.
Bene o male questo ci ha sempre permesso di uscire con nuovi prodotti con una "certezza" di vendere il prodotto, nel contempo ci permette di presentarci al nuovi potenziali rivenditori come un'azienda dinamica, propositiva e collaborativa.

Quando c'è una capoccia sana che ragiona e soprattutto rischia del suo!

questo é vero, d'altronde qui da me il conc. dal quale abbiamo comprato la Sedici in una vetrina aveva fuori tutta la famiglia delle 500, dall'altra la Ghibli Maserati...
..il punto é a chi dare la conc. se é un rivenditore tradizionale di moto, cioè uno che ad Aprilia-Guzzi ha aggiunto pure Piaggio ok, diversamente se la rappresentanza di marchi come Guzzi é piovuta dall'alto su di un qualsiasi conc. Piaggio....
..non so voi ma da un rivenditore tradizionale di scooter eviterei di acquistare qualsiasi moto: d'altronde é per questo motivo che quando avevo 16 anni optai per la varesina Elefant II invece della brianzola Arizona, che mi piaceva molto di più..

Il cliente che entra in un concessionario sa già quel che vuole.
Il concessionario se ha due o più marchi(sempre che sappia fare il suo lavoro) ha più possibilità di non chiudere.

Spesso il cliente crede di sapere quel che vuole... Se un concessionario ha più modelli di più marchi, è abbastanza facile influenzarlo - consigliarlo (che non vuole dire fregarlo!)

Chiaro che chiunque entri in un concessionario sa già cosa cerca.... ma... se entra in un bugigattolo, polveroso e spoglio, la voglia di comprare la più bella moto o macchina del mondo un po' passa.
Io a gennaio ho comprato UNA PIAGGIO ( guardate il libretto ). Se trovo Vespe e Aprilia con Guzzi non mi scandalizzo, anzi mi fa piacere. Così ha fatto FCA e tutti i marchi di auto. Cosa c'è di male ???? Se entro per una Stelvio difficile che esca con un MP3, però lo guardo... magari un domani a mia moglie potrà interessare. E' tutto nell'interesse del concessionario e della casa produttrice.
Poi proviamo anche un po' a svecchiare il marchio. Sono stato a Mandello... accidenti... mi sono sentito giovane !!!! Tempo 15 anni e MG sarà un bel ricordo. Motori a V bellissimi, ma si possono fare anche in linea e mono. E se fossi il signor MG me ne fregherei di cosa dicono quelli che hanno ancora il Cali del 1860 e non intendono cambiarlo. Non sono quelli che mi danno da vivere. A me, alla mia famiglia e a tutta la mia Azienda.
Se fossi il signor MG lo scorso fine settimana avei occupato i capannoni inutilizzati con banconi di vendita del merchandising e non avrei obbligato la gente a fare la coda come davanti ad un bancomat greco per prendere una felpa. Anche perchè tanti, come me, la coda proprio non l'hanno fatta.
Ma non sono il signor MG...

Quotone integrale!

Io ho visto la differenza nelle vendite in due anni diversi, quando Aprilia e Moto Guzzi erano esposte in uno showroom separato e il successivo anno quando le hanno spostate nello showroom principale insieme a BMW, Triumph ed MV-Agusta.
Alle moto italiane era riservata un area nel retro dello showroom, una zona piccola ed un po' nascosta, che secondo me ha influito un po' sul calo delle vendite. Il primo anno ho visto immatricolare molte Moto Guzzi tra V7, Stelvio e Griso e anche molte Aprilia, ma da quando le hanno spostate ho visto che i venditori indirizzavano i clienti sulle moto dove si guadagnavano piu' commissioni...
Triumph si sa, richiede le proprie mattonelle ed una posizione di visibilita', piu' di mezzo showroom era dedicato alle inglesi. BMW invece vuole lo showroom tutto per se... quando e' possibile.
Ho saputo che Triumph ha rescisso il contratto con il concessionario dal primo di Ottobre... speriamo che ora le moto italiane abbiano piu' visibilita' e vendano meglio in quel di Vancouver.

Ogni tanto dici qualcosa di condivisibile! Ogni tanto...

Quotone x Valgrana.
Che pena quelle file, come pure quei "quella taglia non c'è", "quel colore non c'é".