11/06/1999
"il casellante mi saluta gentilmente e mi augura buon viaggio mentre mi restituisce i franchi in piu' che sbadatamente gli ho dato.
ricambio il saluto e parto per fermarmi a pochi metri.
guardo la mia pegaso carica, dopo anni di enduro e rally e' la mia prima moto stradale, l'ho presa con l'intenzione di farci qualche gita, ma mai pensavo che sarei arrivato fino in normandia.
soprattutto perche' i miei vecchi hanno sempre avuto una paura fottuta delle moto mentre io non vedo altro modo di esistere, e quindi anche se ho gia' 25 anni e' la prima volta che riesco finalmente ad andarmene per i cazzi miei, e' bastata un po' di diplomazia e un po' di dialogo calmo e sincero.
e per non tradire la loro fiducia la prima cosa da fare ora e' trovare una cabina telefonica per chiamarli e dire che qui a cavalese l'aria e' fresca e c'e' il sole.
controllino alla moto, tutto a posto salgo, guanti e casco....
pot pot pot....
sento alle mie spalle un pulsare lento che si avvicina.
mi affianca un motociclista.
la sua harley ha la plancia di un jumbo, il paravento di un fokker e il carico di un hercules, lo guardo dall'alto del mio pegaso.
spegne tutti gli apparati e si volta verso di me... e' sui 40, e' bruce willis biondo tipo nel film the jackall, si toglie il caschetto e mi guarda da dietro gli occhiali da sole rettangolari col suo sorrisetto compiaciuto e si accende una sigaretta come se avesse appena ucciso tutti i cattivi, aspira come se da li gli arrivasse l'ossigeno e sputa il fumo con fare liberatorio; poi apre bocca con accento di pavia.
non e' bruce.
-dove vai?
-mi fermo qui in normandia e tu?
-io vado fino in bretagna
-di dove sei?
-di cesena
guarda la mia moto e chiede
-quanto ci hai messo
-sono partito 4 giorni fa' ma mi sono fermato a parigi
-dura stare sulla sella?
-un po', la tua deve essere piu' comoda
guarda in basso verso il suo divano frau
-non c'e' male.... buon viaggio
e senza dire altro mette il casco, avvia il motore e accende la musica, one vision dei queen...
inizia la schitarrata e lui mette la prima e si avvia
rimango li un po' intontito e lo seguo con lo sguardo finche' non sparisce all'orizzonte"


Di un viaggio alcune cose si perdono nella memoria ed altre rimangono li, vivide come se fossero successe il giorno prima.
E questa cosa, per quanto insignificante, mi torna alla mente spesso forse perche' mi ha fatto un casino invidia il suo mega impianto stereo o forse perche' il suo viaggiare agli 80 con sottofondo musicale mi e' rimasto impresso come simbolo di spensieratezza.
Boh.. mi veniva da dirlo a qualcuno... l'ho detto a voi...

... grazie per averla condivisa.

grazie. bello. fà molto easy rider...

L'ho gia detto e qui lo confermo.
In fondo è un bravo ragazzo il Max
Gli manca solo una Stelvio

bel racconto...ma max va bene così senza Stelvio..se no..dopo se ne andrebbe a scivere su QDE..e noi non lo bekkiamo più

Sei un grande Max

complimenti max per come l'hai saputa raccontare

bella max! la scena l'hai fatta proprio rivivere anche a me! un mio amico ha una harley così, certo che deve essere proprio un bel viaggiare...!

ma la Stelvio...

Bella storia. Spesso dovremo pensare un po' di più ad uno stile di viaggio low rider.
Mi sa che gli smanettoni ad ogni costo si perdono qualcosa....

bravo, è vero, io vado piano e mi godo il paesaggio...

Quoto

era il 99, mi trovavo per puro caso lì a nord della Francia quando, passato da poco il casello (dove il casellante insiste nel dire che non gli ho passato tutto l'importo necessario... malfidente) mi fermo per ossigenarmi gli alveoli e, mentre sto per inserire il nastro dei Queen dopo una tirata di collo alla mia Electra Glide accompaganta da "Cicale" della sempreverde Heather Parisi, che vedo? Accidenti, un compatriota!!! Ma che moto cavalca il giovinetto di belle speranze? Come fa a poggiare le chiappe così in alto su quel trespolo? Ho sempre pensato di dover sostituire al più presto la sella dela mia bestiaccia con quel divanetto in alkantara tanto carino... misteri... comunque, tornando a noi, io e il giovine compatriota scambiamo quattro piacevoli chiacchiere fino al momento di ripartire... nello specchietto cromato controllo la messa in piega e il colore delle mesh e mi infilo l'elmetto, schiaccio play e lesto ingrano la prima marcia (questo giro la leva non l'ho persa, sai che figuraccia avrei fatto per la sesta volta...) e sento fisso su di me lo sguardo ammirato del centauro alle mie spalle... Che bello essere Reno Raines !!!

Ps: grazie Max

grazie a voi, sinceramente non credevo che la cosa vi sarebbe interessata

bull mi hai fatto venire in mente quando ho incontrato heather parisi in irlanda