Calidreaming ha scritto:
, le moto tedesche sono affidabili le italiane no e via discorrendo...
È da che esiste internet e i gruppi di discussione che leggo cose simili. Onestamente se fosse davvero così a quest'ora le case italiane dovrebbero aver chiuso, Ducati prima di tutte
Onestamente, Gilera, Garelli, Moto Morini, Laverda, Benelli e tante altre hanno effettivamente chiuso i battenti, anche se poi qualcuna li ha riaperti su licenza cinese. Ducati nel 2012 era praticamente fallita . Ora appartiene al gruppo VW e le moto che fanno sono anni luce avanti (parlo solo di affidabilità non fascino) rispetto a quelle realizzate sotto management italiano.
MG e Aprilia (attualmente le uniche propriamente italiane) spero prosperino in futuro ma al momento non credo valgano più del 15% del mercato in Italia. All'estero, molto meno.
Questa la realtà, che poi ognuno può spiegare come meglio crede. Ci sono tanti aspetti e l'affidabilità reale o percepita è solo uno di essi. Ma non nascondiamoci dietro a un dito: certe reputazioni decennali non sono basate solo su stereotipi, anche se poi vengono amplificate da frustrazione e gossip.
Ecco la mia esperienza diretta:
Pegaso125 (2 anni): cuscinetto rotto e malfunzionamento valvola Ex-up (elettronica)
Pegaso650 (3 anni): 2 regolatori di tensione bruciati (elettrico)
BMW R80 (2 anni): scarico bucato, consumo olio alto, freno anteriore debole (carrozzeria/meccanica/idraulica)
Yamaha XT (2 anni): interruttore cavalletto spezzato da caduta (pilota)
HD Road King (2 anni): nessun inconveniente
MG V85TT (2 anni): spia motore, problemi di accensione, corto circuito (elettronica)
Personalmente sto 6-0 quanto a problemi elettrici/elettronici con le italiane vs giapponesi, tedesche e americane. Una base statistica ridotta, ma non basata sul sentito dire.
La prossima settimana vado dal conce e chissà forse tutto si risolverà con un un portafusibili difettoso e un bell'applauso all'assistenza MG. Ma quanto sopra non cambia. Una cosa è spalare cacca tanto per (per fare questo c'e' un forum apposito), un'altra è fare tesoro delle proprie esperienze e di quelle altrui.